Sviluppatori contro l'intolleranza: no all'odio fra giocatori!

Più di 600 sviluppatori hanno firmato una lettere aperta contro l'odio e l'intolleranza fra giocatori. L'obbiettivo è di sensibilizzare l'opinione pubblica, per far sì che il genere e l'orientamento sessuale, l'etnia o la religione non siano fattori discriminanti per chi si diverte con i videogiochi.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Sviluppatori e publisher hanno deciso di dire basta all'intolleranza, firmando una lettera aperta per mettere la parola fine all'odio e alle molestie che si possono osservare nella community di giocatori. La lettera è stata scritta e pubblicata da Andreas Zecher, un designer apprezzato per il suo lavoro nel piccolo studio indipendente Spaces of Play.

"Crediamo che ognuno, a prescindere dal sesso, dall'orientamento sessuale, dall'etnia o dalla fede religiosa, abbia il diritto di giocare con i videogiochi, di criticarli e di creare giochi senza subire maltrattamenti o minacce. È la diversità della nostra community che permette ai videogiochi di prosperare", si legge nella lettera scritta da Zecher.

Lo sviluppatore invita tutti a non stare in silenzio davanti a episodi di odio, razzismo o intolleranza, e di prendersi un minuto per segnalare comportamenti inadeguati tramite i sistemi di controllo offerti da siti web come YouTube, Twitch e Twitter e da piattaforme come Steam.

Finora la lettera ha ottenuto il supporto di oltre 600 sviluppatori, con firme che provengono da persone impiegate in studi come BioWare, Epic Games, Electronic Arts, Infinity Wards, Insomniac Games e Crystal Dynamics.

La redazione di Tom's Hardware sottoscrive in pieno quest'iniziativa, e v'invita a seguire i consigli riportati nella lettera, nella speranza che la community di giocatori riesca a sconfiggere l'odio, il razzismo e qualsiasi forma d'intolleranza.