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Immagine di Super Mario 3D World + Bowser's Fury | Recensione
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Super Mario 3D World + Bowser's Fury | Recensione

Super Mario 3D World ritorna in una veste migliore su Nintendo Switch e accompagnato da Bowser's Fury, un titolo che profuma di Open World

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Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Pubblicato il 10/02/2021 alle 15:00 - Aggiornato il 03/03/2021 alle 14:59
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In sintesi

Super Mario 3D World ritorna in una veste migliore su Nintendo Switch e accompagnato da Bowser's Fury, un titolo che profuma di Open World

  • Pro
    • - 3D World è un platform qualitativamente incredibile e Bowser's World è una produzione compatta e originale.
    • - Level design allo stato dell'arte.
    • - Gameplay perfettamente bilanciato
    • - Comparto online divertente e convincente.
    • - Ottimo rapporto qualità/prezzo
  • Contro
    • - In rari casi la velocità aumentata dei personaggi risulta un vantaggio eccessivo.
    • - Alcuni sporadici cali di frame rate in Bowser's Fury.

Il verdetto di Tom's Hardware

9.3

Super Mario 3D World + Bowser's Fury è una raccolta che rende impossibile non tessergli lodi. 3D World, con la sua immensa quantità, qualità e varietà di contenuti, conferma il suo status di miglior platform a livelli attualmente in commercio. Le modifiche apportate, al netto di qualche impercettibile sbavatura, lo migliorano sotto ogni aspetto oltre a fargli toccare territori inediti in abito multiplayer online. L'aggiunta di Bowser's Fury si può considerare come la classica ciliegina sulla torta. Un esperimento più che riuscito e che lascia intravedere delle derive interessanti per il futuro della serie. Che lo abbiate già giocato su Wii U o che non ne abbiate mai sentito parlare, Super Mario 3D World + Bowser's Fury è un titolo da non lasciarsi scappare, in grado di mostrare la piena padronanza di Nintendo in un campo di cui lei stessa ha riscritto gli stilemi più e più volte.


Informazioni sul prodotto

Immagine di Super Mario 3D World + Bowser's Fury - Nintendo Switch

Super Mario 3D World + Bowser's Fury - Nintendo Switch

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L'uscita di Super Mario 3D World + Bowser's Fury sancisce la conclusione di due importanti percorsi intrapresi da Nintendo: la riproposizione dei principali titoli usciti in esclusiva su Wii U e le celebrazioni del 35° anniversario della saga. Un compito arduo, ma che non poteva non ricadere sul titolo per Wii U: una produzione ancora attuale sia graficamente che contenutisticamente, summa perfetta delle caratteristiche del franchise negli ultimi 35 anni.

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Questa nuova edizione di Super Mario 3D World viene affiancata da una produzione inedita, a tratti coraggiosa, che offre alcuni spunti su come potrebbe evolversi la serie con i prossimi capitoli. Contrariamente a ogni pronostico, Bowser’s Fury non è una semplice espansione di 3D World, ma un titolo inedito che ne condivide solo il motore grafico e molteplici aspetti del gameplay. Motivo per cui abbiamo deciso di analizzare separatamente i due titoli che compongono questa corposa raccolta.

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Super Mario 3D World

Super Mario 3D World nasce dalla volontà di amalgamare la formula dei titoli bidimensionali della serie alla "linearità in tre dimensioni" offerta dall'iconico 3D Land uscito su Nintendo DS. Una volontà nata, in parte, dal bisogno di offrire ai giocatori una formula diversa dal modello esplorativo proposto da Super Mario 64, Sunshine e dai due capitoli di Galaxy, formula che proprio in questi ultimi aveva raggiunto un picco difficilmente superabile in termini prettamente qualitativi. EAD Tokyo optò quindi per un ritorno alle origini, che permettesse al team di lavorare a briglia sciolta per proporre un approccio diverso a un genere che di fatto era stato creato dalla stessa Nintendo.

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Un approccio differente che si mostra fin dai primi momenti spesi assieme a Super Mario 3D World. Dopo una breve cinematica atta a presentare il nuovo infallibile piano di Bowser, il carattere innovatore di cui è permeato il titolo si presenta al giocatore, attraverso una world map che mischia vecchio e nuovo con estrema disinvoltura. In ogni mappa permane il collegamento fra i vari livelli, che si sbloccano via via che si progredisce nel gioco, ma viene concessa al giocatore la totale libertà di esplorare l'area a piacimento, alla ricerca dei vari segreti dislocati al suo interno.

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Stilisticamente perffetto!

Seppur le mappe dei vari mondi che compongono Super Mario 3D World presentino un tema ben definito, questo elemento non si riflette nei livelli di gioco, che privi di un contesto stringente come quello dei precedenti capitoli in tre dimensioni si abbandonano a un vero e proprio mix di situazioni originali e diversificate, mostrando la forte volontà di Nintendo di voler sperimentare su tutti i fronti. Ed ecco quindi che dai classici livelli tematici ambientati in caverne, praterie e aree innevate, si passa attraverso riproduzioni dei circuiti di Mario Kart, stage che mutano a tempo di musica e frenetiche gare a tempo ricolme di ostacoli, fino ad arrivare ai diorami che diedero vita alla serie di Captain Toad, dove il gameplay si basa tutto sulla prospettiva.

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Ognuno dei livelli di Super Mario 3D World erge le fondamenta del suo design sulla base di offrire differenti approcci al giocatore: si può correre a perdifiato, seguendo la linearità offerta dallo stage, per raggiungere nel minor tempo possibile la bandierina di fine livello, così come perdersi a esplorare queste sculture compatte in tre dimensioni per cercare le stelle e i timbri celati al loro interno, in modo da poter sbloccare il corposo endgame che segue i titoli di coda. La qualità del level design di Super Mario 3D World è incommensurabile, e più la si saggia più si comprende appieno come Nintendo dimostri una padronanza assoluta della materia da lei stessa creata.

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Basta soffermarsi un secondo sui diversi approcci offerti dai power-up presenti nel gioco per comprendere come sia possibile, in praticamente ogni livello, cambiare stile di gioco semplicemente decidendo di prediligere la verticalità di Mario Gatto rispetto alla forza bruta offerta dal fiore di fuoco. L'elemento sorprendente è che al netto di alcune situazioni in cui il levitare di Mario Tanooki o la possibilità di arrampicarsi della forma gatto offrono un vantaggio eccessivo al giocatore, il level design di ogni stage si cuce attorno ai vari stili di gioco, aprendosi a una serie di variabili impressionante.

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Se tutto ciò non bastasse, Super Mario 3D World permette di selezionare liberamente con quale personaggio affrontare i vari stage, scegliendo fra Mario, Luigi, Peach, Toad e uno segreto, ampliando ulteriormente le possibilità offerte al giocatore. Come da tradizione trentennale, Mario ricopre il ruolo del personaggio bilanciato, Luigi di quello dai movimenti più complessi da padroneggiare, Peach risulta ottima per i neofiti grazie alla sua innata capacità di levitare a mezz'aria e Toad risulta quello più veloce nei movimenti ma afflitto da una elevazione ridotta.

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Insieme é meglio

Gli stili di gioco differenti offerti dai diversi personaggi mostrano la loro perfetta alchimia nel comparto multiplayer di Super Mario 3D World. Alcune produzioni offrono splendide esperienze per giocatore singolo affiancate da comparti multigiocatore fiacchi e poco stimolanti, altri giochi si presentano fin da subito come degli ottimi party game pensati per passare le serate con gli amici; Super Mario 3D World, invece, riesce nell'arduo compito di amalgamare queste due realtà in una produzione che non scinde mai il comparto singleplayer da quello multiplayer, ponendoli sullo stesso livello di importanza.

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Questo risultato è frutto di una costruzione dei livelli studiata per mutare passivamente in base al numero di giocatori presenti; ecco quindi che le piattaforme che richiedono un determinato posizionamento per spostarsi diventano delle trappole, dove è necessario comunicare per riuscire ad avanzare, così come alcune aree pensate per sfruttare specifici power-up diventeranno raggiungibili lanciando un altro giocatore per elevarlo maggiormente dal suolo. E questi sono solo alcuni esempi banali di come l'approccio ai livelli cambierà completamente durante le sessioni multigiocatore.

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Il multiplayer locale di Super Mario 3D World era già presente nella versione originale per Wii U, ma in questa nuova edizione è stato espanso per permettere di giocare anche online. Basterà la pressione di un bumper per cercare o creare una stanza, iniziando a giocare con i propri amici. Il file di salvataggio utilizzato sarà sempre quello dell’utente host, così come i progressi che si faranno in gruppo rimarranno esclusivamente a quest'ultimo. La gestione delle vite è collettiva, permettendo quindi a ogni giocatore di attingere dal totale senza ripartizioni.

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Durante le nostre prove non abbiamo riscontrato problemi nel netcode di di Super Mario 3D World. Le partite sono sempre state fluide e prive di lag, con giusto qualche sporadico episodio in cui gli input dei comandi non si sono rivelati precisi. Permane l'ottima natura da party game a metà strada fra il competitivo e il cooperativo, che però richiede una costante comunicazione con gli altri giocatori per essere goduta al meglio. Questo comporta l'obbligo di utilizzare, almeno per il momento, un software di terze party per poter parlare con gli altri giocatori.

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3D World su Nintendo Switch

Giunti a questo punto non rimane che analizzare le restanti modifiche introdotte in questa nuova versione di Super Mario 3D World, la più importante delle quali risiede nell'aumento della velocità di tutti i personaggi utilizzabili e dell'introduzione di un "turbo" aggiuntivo, che si attiva dopo alcuni metri percorsi tenendo premuto il tasto per la corsa. Una modifica che cambia sensibilmente il gameplay, andando ad accontentare i giocatori che avevano lamentato un'eccessiva lentezza dell'azione nella versione uscita nel 2013.

Un'operazione che però non risulta implementata sempre perfettamente, in quanto la velocità dei nemici e delle parti mobili nei livelli è rimasta inalterata, rendendo meno bilanciate e più semplici da portare a termine alcune delle sezioni più complesse dei vari stage. Alla stessa maniera, questa modifica impatta in maniera lievemente negativa il moveset di Toad, che ora si rivela eccessivamente veloce nei movimenti e di conseguenza meno governabile nelle porzioni di gioco dove è richiesta una maggiore precisione.

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Un'inedita modalità foto conclude il pacchetto di novità presenti in Super Mario 3D World, offrendo al giocatore la possibilità di sfruttare i numerosi timbri raccolti per abbellire le proprie creazioni. Non si tratta indubbiamente di un'aggiunta dall'enorme importanza, ma rimane apprezzabile la volontà di Nintendo di non relegare i timbri a semplici collezionabili, visto che nell'edizione del 2013 erano dedicati all'abbellimento dei post nel Miiverse.

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In ambito tecnico c'è ben poco da eccepire. Super Mario 3D World rimane ancorato a 60 fps sia in modalità docked che in mobilità, con una risoluzione che passa dai 1080p quando si utilizza la console collegata a uno schermo ai 720p offerti dal touch screen di Nintendo Switch. Tutto questo con un sistema di controllo sempre preciso e immediato, che non ha mostrato alcun tentennamento o incertezza nelle decine di ore spese in sua compagnia.

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Al termine di questa lunga analisi non possiamo che confermare l'evidenza: Super Mario 3D World rimane uno dei migliori, se non il migliore, platform a livelli degli ultimi anni. La perfetta alchimia fra un gameplay stratificato, una quantità di contenuti impressionante, un level design eccelso e una sfida bilanciata che riesce a rivelarsi soddisfacente sia per i veterani del genere che per i giocatori più occasionali, ne confermano l'indubbia qualità produttiva. E se le significative migliorie apportate potrebbero già da sole giustificare l'acquisto a chi lo sviscerò nel 2013, non bisogna dimenticarsi che la versione per Nintendo Switch di Super Mario 3D World propone un'altra, importante, novità.

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Bowser's Fury

La vera novità introdotta con questa raccolta è la presenza di Bowser's Fury. Una produzione inedita, fruibile in maniera indipendente da Super Mario 3D World, e che condivide con quest'ultimo solamente il motore grafico e alcuni elementi di gameplay. Come accennavamo poc'anzi, ci troviamo di fronte a un titolo innovativo sotto certi aspetti, che potrebbe rappresentare il prossimo step evolutivo per la serie più famosa di Nintendo.

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Bowser's Fury si sviluppa attorno a una inedita struttura open world, con una mappa liberamente esplorabile che raggruppa al suo interno dei livelli dalle dimensioni più contenute e dalla struttura, per certi versi, maggiormente lineare. Mario potrà muoversi liberamente all'interno di un arcipelago di isolotti, ognuno dei quali si presenterà con una struttura simile a un diorama di dimensioni ridotte. Ognuno di questi livelli presenterà un numero diverso di Solegatti (il collezionabile principale presente in Bowser's Fury), che potranno essere ottenuti superando alcune sfide legate al raggiungimento di un determinato punto, all'esplorazione o allo sfruttamento delle modifiche al mondo di gioco compiute da Bowser Furioso.

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Ogni isola dell'arcipelago presenta una struttura molto simile ai livelli presenti in Super Mario 3D World: dei piccoli diorami, liberamente esplorabili, che propongono una serie di sfide atte a collezionare i Solegatti presenti al loro interno. Una volta completato l'obiettivo corrente basterà allontanarsi dall'area di gioco per far mutare il livello e rendere disponibile una nuova sfida. Tuttavia, non tutti i Solegatti presenti in Bowser's Fury saranno vincolati a questa meccanica: alcuni di essi potranno infatti essere rinvenuti senza limiti temporali o di progressione, esplorando le varie aree presenti nell'arcipelago.

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In termini di level design Bowser's Fury presenta un concept analogo a quello di Super Mario 3D World, sfruttando l'escamotage dell'arcipelago composto da differenti isole per offrire livelli dalle tematiche diverse, che ricalcano alcuni dei temi ricorrenti già visti in altri capitoli della serie. Le ambientazioni sono sufficientemente varie, ispirate nell'architettura e con una giusta miscela di elementi platform, fasi esplorative e momenti maggiormente votati all'azione. Anche le sfide legate a Nessie, la creatura marina utilizzabile per muoversi rapidamente fra gli atolli, sono ben confezionate, e pur risultando ridondanti nella loro forma garantiscono ulteriore varietà alle dinamiche di gioco.

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Quando Bowser incontra i kaijū eiga

Questa rinnovata struttura di gioco viene contestualizzata dal punto focale su cui ruota l'esperienza offerta da Bowser's Fury: le costanti apparizioni di una variante dalle dimensioni gargantuesche del testudinato nemico di Mario. Durante tutta la durata dell'avventura, inframezzato da intervalli di tempo regolari, Bowser Furioso si desterà dal suo sonno per dare la caccia al giocatore. L'arrivo di questo imponente avversario non terrà in considerazione dove si troverà Mario in quel momento, o se sarà prossimo al raggiungimento di un Solegatto: l’unico indicatore visivo per permettere al giocatore di prepararsi al meglio sarà una pioggia via via più intensa all'avvicinarsi del risveglio del mostro.

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Una volta che Bowser Furioso si sveglierà comincerà a braccare Mario, saltando da una parte all'altra dell'arcipelago nel tentativo di posizionarsi sempre di fronte a lui. Potrà sparare fiamme di medie dimensioni che ricadranno casualmente sull'area di gioco, o emettere getti infuocati in direzione di Mario. Con l'avvento di questa variante godzilliana di Bowser, l'intero arcipelago subirà delle modifiche strutturali, rendendo raggiungibili alcuni Solegatti solamente in queste fasi concitate. Sarà inoltre necessario attirare l'attenzione del mostro per indirizzare i suoi attacchi verso specifiche aree, che potranno essere distrutte solamente dalle fiamme di Bowser.

Bowser Furioso continuerà a braccare Mario per un periodo di tempo limitato, prima di tornare a dormire. Le fasi in cui il mostro apparirà, però, si faranno via via più frequenti con il proseguire dell’avventura, obbligando il giocatore a scacciare o ad affrontare la creatura, se vorrà ritornare a esplorare tranquillamente l'arcipelago. Raccogliendo un Solegatto, nuovo o già rinvenuto in precedenza, il faro dell'isola più vicina si illuminerà, disturbando Bowser Furioso e forzandolo a ritirarsi. Collezionare un numero definito di Solegatti, via via crescente, libererà le Gigacampane dal liquame nero che invade molteplici aree dell'arcipelago, permettendo a Mario di raccoglierle per trasformarsi in un enorme gatto.

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Gli scontri fra Bowser Furioso e Mario Gatto si rifanno ai kaijū eiga giapponesi ("film di mostri giganti”), e sono strutturati come una lunga boss fight suddivisa in diverse battaglie, che accompagneranno il giocatore per tutta la durata dell'avventura. Ogni scontro, infatti, vedrà Bowser Furioso incrementare la tipologia e la rapidità dei suoi attacchi, modificando le dinamiche dell’azione e richiedendo al giocatore di sfruttare l'ambiente circostante per proteggersi dalle varie offensive del mostro. Al termine delle varie battaglie Bowser Furioso si ritirerà e in taluni casi una porzione del liquame nero che ricopre l'arcipelago svanirà, rendendo disponibili nuove aree della mappa.

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Volevo un Koopa per amico

Per tutta la durata dell'avventura, infine, Mario sarà accompagnato da Bowser Junior, che si adopererà nell'aiutarlo a reperire gli oggetti nascosti e nell'eliminare gli avversari nei momenti più concitati. Premendo il bumper di destra si potrà richiamare un puntatore che potrà essere indirizzato, tramite i controlli di movimento o toccando direttamente lo schermo di Switch, nel punto in cui si vorrà mandare Bowser Junior a investigare. La frequenza di intervento del piccolo aiutante, inoltre, potrà essere gestita dal giocatore attraverso le opzioni di gioco, andando a definire con quanta costanza Bowser Junior potrà intervenire in aiuto di Mario.

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In termini di gameplay Bowser's Fury riprende il moveset di Super Mario 3D World, così come i power-up a disposizione. Anche in questo caso permane il lieve sbilanciamento nell'utilizzare Mario Gatto e Tanooki Mario, che in molteplici situazioni offriranno un eccessivo vantaggio, permettendo di affrontare con facilità i punti più ardui. A differenza di Super Mario 3D World, la telecamera sarà liberamente gestibile dal giocatore e posizionata di default alle spalle di Mario, garantendo una gestione precisa della visuale, utile soprattutto nelle sezioni che richiederanno un ottimo angolo di visuale per compiere salti precisi.

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Se fino adesso non abbiamo accennato alcunché in merito al comparto artistico, il motivo è che si tratta dell'elemento del gioco che ci ha convinto meno. Artisticamente i livelli sono senza dubbio ispirati nel design, ma gli eccessivi riferimenti felini di ogni singolo elemento presente nel gioco tendono a tediare sulla distanza. I nemici con le orecchie da gatto, le strutture ricoperte di riferimenti ai felini e un'abbondanza di gatti sparsi per tutta la superficie dell'arcipelago tendono a risultare eccessivi in termini di impatto visivo. Un discorso analogo lo si potrebbe fare anche per la scelta di ambientare Bowser's Fury in un arcipelago, andando a incappare in una ridondanza paesaggistica che ci ha riportato alla mente Super Mario Sunshine.

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Tecnicamente parlando, invece, Bowser's Fury paga lievemente lo scotto del voler sperimentare con il genere open world. In modalità docked il frame rate si attesta quasi sempre sui 60 fotogrammi al secondo, con piccoli e sporadici cali in alcune sezioni maggiormente concitate, mentre la risoluzione bascula costantemente fra i 900p e i 720p; in mobilità il frame rate rimane stabilmente ancorato ai 30 fps, con una risoluzione di 720p. Nulla da eccepire, invece, sulla reattività dei comandi, che rimane precisa in qualsiasi contesto di gioco.

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In definitiva, Bowser's Fury si può considerare un esperimento più che riuscito. Non siamo ovviamente di fronte a un titolo che possa eguagliare la longevità di Super Mario 3D World, ma le, circa, 10 ore necessarie per completarlo al 100% scorrono fluide, e lasciano nel giocatore la voglia di vedere come verranno sviluppate queste nuove dinamiche in un capitolo "maggiore" della saga. Le poche sbavature tecniche e artistiche riscontrate non vanno assolutamente a inficiare, infine, la qualità di questo esperimento, che si presenta come qualcosa di più di un semplice "contentino" per giustificare l'acquisto di questa raccolta.

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