Swatting: giocatore confessa, rischia cinque anni di carcere

Lo swatting è una pratica estremamente pericolosa e sempre più in voga negli Stati Uniti. Ora, un giocatore rischia ben cinque di carcere.

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a cura di Nicola Armondi

Nicholas Huffine, giocatore della Pennsylvania, ha confessato di aver praticato lo "swatting" contro un giocatore californiano, dopo una discussione online. La Corte Federale lo ha ritenuto colpevole e ora l'uomo rischia cinque anni di prigione o una multa da 250.000 dollari.

Lo "Swatting", pratica sempre più comune negli Stati Uniti, consiste nel far intervenire la polizia con una falsa segnalazione legata a una situazione con ostaggi o a un ordigno esplosivo. Si tratta di una pratica molto pericolosa poiché la situazione può degenerare molto facilmente. È già accaduto che, in seguito a uno Swatting, una persona rimanesse uccisa. Nel caso di Huffine nessuno si è fatto male, ma le proprietà del malcapitato che ha subito lo swatting sono state danneggiate, visto che la polizia è entrata con la forza nella casa.

A inizio anno, inoltre, Tyler Barriss è stato condannato a 20 anni di prigione dopo che una sua falsa segnalazione (scatenata da una lite su Call of Duty) ha portato alla morte di una persona. Proprio l'evento che ha coinvolto Barriss ha spinto lo stato del Kansas ha cambiare una legge legata alle false segnalazioni che portano alla morte di una persona, aumentando la pena minima a dieci anni.

La sorte di Huffine verrà decisa in tribunale il 9 gennaio 2020. Diteci, cosa ne pensate della situazione?