Nella giornata di ieri era emerso un sondaggio portato avanti da circa 3000 sviluppatori durante l'ultima GDC. All'interno di quest'ultimo, la maggior parte dei team hanno voluto sottolineare il proprio pensiero sui guadagni che trattiene Valve dal proprio store digitale Steam, ritenuti eccessivi. Di recente è anche emerso che una software house aveva tentato di aprire una causa antitrust proprio contro la stessa Valve.
Parliamo degli sviluppatori di Overgrowth, i ragazzi del team Wolfire Games, i quali ha intentato una causa antitrust contro Valve, denunciando pratiche anti concorrenziali da parte della società fondatrice del negozio digitale Steam. L'azione legale collettiva è stata intentata lo scorso 27 aprile presso il tribunale degli Stati Uniti del distretto occidentale di Washington dalla stessa software house Wolfire Games.
Il motivo di questa causa sono i guadagni che ottiene Valve dalla vendita dei videogiochi messi in vendita all'interno di Steam, che al momento attuale ammonta al 30%. Oltre a ciò, c'è anche la richiesta da parte di Wolfire Games di una ridistribuzione degli stessi guadagni che deve essere rivista dalla stessa Valve. Il team di sviluppo afferma che circa il 75% delle vendite dei giochi per PC negli Stati Uniti sono effettuate tramite Steam, e che Valve "utilizza tale posizione dominante per ottenere una percentuale molto alta da quasi ogni vendita che viene effettuata attraverso il proprio negozio".
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