Sony: un Network del tutto sicuro è impossibile

Un rappresentatante di Sony scrive alle istituzioni giapponesi per dare spiegazioni. Sony ha fatto il possibile per mettere in sicurezza i propri sistemi, e prevenire altre emergenze. La sicurezza assoluta però è un miraggio.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sony ha fatto il possibile per mettere in sicurezza il PlayStation Network, ma nemmeno il colosso nipponico è in grado di dare garanzie. Le indagini sugli attacchi passati hanno permesso ai tecnici di creare contromisure adatte, infatti, ma non c'è modo di sapere se e in che modo si possa produrre una nuova emergenza.

Play Station Network

Questo in sintesi quello che afferma Sony in una lettera spedita al parlamento giapponese, dove il ripristino del PSN è stato bloccato dalle autorità in attesa proprio di spiegazioni da parte dell'azienda. Tutto quello che ha fatto Sony per proteggere e migliorare il PSN potrebbe non essere abbastanza, spiega infatti Kazuo Hirai, dirigente si Sony Computer Entertainment.

"Nessun sistema di sicurezza è assolutamente sicuro, e il variare delle condizioni può far sì che un sistema sicuro oggi sia insicuro domani", scrive Hirai, che ha anche espresso un velato apprezzamento per le abilità dei misteriosi cracker che sono penetrati nel PSN. "Le lacune nella nostra conoscenza (del caso, NdR) non sono dovute a tentativi inadeguati degli esperti, ma rappresentano piuttosto una testimonianza delle abilità di chi ha perpetrato gli attacchi. Alcuni aspetti dell'intrusione non saranno mai noti", aggiunge infatti il dirigente.

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Tim Schaff, rappresentante dell'azienda negli Stati Uniti, si presenterà invece nei prossimi giorni davanti a una commissione del Congresso degli Stati Uniti, per presentare una testimonianza del tutto simile a quella offerta in Giappone da Hirai.

Un'ammissione certamente difficile per l'azienda, che proprio in questi giorni sta ripristinando il network dedicato ai giocatori di tutto il mondo. Come abbiamo scritto la settimana scorsa, per i clienti Sony ci saranno alcuni regali di bentornato, che includono giochi gratis, o un periodo gratuito di abbonamento al servizio Plus.

Da appassionati ed esperti non possiamo che condividere le affermazioni di Hirai: un sistema assolutamente sicuro non esiste, è lapalissiano. E allo stesso tempo tuttavia Sony avrebbe potuto gestire meglio l'emergenza sin dal primo momento, che, almeno cronologicamente, coincide con gli scontri legali tra l'azienda e GeHot, e ancora prima con la rimozione della possibilità d'installare Linux sulla PS3.