La decisione di Starbreeze di abbandonare il progetto basato su Dungeons & Dragons per concentrarsi esclusivamente sulla serie Payday (potete acquistare l'ultimo capitolo qui su Amazon) rappresenta uno dei più significativi cambi di rotta strategici nel panorama videoludico degli ultimi mesi. Lo studio svedese ha infatti sacrificato un investimento di circa 20 milioni di sterline per puntare tutto sul franchise che ha reso celebre il genere dei giochi di rapine cooperativi. Una mossa che comporterà il licenziamento di 44 dipendenti ma che secondo il CEO Adolf Kristjansson era "difficile ma necessaria" per garantire la crescita a lungo termine dell'azienda.
Il Progetto Baxter si arena dopo due anni di sviluppo
Il titolo cancellato, noto internamente come Project Baxter, era stato annunciato nel 2023 con una data di uscita prevista per il 2026. Le informazioni rilasciate erano state volutamente vaghe, ma il gioco prometteva di incorporare gli elementi distintivi di Starbreeze: multiplayer cooperativo, supporto continuo attraverso un modello Games as a Service, forte coinvolgimento della community e un'esperienza grandiosa. Il progetto rappresentava un tentativo di diversificazione per lo studio, che fino ad ora si era concentrato principalmente sul mondo criminale contemporaneo di Payday.
La cancellazione è arrivata dopo una "revisione strategica" condotta dal consiglio di amministrazione e dal management, che hanno concluso come le risorse disponibili fossero meglio impiegate per accelerare la crescita del franchise principale. L'impatto finanziario non sarà trascurabile: Starbreeze dovrà registrare una svalutazione contabile di circa 255 milioni di corone svedesi.
Payday domina il mercato con 50 milioni di giocatori
I numeri che hanno guidato questa scelta strategica sono impressionanti. La serie Payday ha coinvolto oltre 50 milioni di giocatori in tutto il mondo, generando ricavi lordi per quasi 4 miliardi di corone svedesi nel corso della sua esistenza. Per il pubblico italiano, abituato a franchise come FIFA o Call of Duty, questi numeri collocano Payday tra le proprietà intellettuali più redditizie del settore gaming, rendendo comprensibile la decisione di concentrare tutti gli sforzi su questo marchio.
Kristjansson ha sottolineato come "Payday sia più di un gioco: è un genere che abbiamo creato e continuiamo a guidare". La retorica del CEO evidenzia l'ambizione di Starbreeze di mantenere la leadership nel settore delle rapine virtuali, un mercato di nicchia ma estremamente fedele che lo studio ha praticamente inventato e dominato negli ultimi anni.
Il difficile lancio di Payday 3 e la strategia di recupero
La decisione arriva in un momento delicato per Starbreeze, che deve ancora recuperare dalla disastrosa partenza di Payday 3 nel 2023. Il titolo aveva deluso sia la critica che i fan storici della serie, costringendo lo studio a rivedere completamente la propria strategia. Parte del piano di rilancio ha incluso l'acquisizione dei diritti di pubblicazione del gioco da Plaion, una mossa che dovrebbe permettere maggiore controllo sullo sviluppo futuro dei contenuti.
Il team che lavorava su Project Baxter non sarà completamente disperso: una parte dei sviluppatori verrà riassegnata ai progetti Payday, mentre per i restanti 44 dipendenti e contractor che perderanno il lavoro, Starbreeze ha promesso supporto attivo nella ricerca di nuove opportunità nel settore. Una gestione delle risorse umane che riflette la difficile situazione in cui versano molti studi di sviluppo europei, costretti a scelte dolorose per mantenersi competitivi.
Secondo il membro del consiglio Thomas Lindgren, questa concentrazione di risorse permetterà di "accelerare significativamente la roadmap di sviluppo dei contenuti e perseguire opportunità strategiche più ampie per l'intero franchise Payday". Una scommessa che dovrà dimostrare la propria validità nei prossimi mesi, quando i giocatori potranno valutare se questa rinnovata focalizzazione si tradurrà effettivamente in contenuti di qualità superiore.