Storia: un collegamento sfilacciato con il primo capitolo

Recensione - Prova della versione PC di Risen 2: Dark Waters, il gioco di ruolo di Piranha Bytes.

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a cura di Roberto Buonanno

Storia: un collegamento sfilacciato con il primo capitolo

Come sempre nei giochi dei Piranha Bytes l'inizio della vicenda non è il massimo. Innanzitutto ci troviamo in un mondo radicalmente diverso da quello fantasy visto in Risen e il nostro eroe è, nuovamente, un mollusco totale. Si ritrovano alcuni dei personaggi e dei gruppi di potere incontrati nel primo episodio, ma sembra esserci una distorsione temporale.

Non sapremmo spiegare altrimenti come mai in Risen 1 si usavano archi e frecce mentre nel 2 pistole e fucili. E al contempo, ritroviamo persone già viste, ma non troppo invecchiate. Ma fa niente, ciò che conta è il coinvolgimento, che fortunatamente non manca.

Risen 2: Dark Waters - Clicca per ingrandire

Nel gioco l'esplorazione free roaming si alterna a una pletora di missioni, divise come sempre tra principali e secondarie. Mentre i primi titoli di Gothic non davano uno straccio di indicazione, se non nei dialoghi, in Risen 2 gli obiettivi sono quasi sempre segnati sulla mappa. Scordatevi comunque l'indicatore alla Skyrim che vi guida passo per passo, qui il giocatore deve sbattersi parecchio per trovare la propria destinazione.

Per rendere più rapida l'esplorazione, Risen 2 ha un sistema di viaggio rapido tra vari punti della stessa mappa, la propria nave e le isole dell'arcipelago. La nave si sblocca solo dopo alcune ore di gioco, di fatto dopo il primo capitolo.

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Durante l'avventura l'Eroe senza nome non sarà solo. A coprirlo d'insulti fin dall'inizio ci saranno anche i suoi compagni d'avventura. Questi partner, con le loro abilità speciali e gli aiuti in combattimento, saranno indispensabili soprattutto nelle prime, difficili fasi di gioco.