Sviluppatori di Arma III in carcere per spionaggio turistico

Bohemia Interactive ha emesso un comunicato ufficiale in cui si spiega che i due sviluppatori arrestati la settimana scorsa in Grecia erano in vacanza. L'azienda nega ogni accusa di spionaggio è spiega che si è trattato solo di un equivoco. La speranza è che prevalga il buon senso.

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a cura di Roberto Caccia

Bohemia Interactive ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui spiega la propria posizione riguardo al caso dei due sviluppatori arrestati in Grecia. Per chi si fosse perso la puntata precedente ricordiamo brevemente che due impiegati dell'azienda sono stati incarcerati con l'accusa di spionaggio per aver fotografato illegalmente installazioni militari (Arma III nei guai, arrestati due sviluppatori per spionaggio).

La software house ha evitato di commentare l'accaduto nelle ore immediatamente successive all'arresto ma la risposta non si è fatta attendere molto.

Due soldati in azione nelle colline di Lemno, l'isola greca teatro dell'increscioso "incidente" e degli eventi di Arma 3

"Vi possiamo assicurare che ogni insinuazione sul conto dei due impiegati è completamente falsa e senza fondamento. Questi due dipendenti, i nostri amici Ivan Buchta e Martin Pezlar, hanno visitato l'isola come turisti. La loro vacanza è nata dall'interesse sviluppato nei confronti dell'isola, innescato dal loro lavoro su Arma 3 nei due anni trascorsi sullo sviluppo del gioco", spiega Bohemia Interactive.

"Hanno scattato fotografie e ripreso filmati in aree pubbliche, come innocui turisti arrivati per gustarsi la bellezza e l'ospitalità della Grecia. Fra questi contenuti c'è un breve video girato nei pressi dell'aeroporto, alla guida di un veicolo sulla strada principale dell'isola, e in alcuni spezzoni del filmato si vedono in distanza alcuni hangar e altri edifici del complesso", prosegue la nota inviata dai rappresentati dell'azienda.

Gli sviluppatori spiegano che nel gioco l'isola sarà rimpicciolità del 75% e adattata al diverso contesto storico, senza installazioni militari reali

La tesi "difensiva" insiste sulla buona fede dei due impiegati, spiegando che molti altri turisti potrebbero avere foto o video simili senza essere al corrente dei pericoli che si rischiano per aver immortalato, anche di sfuggita, tali strutture.

"Speriamo sinceramente che la situazione non sia più di uno sfortunato malinteso. La versione digitale dell'isola di Lemno è quasi completa ed è lontana dall'essere un'esatta copia della realtà. È stata modificata intensamente per adattarsi al contesto del gioco, ambientato nel 2035. Inoltre le dimensioni sono state ridotte del 75% e non è assolutamente nostra intenzione mostrare alcuna installazione militare realmente esistente sull'isola", si legge nel comunicato.

L'azienda insiste su tre punti fondamentali: i due dipendenti hanno visitato l'isola come turisti, non sono entrati in aree militari e non hanno fatto foto a oggetti militari usati in Arma 3. Ora la palla passa alle autorità greche, che dovranno decidere come reagire. Nel frattempo i due impiegati di Bohemia Interactive hanno rassicurato le famiglie, spiegando che le condizioni sono dure ma che le persone incontrate li stanno trattando equamente e correttamente.

"Si tratta di un malinteso completamente assurdo che sicuramente sarà risolto in fretta. Continuiamo a pensare ai nostri famigliari e vogliamo dire loro di mantenere la calma e di non preoccuparsi per noi. Speriamo di rivedervi presto".

L'azienda ha proseguito esprimendo il proprio supporto ai due dipendenti e ai loro parenti, invitando gli appassionati a fare altrettanto. La speranza è che prevalga il buon senso di fronte a quest'incresciosa situazione.