Steam, i rimborsi per gli acquisti in Europa sono una presa in giro

Valve ha introdotto i rimborsi per gli acquisti su Steam in Europa, ma per completare una transazione bisogna rinunciare a questo diritto.

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a cura di Roberto Caccia

Valve ha aggiornato il Contratto di Sottoscrizione a Steam, introducendo un paragrafo dedicato ai rimborsi nell'Unione Europea. Grazie a questa clausola l'azienda statunitense adempie agli obblighi legislativi europei, dando ai giocatori la possibilità di ottenere rimborsi sulle transazioni. In teoria.

steam rimborsi

In pratica è soltanto una presa in giro colossale, come potete notare leggendo il paragrafo scritto in perfetto "legalese" da Valve:

"Gli abbonati UE hanno diritto a recedere da una transazione di acquisto di contenuti digitali senza alcuna penale e senza dover fornire alcuna motivazione, per la durata di quattordici giorni o finché Valve non abbia iniziato ad adempiere ai propri obblighi di prestazione, con il preventivo esplicito consenso dell'abbonato e il riconoscimento che, con tale consenso, quest'ultimo perderà il proprio diritto di recesso, a seconda di quale delle due circostanze si verifichi per prima."

Tutto chiaro? Non molto, ma questa non è una novità per chi redige questo tipo di documenti. Il punto cruciale del paragrafo risiede nelle ultime battute, quando si parla della perdita del diritto di recesso.

In parole povere il rimborso entro i 14 giorni si può ottenere prima che Steam cominci i suoi servizi con i clienti, e i suoi servizi partono esattamente nel momento in cui la piattaforma rende disponibili i giochi. Né un momento prima, né uno dopo, non iniziano quando si scarica un gioco e men che meno quando si sta giocando.

RImborsi Steam

Questa presa in giro diventa ancora più evidente nel momento in cui si prova a completare un acquisto, come potete notare nell'immagine che vi proponiamo qui sopra, nel riquadro che abbiamo evidenziato in rosso. Cliccando sulla casellina, indispensabile per completare l'acquisto, si rinuncia automaticamente al diritto di recesso.

Purtroppo dal punto di vista legale Valve ha le carte in regola. Siamo noi a cliccare sulla casellina e ad autorizzare l'azienda di Gabe Newell a negarci eventuali rimborsi. Le leggi europee funzionano così, ma è giusto fare chiarezza sull'argomento, visto che online c'è molta confusione.

Dunque se qualche amico vi parla dei rimborsi su Steam rispondete pure che si tratta di una presa in giro e fategli leggere questa notizia. Siamo sicuri che vi ringrazierà, dopo essersi ripreso dallo "shock".

Ovviamente Valve offre assistenza in caso di acquisti sbagliati e situazioni particolari, ma con molti limiti e clausole, come potete constatare cliccando sulla pagina del supporto di Steam.