Sony ha tempo fino a marzo 2023 per fermare il deal Microsoft e Activision

Una prima deadline sembra definire l'acquisizione che coinvolge Microsoft e Activision; Sony ne uscirà soddisfatta?

Avatar di Nicholas Massa

a cura di Nicholas Massa

L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft sta tenendo tutti sulle spine da un po', specialmente Sony, date le sue dichiarazioni in merito. A mettere un punto alla situazione ci pensa la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, stabilendo una deadline massima e definitiva in cui pubblicare la propria valutazione sulla suddetta acquisizione con data finale a marzo 2023.

Trattandosi di un’operazione commerciale enorme, l’autorità di controllo suddetta sta indagando su questa acquisizione, data la preoccupazione verso una possibile situazione anticoncorrenziale non soltanto nei confronti di Sony, ma anche di tutti gli altri competitor del settore. Il problema di fondo verrebbe fuori proprio dall’esclusività di alcuni prodotti come Call of Duty e World of Warcraft, e dalle possibilità che una cosa del genere sarebbe buona soltanto per Xbox nell’attuale mercato.

Fra le voci più forti abbiamo ascoltato quella di Jim Ryan, CEO di Playstation, che lato Sony ha espresso i suoi dubbi e timori nei confronti di un’operazione del genere, allacciandosi a quanto detto sopra, e sottolineando la sua soddisfazione verso gli ulteriori sviluppi che questa indagine sta prendendo. In questa fase due l’attenzione si sposterà sulle attuali dinamiche dietro all’acquisizione, valutando se questa possa essere una minaccia o meno alla libera competizione nel settore dei videogiochi. 

In relazione a tutto ciò le possibilità sono molteplici e tutto dipenderà dagli elementi riscontrati in fase d’indagine. In questi giorni, comunque, Microsoft ha cercato di tranquillizzare Sony e gli altri competitor, sia attraverso dichiarazioni in merito al probabile futuro dopo l’acquisizione, sia attraverso un particolare sito internet in cui descrive questa operazione di mercato come “vantaggiosa” anche per tutti gli altri. Con un tetto massimo alcune risposte in merito arriveranno nel mese suddetto, insieme al verdetto della CMA, restando comunque in attesa delle risposte degli altri organi competenti coinvolti (FTC e Commissione Europea). Come andrà a finire secondo voi?