Sviluppo del personaggio: è una questione di soldi

Recensione - Prova della versione PC di Risen 2: Dark Waters, il gioco di ruolo di Piranha Bytes.

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a cura di Roberto Buonanno

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Sviluppo del personaggio: è una questione di soldi

Lo sviluppo del personaggio di Risen 2 ruota attorno ai punti Gloria - i classici punti esperienza. Si guadagna Gloria mandando al tappeto qualsiasi essere vivente - dai polli ai mostri più tremendi - e completando le missioni. I Piranha Bytes hanno semplificato molto la scheda del personaggio rispetto ai titoli precedenti.

L'Eroe Senza Nome ha solo cinque Attributi: Lame, Armi da Fuoco, Resistenza, Astuzia, Vudù. Questi si aumentano spendendo un quantitativo di punti Gloria che si basa sul livello attuale. Si capisce fin dalle prime battute che bisogna decidere se diventare degli specialisti o dei generalisti. Di solito nei giochi di questo tipo la prima scelta è quella più monotona ma che paga di più.

Risen 2: Dark Waters - Clicca per ingrandire

Nel corso del gioco bisogna inoltre acquistare le abilità, che aggiungono mosse o  capacità speciali al personaggio, o gli danno bonus a specifici talenti.

Prendiamo come esempio l'Attributo Lame. Il nostro alter ego, in partenza, sa solo sferrare colpi alla rinfusa. Per aumentare il danno con spade e fioretti, bisognerà aumentare il valore di Lame spendendo punti Gloria. Per imparare a parare, a sferrare colpi potenti e per migliorare ulteriormente il talento armi da Punta, bisognerà acquistare le abilità dai maestri sparsi per il mondo.

Lo sviluppo di due specifiche aree del personaggio è legato alla storia. Chi deciderà di allearsi con l'Inquisizione potrà approfondire ai massimi livelli le armi da fuoco. Solo chi darà fiducia agli indigeni potrà diventare un maestro Vudù. La scelta della fazione determina anche quali personaggi ci potranno accompagnare nella nostra avventura.

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In generale la crescita della capacità del personaggio è appagante e spingerà molti giocatori a rincominciare l'avventura una volta capito in che direzione vuole spingere l'eroe senza nome. E a rigiocarlo per intero almeno una volta, per provare i poteri specifici di entrambe le fazioni.