Sniper Elite 5, la Francia non ha segreti | Provato

Karl Fairburne è tornato e questa volta è diretto in Francia. Sniper Elite 5 porta novità e anche un nuovo setting!

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a cura di Giuseppe Licciardi

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E' sempre difficile raccontare la guerra, ci sono momenti inoltre, in cui parlare di conflitti tra uomini fa male. Non ci sono mai vinti nè vincitori, di conseguenza ci sono fazioni che hanno un loro credo e che farebbero di tutto per poterne uscire "incolumi". Ma non è questo il nostro caso. Perché oggi parliamo di una serie che in realtà è riuscita a portare un nuovo punto di vista della guerra "classica" all'interno del panorama dei videogiochi. Stiamo parlando della saga di Sniper Elite, giunta ormai al quinto capitolo, non contando ovviamente gli spin-off dedicati alla minaccia zombie.

Abbiamo avuto modo di giocare una breve sessione di Sniper Elite 5 all'interno della quale i ragazzi di Rebellion ci hanno permesso di avere un assaggio di quello che sarà la campagna Francese del nostro cecchino preferito. Karl Fairburne è tornato e questa volta ha una nuova minaccia da affrontare. Lo sfondo è quello ovviamente della minaccia nazista, ma questa volta avremo le colline francesi che si staglieranno tra un accampamento nemico ed un altro. I nostri compagni di avventura faranno parte di un gruppo della resistenza francese e ci aiuteranno ad infiltriraci oltre le linee nemiche per il recupero di informazioni essenziali per la riuscita della nostra missione.

Sniper Elite 5, tra colline e vigneti

Durante il nostro hands-on abbiamo potuto provare la seconda missione della campagna, che prende luogo nel 1944, durante il periodo del D-Day per intenderci, tutti gli avvenimenti che vivremo durante il corso dell'avventura saranno collocati, prima e dopo questo importante giorno. Il nostro compito è quello di rientrare in possesso di alcuni piani nazisti su un certo "programma Kraken", che se in mani sbagliate potrebbe cambiare per sempre le sorti della guerra. Ovviamente il nostro obiettivo è cercare di non farci scoprire, utilizzando tutte le risorse a disposizione e l'abilità di tiro del nostro Karl.

Da subito, il team ci ha spiegato che la quantità di approcci all'interno di Sniper Elite 5 sarà fondamentale per permettere al giocatore di avere il completo controllo su quello che sta accadendo a schermo. Soprattutto all'interno di mappe che pullulano di soldati nemici e mezzi che fanno le ronde, avere un quadro completo della situazione e studiare nel minimo dettaglio la strada da fare per arrivare al nostro prossimo obiettivo sarà fondamentale per la riuscita della missione.

Come è sempre stato per questa serie, avremo anche l'opportunità di poter equipaggiarci con armi "d'assalto" e giocare a fare il rambo della situazione. Ma a tutto questo c'è un piccolo dettaglio, ovvero che i  nostri nemici non si faranno alcuno scrupolo a dare l'allarme generale dopo aver sentito una scarica d'arma da fuoco nelle vicinanze e in men che non si dica vi potreste trovare nel bel mezzo di un sandwich, e voi sicuramente non sarete il pane che fa da contorno.

Di consguenza come vi abbiamo accennato prima sarà fondamentale scegliere con cura il loadout per affrontare la missione e soprattutto avere bene a mente che tipo di obiettivo ci troviamo davanti. Nel nostro caso si trattava semplicemente di recuperare dei dettagli su questa fantomatica "operazione Kraken", ma se volevamo potevamo anche condire il tutto con un piccolo obiettivo aggiuntivo ma non necessario per completare la missione, ovvero l'uccisione di un generale.

Abbiamo però deciso di affrontare il tutto in maniere più "stealth" possibile e passare inosservati all'interno delle linee nemiche. Cosi, come un fantasma nella notte, abbiamo guidato il nostro Karl tra le ampie colline francesi, disseminate di tanto in tanto dai vigneti. In fondo, c'era poi il castello, il nostro obiettivo, pullulava di guardie armate fino ai denti e di cecchini appostati in ogni angolo. Grazie anche al binocolo in dotazione ci è stato possibile marcare tutti i nemici nelle nostre vicinanze e avere quindi a questo punto la situazione "quasi" sotto controllo. Facendo attenzione alle ronde di alcuni gruppi, siamo infine riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, dei documenti nascosti all'interno dell'ufficio di un generale nazista. A questo punto ci è bastato non farci notare e sgattaiolare fuori dal castello tramite un'uscita secondaria (si, si trattava proprio di una finestra). Per completare il tutto, abbiamo poi infine raggiunto il campo base della resistenza che ci attendeva poco fuori il castello. Una volta raggiunto, la missione si è conclusa senza che le truppe si accorgessero di nulla... o quasi.

Personalizzazione  e Loadout

Se c'è una cosa che ci ha colpito di questo quinto capitolo della saga è come il team di Rebbellion ha lavoro sulla qualità e soprattutto quantità di accessori per la personalizzazione delle nostre armi. Non solo quella che riguarda il nostro loadout di default, ma anche il più piccolo accessorio questa volta non viene lasciato al caso. Il tutto viene fatto attraverso dei menu contestuali di personalizzazione a cui è possibile accedere prima di "partire" per la nostra prossima missione oppure tramite delle workbench che saranno disseminate all'interno dell'area di gioco. Sarà ovviamente nostro il compito di liberarci prima delle truppe nemiche nei paraggi per poi concentrarci e mettere massimo focus sulle nostre armi.

Ogni ottica, ogni calcio e ogni canna di fucile sono inoltre stati studiati dal team facendo riferimento a quelle realmente esistenti per aumentare l'immersività di gioco e magari stuzzicare anche qualche giocatore appassionati di armi storiche, e di questo infatti siamo rimasti abbastanza colpiti. La quantità di personalizzazione inoltre, permette anche un approccio al gameplay molto diverso. Se abbiamo parlato di una pianificazione attenta e dettagliata prima di partire, grazie alle workbench presenti all'interno della mappa, sarà possibile cambiare il nostro arsenale a disposizione anche durante lo svolgimento della missione e di conseguenza poter cambiare il nostro stile di gioco in base a quello che ci accade intorno.

La strada non è sempre dritta

Alcune aggiunte interessanti riguardano il level design delle mappe, migliorato in ogni suo dettaglio. La Francia del 1944 è stata riprodotta in ogni suo minimo dettaglio, il Nord del paese risulta infatti ricco di colline e anche la costa è ricca di stagliature mozzafiato. Il tutto ovviamente non è solo un arricchimento dal punto di vista estetico ma gioverà al nostro gameplay per permetterci di avere a disposizione una quantità di approcci quasi infinita. Saremo noi infatti a scegliere se infiltrarci in una costruzione dalla strada principale, o da un arbusto che si staglia su un dirupo.

Il tutto è stato infatti studiato per permettere al giocatore di avere una massima libnertà di scelta e rendere il gameplay del titolo anche molto più dinamico, permettendo di rigiocare anche una missione più volte e avere sempre un metodo diverso di approccio al nemico.Facendo ovviamente sempre attenzione a non destare troppo sospetto, perché come vi abbiamo detto in precedenza, le truppe tedesche non vi lsceranno tregua se scopriranno che c'è qualcosa che non va.

Da lontano non è un problema

Se c'è una cosa che ha sempre fatto amare questa serie è la sensazione di avere tutto sotto controllo quando si ha in pugno il proprio fucile da cecchino. Ancora una volta infatti la sensazione di prendere un nemico da una distanza chilometrica è quella che avete provato per la prima volta. E se invece questo sarà il vostro primo capitolo della serie, beh, non ci sarà sensazione migliore se non quella di vedere il proprio proiettile a rallentatore, eseguire una traiettoria ben precisa e arrivare li dove c'è un bersaglio da abbattere.

La difficoltà scelta per ogni missione, come sempre influisce anche nell'abilità del nostro Karl di poter centrare il bersaglio dalle distanze più disparate. Se volete divertirvi tralasciando la maggior parte dei "dettagli", non ci resta che consigliarvi di giocare in modalità più facile. Mentre se desiderate una vera sfida anche in questo titolo nulla ve lo vieterà.

In definitiva questa prima prova di Sniper Elite 5 ci è sembrata solida soprattuto dal punto di vista del gameplay, anzi, se siete amanti della serie non potrete fare altro che amare questa quinta incarnazione. Karl Fairburne non è mai stato cosi libero di agire e sicuramente anche il setting scelto per queste nuove avventure farà la sua parte. A questo punto non ci resta che lasciarci, ricordandovi che il titolo sarà disponibile per PS4, PS5, Xbox Series X|S e Xbox One.

Inoltre per gli abbonati al Game Pass sarà possibile giocare Sniper Elite 5 a partire dal Day One, un occasione in più per dare una chance al prodotto e magari fare qualche tiro da più di un chilometro tranquillamente posizionati su una collina.