Street Kenshiro Fighter

Retro Corner torna più forte che mai, accompagnata da Ken il Guerriero e la sua storia nel mondo dei videogiochi!

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a cura di Michele Pintaudi

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Negli anni '90, mentre Michael Jackson cantava Black or White, nelle sale giochi di tutto il mondo si affacciavano le immagini di due combattenti ai piedi di un grattacielo, appunto un bianco e un nero: Street Fighter II di Capcom aveva monopolizzato il genere dei picchiaduro.

Street fighter 2

Street Fighter II, Re indiscusso dei picchiaduro da sala!

Prese il via una vera e propria corsa dell'emulazione tra le varie software house, per replicare il successo ottenuto da Capcom. Una corsa a cui partecipò anche Shoei System, che decise di abbandonare la formula dei GDR, per pubblicare un picchiaduro a incontri con 8 personaggi della serie di Buronson: Kenshiro, Heart, Raoh, Rei, Kuroyasha, Souther, Falco e Kaioh.

Il risultato fu Hokuto no Ken 6: Gekitō Denshōken Haō e no Michi, un picchiaduro mediocre pubblicato su Super Famicom il 20 novembre 1992, proprio mentre nella console Nintendo impazzava l'inarrivabile conversione di Street Fighter II. Inutile raccontarvi che il nostro guerriero di Hokuto prese sonore mazzate da Ryu e soci.

Passò soltanto un anno, e la voglia di picchiaduro da sala giochi lanciata da Capcom non era scemata. Proprio come l'ostinazione degli sviluppatori di Shoei System che elaborarono un seguito del loro picchiaduro con la licenza del manga di Hokuto no Ken. Hokuto no Ken 7: Seiken Retsuden Denshōsha e no Michi vide la luce su Super Famicom e SNES (nel territorio americano), questa volta apportando notevoli migliorie. La grafica era più accattivante e definita, mentre il gameplay risultava più profondo.