Immagine di Stray Blade | Recensione - Un caratteristico action adventure
Videogioco

Stray Blade | Recensione - Un caratteristico action adventure

La nostra recensione di Stray Blade, il nuovo action adventure a tinte soulslike in arrivo quest'oggi su PC e console, di Point Blank Games

Avatar di Nicholas Mercurio

a cura di Nicholas Mercurio

Un mondo fantasy affascinante, un guerriero temuto e un simpatico lupetto in miniatura. Non potrei iniziare in modo diverso la mia recensione di Stray Blade, il nuovo videogioco sviluppato da Point Blank Games, conosciuti per il modesto Shock Tactics, ambientato in un universo fantascientifico. Stray Blade, però, si distacca totalmente dall'immaginario sci-fi di certe opere importante, abbracciando invece il fantasy in tutte le sue sfumature e diramazioni. Annunciato due anni fa, il titolo ha sin da subito attirato la stampa specializzata e gli appassionati del genere action adventure per il suo stile cartoon e ironico, impossibile da non notare neppure durante l'intero arco dell'esperienza.

Il team di sviluppo, con sede a Berlino, è alla sua seconda pubblicazione. Rispetto alla precedente, di sicuro Stray Blade segue un altro tipo di approccio nel proporre un'avventura sfaccettata in un mondo di fantasia che cattura e lascia sgomenti, pieno di vita e tante altre curiosità. Qualcuno potrebbe aspettarsi un'opera più matura e meglio costruita e con i classici connotati dei soulslike, poiché Stray Blade riprende esattamente da quel sottogenere parte del suo game design. Durante il mio viaggio al suo interno ho visitato le magiche terre di Acrea e conosciuto segreti di ogni genere, interfacciandomi con un universo fantastico che ha saputo mostrare molto più di quanto mi sarei aspettato in termini di lore.

Quando comincio a parlare di storia e costruzione di un mondo di gioco, ammetto che spesso diventa parecchio complesso trattenersi. Posso dire che Stray Blade ha certamente mostrato qualcosa di interessante e che Point Blank Games, applicandosi non poco per creare un'opera differente, è riuscito nel complesso tentativo di costruire un buon gioco, anche se non privo di difetti e qualche problema. Qualcuno penserebbe di avere davanti un videogioco indipendente come ce ne sono molti altri, ma Stray Blade, al contrario, è supportato da un publisher degno di nota come 505 Games. Stavolta, insomma, era lecito aspettarsi qualcosa in più da Point Blank Games e, di sicuro, qualche piccolo accorgimento sotto il profilo tecnico. Vado con ordine.

La storia di Stray Blade

In una terra devastata dalla guerra e dalla corruzione, Farren West, l'eroe scelto per l'occasione, ci si ritrova per caso dopo aver rischiato la pelle in mare a causa di un naufragio. Del suo passato si sa ben poco: è senza un soldo bucato, una speranza per cui vivere e non ha nessuno su cui contare. Vive alla giornata, guadagnando qualche moneta d'oro come mercenario, cercando di sbancare il lunario e permettersi magari qualche stivale sgualcito da un buon mercante o un uomo non particolarmente intelligente ma facile da ingannare. Al netto di questa piccola, sostanziale e curiosa differenza, lo sfortunato approdo del protagonista nella mistica Valle di Acrea, avvenuto in circostanze del tutto inspiegabili, segnerà l'inizio di una perfida maledizione che lo colpirà una volta che ci avrà messo piede. In tal senso, la corruzione che si respira in questo luogo magico un tempo pacifico, ameno e ancestrale, ora segna la fine e una condanna per chiunque sia al suo interno.

Casualità o sfortuna, ma non è dato saperlo, Farren West, inconsapevole del potere oscuro che si annida ovunque in questo luogo all'apparenza da favola, si ritrova ben presto a fare i conti la realtà: se muore non passa a miglior vita e non raggiunge i suoi antenati, ma ritorna sulla terra, ricominciando tutto daccapo. Tralasciando questa particolarità per il momento, il racconto di Stray Blade è ben scritto e appagante, forte di un protagonista capace di attrarre per la sua spiccata e puntigliosa ironia oltre che per il suo atteggiamento sbarazzino e sempre predisposto a far ridere il prossimo con battute di qualunque tipo. Chiunque sarebbe spaventato a morte da una situazione del genere e sarebbe ben contento di lasciare da parte qualunque forma di gioia o felicità, ma non Farren West: se smettesse di ironizzare e prendersi gioco del momento, impazzirebbe subito e il suo viaggio si concluderebbe ben prima di cominciare.

Oltre a ritrovarsi in una situazione complessa, il guerriero deve rompere la maledizione, imbarcandosi in un viaggio nella Valle di Acrea per recuperare delle antiche reliquie capaci di liberare il mondo da questa oscurità. Senza raccontare troppo per non rovinarvi nulla, sappiate che nel suo cammino avrà un compagno curioso e particolare, un maghetto che sa sorprendere e usare saggezza quando serve. Mi riferisco al simpatico e leale Boji, una sorta di lupo in miniatura abilissimo nelle magie. La sua importanza, all'interno di Stray Blade, è utile specialmente per comprendere al meglio l'intera lore del gioco in ogni sua sfumatura. Scritta e curata con attenzione, potrebbe sorprendere in molti e offrire ulteriori letture integrative che, in automatico,  rappresenterebbero in modo degno quanto è offerto dall'esperienza.

Vivi, rinasci e uccidi

Come accennavo prima, Stray Blade è un action adventure con caratteristiche soulslike. Riprende in un certo senso la filosofia di FromSoftware e propone, prima di iniziare l'avventura, ben cinque modalità di difficoltà che possono essere selezionate nel menu iniziale. Oltre a questa particolarità utile per chiunque cerchi un'avventura semplice e intenda soltanto passare qualche ora al suo interno senza impazzire troppo, c'è anche la possibilità di scegliere il sesso e la voce del protagonista o della protagonista. Scordatevi, dunque, un menu di personalizzazione: Farren West è il personaggio che impersonerete e non ci sarà la possibilità di crearne un altro modificando le caratteristiche fisiche, magari rendendolo più simile a voi o a qualche altro personaggio.

Il sistema di combattimento, reale punto focale dell'esperienza di gioco, è costruito su parate, deviazioni e schivate attente. La deflessione, oltre ad aprire delle importanti finestre d'attacco, permette di assestare un colpo leggero o pesante a seconda delle necessità, minando così al vigore avversario, che può essere danneggiato allo stesso modo della postura implementata in Sekiro: Shadows Die Twice. E in questo modo, se raggiunto l'eliminazione parziale del vigore avversario, può concatenare un attacco speciale in grado di eliminarlo completamente. Meglio fare attenzione, però, ai colpi considerati imparabili: ben prima che arrivino al target vengono segnalati in rosso; in tal caso, meglio non attendere il momento adatto per deflettere, ma schivare prima che sia troppo tardi. E se siete in difficoltà, il buon lupetto Boji può accorrere in vostro soccorso: le sue magie, migliorabili nel menu di personalizzazione dedicato, possono salvare il collo in molteplici occasioni. Sfruttarlo adeguatamente è obbligatorio.

Anche se il sistema di combattimento è dichiaratamente ispirato a Sekiro: Shadows Die Twice, è comunque vittima di qualche imprecisione in termini di fluidità. Non sempre è facile gestire un gruppo di nemici, come spesso è complesso riuscire a eliminarne soltanto uno. Di sicuro, a mancare realmente nel sistema di combattimento di Stray Blade è una ripulitura in termini tecnici che poteva certamente offrire delle fasi meglio gestite e più attente al dettaglio. Non parlo di problemi di input lag, bensì di godibilità totale dell'esperienza: i movimenti del personaggio, anche durante i momenti in cui è necessario menare le mani, risultano macchinosi.

Al netto di queste piccole ma comunque importanti problematiche, Stray Blade propone un mondo di gioco interconnesso fra ampie aree da esplorare e conoscere al meglio, disseminate in una mappa facilmente consultabile nel menu del personaggio. Importanti per il combattimento sono le Cuorbacche, dei frutti capaci di riempire l'intera barra della vitalità di Farren West, garantendogli così la possibilità di avanzare senza problemi. Salire di livello sarà semplice e alquanto classico, ma non servirà andare a un falò, stavolta sostituiti da degli Altari, per accrescere le proprie abilità. Stray Blade è anche un gioco di ruolo in cui è possibile migliorare direttamente le proprie abilità e perfezionare la maestria con le armi. Vi faccio un esempio: se avete una Spada da Assassino, una delle armi più potenti del gioco, il suo livello accresce in base al suo utilizzo. Ciò avviene senza troppe cerimonie, mettendo quindi il giocatore nella condizione di scegliere il miglior equipaggiamento possibile.

Durante l'esplorazione delle vaste aree incontaminate di Acrea, Farren West potrà usare la fucina per costruire nuove armi e ulteriori strumenti per sopravvivere. Niente di troppo complesso, essendo un crafting che non mette in seria difficoltà ma spinge comunque a cercare ovunque i materiali necessari per perfezionare il proprio approccio al suo interno. Non aspettatevi nulla di profondo: è un'implementazione alquanto classica.

Tanto fascino e alcuni punti interrogativi

Il mondo favoloso e cartoonesco di Stray Blade sa certamente regalare emozioni di ogni genere. Spesso mi sono fermato ad ammirare l'orizzonte e l'illuminazione di gioco, ben gestita al suo interno. Non posso però dirmi entusiasta della grafica, non sempre pulita ma certamente d'impatto, specie quando sono i modelli poligonali dei nemici o dei due protagonisti a essere al centro dell'evoluzione dell'avventura. Potrebbe ricordare Fortnite per il suo stile artistico, che a me piace da sempre, e che ho trovato in passato in Kena: Bridge of Spirits. Ho esplorato luoghi ameni, paesaggi d'impatto e tante altre maestosità create per l'occasione.

A incespicare, invece, è il lato tecnico della produzione, non particolarmente pulita. Forse sarebbe servito qualche lavoro di editing in più per proporlo alla stampa specializzata, così da non incorrere in piccole sbavature che però non compromettono la godibilità effettiva. Stray Blade è certamente un videogioco interessante, in grado di coniugare più approcci e stili e di proporre la lore di un mondo affascinante. Qualcuno direbbe che il fantasy è morto, ma a quanto pare, invece, sembra ancora in circolazione.

Voto Recensione di Stray Blade - PC


7.7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Un contesto interessante e ben scritto

  • Un mondo di gioco ben assemblato e legato ad ampie aree tutte connesse fra loro

  • Tante ore di gioco e, inevitabilmente, molta rigiocabilità

  • Un buon sistema di combattimento, ma...

Contro

  • ... alquanto caotico, soprattutto quando si combatte con un grosso numero di nemici.

  • Vari inciampi tecnici e qualche sbavatura in termini grafici

Commento

In conclusione, Stray Blade propone un contesto certamente interessante e una trama degna di nota, forte di una buona lore e di una gestione sapiente dei due protagonisti principali. A non convincere, però, è un gameplay a volte fin troppo macchinoso a causa di qualche inciampo tecnico. Al netto di queste criticità, l'opera è comunque buona e riesce a essere un miscuglio di genere ben assemblato. La storia di Farren West e Boji mi ha convinto.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Stray Blade - PC

Stray Blade - PC