Storia d'amore e videogiochi: Bari - Londra solo andata

Abbiamo intervistato Roberta Saliani e Danny Goodayle, una giovane coppia di sviluppatori al lavoro su Light, un gioco stealth in cerca di finanziamenti su Kickstarter. Una storia d'amore per i videogiochi, e non solo, con un viaggio di sola andata da Bari a Londra.

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a cura di Roberto Caccia

Light, il gioco stealth angloitaliano punta su Kickstarter

Light è il nome di un nuovo progetto su Kickstarter, in attesa di trovare i finanziamenti necessari per trasformarlo in realtà. Stiamo parlando di un videogioco stealth con alcune sezioni di hacking per farsi strada durante i livelli. Tutto questo rappresentato attraverso uno stile grafico minimalista, a tratti psichedelico e con più di un richiamo ai titoli old-school degli anni ottanta.

Ad occuparsi del suo sviluppo ci sta pensando Just a pixel, una piccola software house fondata da una giovane coppia: Roberta Saliani, un'appassionata di videogiochi trapiantata a Londra in cerca di fortuna, e Danny Goodayle, programmatore con una passione smodata per il mondo videoludico.

Danny Goodayle e Roberta Saliani

Li abbiamo raggiunti per conoscere la loro storia personale e professionale, e ovviamente per parlare di Light, osannato e supportato anche da Mike Bithell (autore dell'apprezzato platform indie Thomas Was Alone) e abbiamo scoperto che per realizzare i propri sogni non basta solo una volontà ferrea. Certe volte un aiuto è proprio necessario, fra i finanziamenti di una piattaforma di crowd-funding, una birra con colleghi e amici e la necessità di scappare da una piccola Italia ancora inadeguata a soddisfare i bisogni di chi vorrebbe cimentarsi con la creazione di videogiochi.

Tom's Hardware: Ciao Roberta e Danny. Il vostro curriculum è ricco di esperienze nel campo videoludico e per raggiungere i vostri obbiettivi siete stati costretti a lasciare entrambi il vostro paese d'origine, cambiando città e nel caso di Roberta addirittura stato. Raccontateci la vostra storia.

Roberta: Sono nata a Bari nel 1990. Preoccupata dalla mancanze di genuini stimoli intellettivi ho abbandonato il liceo alla fine del quarto anno e la mia terra natia per muovermi verso il Regno Unito e frequentare un corso di Business e Marketing presso la Università of the Arts di Londra. Dopo aver preso il diploma mi sono iscritta alla facoltà di sviluppo videogiochi della London South Bank University, laureandomi nel 2012.

Light - clicca per ingrandire

Ho cominciato a lavorare come tester di videogiochi presso Babel Media, provando grosse produzioni come Fallout 3 per due anni durante gli studi universitari. Ho lavorato in settimana e nei weekend sapendo che l'esperienza acquisita mi avrebbe permesso di emergere rispetto ai miei compagni di università. Nel 2012, dopo una breve pausa come analista per Rightmove, sono ritornata nel mondo dei videogiochi, raggiungendo la posizione di capo progetto (controllo qualità) presso Playfish, una controllata di Electronic Arts. Ho lavorato qui fino allo scioglimento della società ed è stato proprio in questo periodo che è nata Just a Pixel.

Danny: Anche io sono nato nel 1990, ma a Gravesend, nella contea di Kent. Ho lasciato presto il mio paese d'origine consapevole della mancanza d'industrie software e mi sono trasferito a Londra, dove ho cominciato a lavorare nel mondo dei siti web in un'azienda chiamata Grouptree. Qui sono cresciuto professionalmente e ho capito realmente come programmare sistemi estesi, dopodiché ho cominciato a studiare alla Greenwich University, frequentando il corso di Computer Science with Games.

Durante l'università ho fondato il mio primo studio, Rampant Studios, e dopo la laurea ho lavorato per PLA Studios, prima di accettare un ruolo dirigenziale presso Happy Finish. In quest'azienda mi occupato di creare applicazioni interattive, ma la mia passione per i giochi mi ha convinto a ritornare in questo settore, ed è ciò che ho fatto con Roberta.