Stray Blade è l'Action-Adventure di 505 Games da tenere d'occhio | Provato

Stray Blade è il nuovo atipico Action-GDR di 505 Games, un titolo fortemente incentrato sul combat system che ha tanto da dire.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Stray Blade è un Action-Adventure sviluppato dal team indipendente tedesco Point Blank Games e distribuito dai ragazzi di 505 Games. Sin dall'annuncio, avvenuto durante lo showcase pre-estivo del publisher italiano, il gioco ha suscitato interesse per via del suo particolare combat system.

Voglio essere sincero con voi, durante la presentazione il gioco non mi colpì, mi sembrò fin troppo derivativo. Tuttavia mi sono dovuto ricredere dopo la recente prova di mezz'ora che ho potuto effettuare negli studi milanesi di 505 Games, che certamente non mi ha dato tutte le risposte che cercavo, ma che mi ha fatto ricredere molto pad alla mano.

Stray Blade, una storia ancora tutta da scoprire

In Stray Blade vestiamo i panni di Ferran, un antropologo/a (in base al genere che scegliamo) che si ritrova improvvisamente senza vita durante una spedizione esplorativa alla scoperta dell'antica civiltà perduta della Valle di Crea.

La morte risulta però solo un passaggio di coscienza attraverso lo spazio e il tempo, un mero espediente narrativo che porta il nostro protagonista nella vera Terra di Acrea, in un non precisato passato in cui il mondo è governato da diverse fazioni.

Durante i primi passi vengo a conoscenza di Boji, una stravagante creatura che confessa che la nostra anima è in trappola nella Valle di Acrea, il che rende impossibile tornare nel mondo reale (da vivi). Il motore che muove tutta l'avventura è proprio questo: la volontà di ritornare indietro sani e salvi.

Con tutta probabilità questa grande motivazione verrà pian pianino sostituita nel tempo da un interesse personale che va ben oltre la propria sopravvivenza, qualcosa che ancora non ho avuto modo di approcciare, ma che sicuramente muoverà la storyline in un percorso ben preciso.

Una cosa è certa, il mondo di gioco offre uno stile che mi ha decisamente sorpreso: molto colorato, vivace e ben lontano dal dark visto in giochi quali Dark Souls o Elden Ring. Giocandolo mi ha dato un'impressione nettamente migliore di quanto visto dal primo trailer, il che mi mette curiosità di sapere quanto potrebbe essere vasto e soprattutto vario nella sua versione finale.

È ancora presto per delle conclusioni riguardo la parte tecnica, anche perché ho provato Stray Blade su un PC di Ak Informatica molto performante. Ma considerando che il gioco è attualmente in fase Alpha, sarebbe anche inutile esprimere un giudizio a riguardo.

Un combat system ambizioso

Ciò che rende Stray Blade davvero molto interessante è senza dubbio il suo combat system, non molto diverso dai classici Action-Adventure a cui siamo abituati (basti pensare al più comune Souls-Like).

La sua particolarità è che i nemici hanno la capacità di colpirci di striscio e farci più o meno danni a seconda della parte del corpo che riescono a danneggiare. Per il resto le caratteristiche sono principalmente legate a un attacco leggero e pesante, la schivata e la possibilità di parare con uno scudo, ma occorre prestare attenzione perché le abilità di difesa (le ultime citate) consumano stamina, cosa che non avviene con la componente offensiva. Colpire al momento giusto permette di sbilanciare l'avversario e ottenere un vantaggio tattico nell'attacco successivo (a volte anche un'esecuzione istantanea), il che lo rende anche molto dinamico e strategico in diverse situazioni, soprattutto per l'aiuto che Boji ci darà in battaglia, il nostro comprimario che potremo potenziare con un suo skill tree dedicato nella versione completa del gioco.

Nel mondo sono presenti dei fabbri che potenziano i nostri armamenti (con i materiali e i progetti giusti, ovviamente). Le armi sono più di 35, di conseguenza la varietà nei combattimenti sarà piuttosto varia.

Lo chiarisco: le battaglie non sono semplici, si muore spesso e la curva d'apprendimento del combat system sembra elevata (ma non poco accessibile). Il respawn è praticamente immediato e avviene attraverso dei santuari che sblocchiamo nella mappa. Nulla di troppo originale, ma almeno la morte viene contestualizzata con un senso narrativo all'interno della vicenda.

Tirando le somme

Di Stray Blade non posso ancora dire molto. Il suo combat system mi ha dato sensazioni positive, perché prova comunque a offrire qualcosa di nuovo al genere d'appartenenza. Tuttavia ho giocato davvero troppo poco per avere un'idea precisa sul gioco nel suo complesso, visto che non ho avuto praticamente modo di approfondire storia e ambientazione. Sicuramente il suo stile è un fattore importante per renderlo diverso da altri prodotti simili, ma per tutto il resto occorre certamente attendere di provare una versione un po' più corposa, che possa darmi un'indicazione un po' più chiara sulle qualità dell'avventura nel suo complesso.