Sogni lucidi e meno incubi: ecco come sogna un giocatore

Una ricerca ha evidenziato che i videogiochi influenzano il modo di sognare degli hardcore gamer. Si parla di una maggiore resistenza agli incubi e di una predisposizione ai sogni lucidi e ai cambiamenti di punti di vista, passando da una visuale in prima persona a una distaccata.

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a cura di Roberto Caccia

I videogame influenzano drasticamente il modo in cui sogniamo. Questo è il parere di Jayne Gackenbach, psicologa dell'Università MacEwan del Canada che nella sua ultima ricerca si è concentrata sulla fase R.E.M. dei cosiddetti hardcore gamer.

Il confine fra videogioco e realtà diventa molto più labile nei sogni...

Per prima cosa bisogna definire chi rientra in questa categoria. Secondo la dottoressa si parla di tutte le persone che giocano, e hanno giocato, con i videogame per sessioni di almeno due ore, diverse volte a settimana e fin dall'adolescenza.

La ricerca di Gackenbach e dei suoi colleghi evidenzia come gli hardcore gamer siano più propensi a fare sogni lucidi, vale a dire quei sogni in cui si è in grado di prendere il controllo delle proprie azioni e di non viverle passivamente come in un film.

I giocatori più incalliti spesso riescono anche a cambiare il punto di vista dei propri sogni, passando da un punto di vista in soggettiva a una sorta di visuale in terza persona. Operazioni che per i giocatori non rappresentano una novità, considerando la facilità con cui si può cambiare la visuale nel proprio titolo preferito, o si riesce a passare da una partita con un FPS a un gioco in terza persona.

Sogni strani e in terza persona? Molto più comuni negli hardcore gamer rispetto a chi non gioca... - Clicca per ingrandire

Un'altra scoperta interessante dei sogni degli hardcore gamer riguarda la reazione a incubi. Chi gioca molto con i videogiochi sviluppa una maggiore resistenza ai brutti sogni, riuscendo a evitare di svegliarsi di soprassalto e in alcuni casi anche a prendere il controllo della situazione come in un sogno lucido, trasformando un incubo in una situazione piacevole.

Lo studio, pubblicato sull'ultimo numero della rivista Dreaming e ripreso dai colleghi di The Verge, svela inoltre che i giocatori hanno sogni tendenzialmente più bizzarri di chi non gioca spesso, e che l'abilità di fare sogni lucidi si applica soltanto alla propria persona. Un po' come se si controllasse il personaggio di un videogioco e non tutto il sogno come una sorta di regista che dirige un film.

Questi cambiamenti nel modo di sognare possono influenzare anche i comportamenti da svegli. Per esempio, sogni strani sono collegati a una maggiore creatività durante la vita di tutti i giorni.

Non vediamo l'ora di scoprire cosa succederà quando l'Oculus Rift diventerà una realtà tangibile per tutti gli appassionati di videogiochi, anche se i ricercatori non nascondono il grosso limite di questa ricerca: l'impossibilità di osservare il sogno di una persona. Vi sono mai capitate esperienze simili a quelle descritte dai ricercatori?