Star Wars: The Old Republic, l'ultimo a pagamento?

I boss di BioWare difendono il modello di business degli MMO ad abbonamenti mensili, dopo le recenti critiche del presidente di Sony Online Entertainment. L'oggetto della discussione è il nuovo MMORPG di BioWare, Star Wars: The Old Republic, che secondo SOE sarà l'ultimo grande titolo che userà il sistema a sottoscrizioni. BioWare è di parere diverso e crede che ci sarà sempre un posto per questo genere di giochi con abbonamento.

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a cura di Roberto Caccia

Secondo BioWare gli MMO con abbonamenti a pagamento continueranno a esistere ancora a lungo. La dichiarazione arriva direttamente dai boss dell'azienda, Ray Muzyka e Greg Zeschuk, e risponde alle recenti uscite del presidente Sony Online Entertainment, John Smedley, che ipotizza la fine delle sottoscrizioni mensili per questo genere di giochi.

L'antefatto è ovviamente il cambio di strategia operato da numerosi MMO negli ultimi mesi, che da pagamento sono diventati free-to-play , come per esempio DC Universe Online, l'ultimo MMORPG di SOE.

Star Wars: The Old Republic sarà l'ultimo MMO con abbonamenti mensili?

"Abbiamo notato un trend interessante nei giochi con abbonamento. Nei sondaggi che facciamo compilare per la cancellazione di EverQuest 2 il 40 percento delle persone ha dichiarato di smettere di giocare per il costo della sottoscrizione", ha dichiarato Smedley.

"In tempi economicamente duri è facile individuare in questi canoni mensili le spese accessorie che si vogliono tagliare dalla carta di credito. Credo che le sottoscrizioni rimarranno una buona fonte di guadagno per il futuro immediato, ma non penso che rimarranno la fonte dominante nel corso del tempo", continua Smedley.

Le previsioni del boss di SOE si concludono analizzando il prossimo MMO di BioWare, Star Wars: The Old Republic. Secondo Smedley il videogioco avrà sicuramente successo, ma sarà l'ultimo grande titolo che sfrutterà gli abbonamenti mensili.

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BioWare, ovviamente, è di parere contrario e non crede nel modello free-to-play. "Le parole di Smedley sono molto gentili, in un certo senso. Tuttavia, credo che ci sarà sempre un posto per i contenuti premium a pagamento", sostiene Zeschuk.

"I giochi free-to-play sono considerati come una sorta di demo, dove i giocatori possono provare qualcosa che non conoscono e con la quale non hanno confidenza, cercando di capire se è un prodotto buono dando un'occhiata di persona. L'opinione sui giochi con abbonamenti è diversa, sono considerati di buon livello grazie al giudizio di fonti affidabili e possono vantare le licenze più grandi del mondo", aggiunge Zeschuk.

Anche Muzyka condivide questo pensiero, e dichiara che i giochi con sottoscrizioni mensili continueranno a esistere, ma dovranno meritarsi questo status e se lo dovranno guadagnare senza tradire la fiducia dei consumatori, ripagando e oltrepassando le loro aspettative.

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"Credo che The Old Republic rientri sicuramente in questa categoria di giochi, come si può intuire dal parere dei giocatori che lo stanno provando e dalle sessioni di data testing", dichiara Muzyka, che continua paragonando le parole di Smedley ai vecchi proclami riguardanti la fine dei giochi single-player.

"È troppo presto per dichiarare la fine di un qualsiasi modello di business. È come dire che i giochi single player sono morti. Si sono evoluti, sono cambiati in un qualcosa di diverso ma sono ancora qui".

Voi cosa pensate? Credete che gli MMO debbano diventare tutti free-to-play o siete d'accordo con il punto di vista di BioWare? Una cosa è certa: gli amanti di Star Wars: The Old Republic dovranno prepararsi (o rassegnarsi) e tenere la carta di credito a portata di mano.