Steam arriva in Cina, ma in una forma particolare

Valve ha ufficialmente annunciato che Steam arriverà sul territorio cinese: si tratta di un grande traguardo, ma avviene a un discreto costo...

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a cura di Nicola Armondi

Il mercato videoludico è in costante evoluzione e ampliamento. Tutto il mondo gioca con i videogame, ma c'è ancora una zona che deve essere completamente conquistata: la Cina. Il più grande mercato orientale è un terreno difficile da attraversare, sopratutto a causa delle innumerevoli limitazioni imposte dal governo, che vuole un controllo totale sui videogame pubblicati. Valve, però, non ha lasciato perdere e, ora, ha annunciato di essere pronta per rilasciare Steam in Cina. Più o meno.

La versione cinese di Steam, infatti, sarà completamente diversa da quella internazionale, attualmente già presente in vari mercati orientali, come Taiwan e India. Inoltre, "Steam China", che sarà conosciuto come Zhengqi Pingtai (letteralmente Piattaforma Steam), non sarà gestito da Valve, ma da Perfect World Entertainment. Questa società è attualmente già proprietaria della piattaforma DRM chiamata Arc, in pratica uno store simile a Steam.

Come già detto, la Cina nell'ultimo anno ha imposto strette regolamentazioni per la pubblicazione di videogiochi all'interno del proprio mercato, quindi la creazione di una versione dedicata è stata obbligatoria. La questione, inoltre, non è legata unicamente al contenuto, ma anche ai dati. I dati degli utenti della versione non-cinese sono completamente separati da quelli della piattaforma cinese.

Perfect World Entertainment, inoltre, si occuperà del controllo della pubblicazione di giochi Steam che non infrangono le leggi cinesi. Zhengqi Pingtai proporrà inizialmente 40 titoli, inclusi Dota2 e Dota Underlords. Il CEO della società, Xiao Hong, ha assicurato ai giocatori che potranno contare su un servizio con latenza minima e un'alta larghezza di banda grazie ai server sparsi per tutta la Cina. Diteci, cosa ne pensate di questo approccio? Secondo voi Steam avrà successo anche nel mercato cinese, oppure i contenuti limitato gli impediranno di prosperare?