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Recensione

Syberia: The World Before | Recensione – Un porting per chi non ha un PC

Syberia 4 approda finalmente su console, in quello che è un porting che non aggiunge nulla all'originale, e che è ad uso e consumo dei soli utenti privi di piattaforme di gioco che non siano PS5 o Xbox

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

A 8 mesi dall'ultima volta, ci siamo tuffati di nuovo nelle atmosfere sognanti e mai stucchevoli dell'universo di Syberia. Un universo che, come saprete, è recentemente stato privato del suo creatore, quel Benoit Sokal che, già nel '99, si era fatto conoscere per il suo Amerzone, sviluppato assieme a Microids, diventati poi dei veri e propri compagni di vita per il fumettista belga e con cui, qualche anno dopo, si diede vita proprio al lungo racconto di Syberia, incentrato sul viaggio di Kate Walker, di diritto annoverata tra le eroine più note del mondo dei videogame, per quanto da sempre distante a qualsiasi stereotipo imposto dal settore. Non c'è bisogno di dire che questo sia stato solo un bene.

Ora, dopo un po' d'attesa, quello che è stato l'ultimo lavoro di Sokal, prima della sua scomparsa, ovvero Syberia: The World Before, anche noto tra gli appassionati come Syberia 4, è finalmente pronto per il suo arrivo su console, e mai come in questo caso se ne sentiva il bisogno, visto proprio quello che è il lungo rapporto che c'è stato, da sempre, tra i prodotti di Sokal e PlayStation, visto  che proprio la prima console Sony ospitò il succitato Amerzone e fu, anche grazie a titoli come Broken Sword, una delle piattaforme più inattese, ma utili, per il mantenimento in auge delle avventure grafiche, prima che queste lasciassero definitivamente il passo a generi ben più “diretti” e meno cervellotici.

Per fortuna c'è però ancora spazio per questo tipo di esperienze, fatte di enigmi, ritmi compassati e pura narrazione, ed è per questo che siamo felici di analizzare su Game Division anche questo The World Before, seppur il gioco sia stato, in realtà, già ampiamente sviscerato dal collega Michele Pintaudi, che si fece carico dell'uscita originale, avvenuta su PC proprio all'inizio di questo 2022.

Quello che funziona...

Come detto, Syberia: The World Before è, in sostanza, il sequel diretto di quel controverso e, per certi aspetti deludente, Syberia 3. Dando quindi seguito a quello che è il lungo peregrinare di Kate Walker, ormai in viaggio costante sin da quelli che furono gli eventi del primissimo gioco della serie.

Ora, senza voler incensare lì dove non serve: non fatico ad ammettere che Syberia 3 era stato un titolo deludente per molti aspetti, praticamente incapace di configurare degnamente la serie in occasione del suo grande ritorno, e questo anche al netto della splendida caratterizzazione artistica che, da sempre, contraddistingue l'opera di Benoit Sokal.

Syberia 3 era caotico, sconclusionato, inutilmente lento in certi passaggi, il che è difficile da digerire, anche per un gioco come può essere un'avventura grafica che, come detto, fa dei ritmi lenti e ragionati, uno dei fulcri del suo gameplay (almeno nella maggior parte delle volte). In questo senso, il principale timore era che anche The World Before si potesse presentare come una mezza delusione, quanto meno sotto il profilo strettamente narrativo che, senza nulla togliere al team i sviluppo, è indubbiamente l'aspetto più importante dell'intera serie.

Ebbene, come già aveva avuto modo di dire il nostro Michele Pintaudi, in tal senso Syberia 4 non delude e, anzi, si propone forse come il capitolo narrativamente più maturo, complice anche la scelta di rendere la narrazione un po' meno lineare, grazie a continui e numerosi cambi di prospettiva. Il gioco, infatti, ci vedrà non solo nei panni dell'arcinota Kate, ma anche di un personaggio inedito, ovvero Dana Roze, una musicista europea, fresca di conservatoria, e originaria della fittizia nazione di Osterthal, la cui estetica e cultura sembrano richiamare apertamente a regioni come l'Austria o la Svizzera.

Il perché i due personaggi siano connessi sin dalle primissime ore di gioco, è il fulcro della trama su cui, ovviamente, non val la pena fare alcuno spoiler neanche contando i mesi trascorsi dalla  realease originale, il punto è che tra i due c'è uno stacco temporale di almeno 60 anni, e se le avventure di Kate sono tutte incentrate sulla ricerca della connessione che la lega a Dana, per quest'utima la situazione sarà decisamente più complessa, giacché il gioco ripropone, di fatto, quella che è stata l'ascesa del nazismo in Europa, e l'inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Non c'è un'aperta citazione dei fatti, ma l'utilizzo di stratagemmi che, forse per motivi di censura, o forse solo per la voglia di fruire di una certa libertà narrativa, hanno sostituito il partito Nazista con la succitata Ombra Bruna, e la Shoah con l'eccidio del popolo vageriano che qui fa le feci del popolo ebraico, vittima delle barbarie dei fanatici dell'ombra, con momenti che richiamano apertamente ad alcuni terribili fatti avvenuti anche nel nostro sfortunato mondo.

Non c'è, dunque, solo il continuo viaggiare di Kate, tra peripezie più o meno improbabili ed enigmi a base di macchine dall'aspetto steampunk, ma c'è un messaggio politico aperto e, se vogliamo, anche ben raccontato, che rende questo The World Before un racconto decisamente diverso, e più maturo, di quanto non lo sia stata l'intera serie fino a questo punto. Benché non manchino, infatti, momenti di buonumore, con anche alcuni passaggi sfiziosi e “sopra le righe” (per quelli che sono gli standard di questa serie, ovviamente), l'intero racconto proposto da Sokal e Microid è, in realtà, adornato da una crescente oscurità, che rispecchia quella che è la situazione del mondo che si troverà ad affrontare Dana e, in differita, che dovrà scoprire Kate.

Questa, senza dubbio, è la parte migliore di questo Syberia. Quella che mette in gioco una nuova maturità da parte del team di sviluppo, oltre che del compianto autore della serie, e che offre un nuovo punto di vista su di un mondo su cui, salvo una sottile patina di melanconia, non si erano mai realmente affacciate tematiche di spessore. Ben chiaro che lo spessore non è dato dalla semplice presenza di temi importanti, come la guerra o la pulizia etnica, è proprio nelle modalità con cui si affronta il tutto, nella delicatezza, ma anche nella rappresentazione del senso di oppressione e crescente disperazione, che il gioco mostra il meglio di sé, raccontandosi attraverso una scrittura che, per quanto posata e mai davvero dirompente, riesce comunque a fare egregiamente il suo lavoro.

Quello che non funziona...

Detto questo, penso sia inutile soffermarsi su quei fattori che abbiamo già ampiamente discusso all'interno della recensione originale anche perché questa edizione di Syberia: The World Before, salvo l'ovvio porting, non toglie e non aggiunge nulla al gioco in termini di contenuti.

Quello che c'è è semplicemente un adattamento del tutto a quello che è il sistema di controllo su  console, ovvero il pad e, nello specifico caso di questa recensione, al DualSense di PlayStation 5. Tutto il resto è identico al gioco originale, compreso il suo compendio di enigmi che, francamente, mi è sembrato quanto di più semplice abbia mai visto in un gioco simile, anche al netto di esperienze recenti, e “moderne” come lo Sherlock Holmes: Chapter One di Frogwares, che pur proponendosi con una certa accessibilità, presentava comunque un certo livello di sfida.

The World Before è invece un gioco semplicissimo, in cui spesso gli enigmi riguardano più che altro il movimento di una serie di leve o altre componenti dei complessi marchingegni che, sin dalle origini, animano l'immaginario del mondo di gioco.

In questo senso, il team di Microids ha provato ad integrare certi movimenti con quelli che sono i naturali movimenti delle levette del pad, ma il risultato è abbastanza incerto e, nel complesso, insoddisfacente. Anche gesture che potevano essere integrate grazie, ad esempio, al touchpad del DualSense, o ad i suoi sensori di movimento, sono state del tutto ignorate, e l'unico feedback davvero sensato offerto dallo splendido pad PlayStation è quello della vibrazione, sempre molto piacevole nel restituire certi movimenti, specie quando riguardano lo scatto di certi meccanismi.

Per il resto siamo davanti al nulla più totale e, anzi, ad essere onesti spesso l'uso del pad è addirittura scomodo per regolare i movimenti di Kate e Dana nello spazio di gioco. Nel suo mix di sfondi bidimensionali (e ambienti tridimensionali, Syberia: The World Before offre infatti una telecamera comunque scomoda, anche al netto dell'assenza di qualsiasi momento “action”  che giustificherebbe un movimento un po' più rapido e dinamico.

In questo scomodità quasi persistente, il team sembra non essere stato capace di adattare adeguatamente il sistema di controllo, con la risultante che spesso sembra di avere a che fare con un personaggio governato da un sistema di movimento “tank”, ovvero come quelli che si potevano ritrovare in titoli come i vecchi Tomb Raider e Resident Evil. Non è ovviamente così, ma il punto è che far ruotare Kate/Dana sul proprio asse, o anche solo farle curvare lungo una viuzza, è spesso stressante, se non proprio includente, senza contare quanto poi si la malsana idea di provare a passare in certi punti della mappa in cui c'è una strettoia, un oggetto (maledetti tavolini!) o comunque qualcosa che può risultare un ostacolo.

Lì, irrimediabilmente, qualsiasi sia il nostro avatar ci scontreremo sempre con uno sgradevole incastro invisibile, costringendoci ad un numero consistente di imprecazioni e, almeno nel mio personalissimo caso, anche al caricamento da un checkpoint.

Quel che non funziona, in sintesi, è il modo, forse un po' approssimativo e frettoloso, con ui il gioco è stato convertito per console: senza sfruttare appieno il sistema di controllo, senza cercare un minimo di adattabilità. Che sono poi le basi di un porting, prima ancora di considerare se valga  meno la pena inserire qualche contenuto extra/bonus ad uso e consumo dei giocatori da divano.

A questo punto, lo capirete, non vale neanche la pena parlare di fattori come dettagli, texture o animazioni. Il gioco è una versione praticamente 1:1 dell'edizione PC, salvo forse qualche lieve miglioramento di certe texture, e una generale velocità di caricamento che, tuttavia, potrebbe non essere solo appannaggio del performante hardware di PS5. Per il resto, per quanto Syberia; The Workd Before sia certamente una spanna sopra il suo passato (anche quello più recente), resta un gioco che gode di un budget evidentemente lontano da quello che è lo standard delle più moderne e blasonate produzioni. Ben chiaro: va benissimo così, che lo scopo è un'altro, ed anche a chi vi scrive non frega poi molto se i modelli non siano belli come quelli di un grande titolo Tripla A o se, metti, non ci siano espressioni facciali diverse da quelle un po' smunte che si vedono nel gioco.

Qui il succo è tutt'altro.

Voto Recensione di Syberia: The World Before - PS5


6

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Narrativamente maturo ed elegante

  • Una spanna sopra al suo diretto prequel

  • La narrazione divisa tra Kate e Dana è interessante e ben gestita

  • è Syberia, nel bene...

Contro

  • Porting pigro e senza fronzoli

  • Concettualmente un po' datato

  • Enigmi di una semplicità disarmante

  • DualSense integrato poco e male

  • Controllare i personaggi col pad è spesso disastroso

  • ...e nel male

Commento

Un voto a Syberia: The World Before lo abbiamo già dato, ed è quel meritato 8 che troverete sotto la recensione dell'edizione PC. Quello che troverete qui, invece, è il voto strettamente connesso all'uscita console che, specie nelle vesti di “doppia recensione”, vi offre un voto numerico relativo al porting in sé, e non alla qualità del gioco. Un punto importante, su cui vi invitiamo a riflettere, perché quella sufficienza non è dettata dalla qualità dell'avventura in sé che, ne siamo certi, potrebbe stregare i fan, ed accalappiare tanti nuovi estimatori, ma solo sul lavoro pigro, e forse sciatto, di questo specifico porting. Syberia: The World Before è un gioco meritevole... ma altrove. Non su PS5.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Syberia: The World Before - PS5

Syberia: The World Before - PS5