Immagine di Syberia: The World Before è un (vero) nuovo inizio | Recensione
Recensione

Syberia: The World Before è un (vero) nuovo inizio | Recensione

La nostra recensione di Syberia: The World Before, con il ritorno di Kate Walker affiancata stavolta da una nuova co-protagonista.

Avatar di Michele Pintaudi

a cura di Michele Pintaudi

Editor

Il mondo dei videogiochi, si sa, è bello perché è vario: tutti noi possiamo infatti contare su una possibilità di scelta pressoché illimitata, con migliaia di titoli da centinaia e centinaia di generi diversi. Un medium davvero potente e variegato insomma, in cui ognuno può trovare il prodotto perfetto per vivere un’esperienza in linea con le proprie esigenze: il filone delle avventure grafiche è forse uno dei più specifici in questo senso, con tanti capolavori capaci a loro volta di crearsi una propria identità in questo settori così ricco di cose da scoprire.

Se vi siete avvicinati al genere o già lo conoscevate a inizio anni Duemila, avrete senza dubbio incrociato sulla vostra strada Syberia: titolo realizzato dal fumettista Benoit Sokal uscito nel 2002, ricordato ancora oggi come uno dei migliori videogiochi della storia. Il grande merito dell’opera fu quello di risollevare un genere che, dopo l’exploit degli anni Novanta, faticava a rinnovarsi e ad avvicinare un nuovo pubblico… Fino a quel momento.

Il successo del gioco diede infatti nuova linfa vitale al filone delle avventure grafiche: Syberia fu seguito da un secondo capitolo anch’esso indimenticabile, e nel 2017 da un terzo che non riuscì a soddisfare appieno le aspettative dei giocatori. Dopo qualche anno di attesa siamo oggi qui a raccontarvi di Syberia: The World Before, un titolo carico di aspettative che abbiamo finalmente avuto l’occasione di toccare con mano. Pronti a un nuovo viaggio a fianco di Kate Walker?

Syberia: The World Before, una piccola opera d’arte?

Dove eravamo rimasti? Microids ce lo ricorda con un breve filmato che, in poco più di tre minuti, riassume nella maniera migliore le avventure della nostra Kate: una protagonista che non ha certo bisogno di alcuna presentazione e che in questo quarto capitolo - ecco la prima novità - sarà affiancata da un altro personaggio principale, con una storia e un background altrettanto interessanti.

È proprio da quest’ultima che partiremo, con un salto indietro fino alla Germania del 1937: qui vestiremo i panni di Dana Roze, una promettente pianista di appena diciassette anni che vive nella stupenda cittadina di Vaghen. Il futuro sembra sorriderle ma la storia non sembra essere dalla sua parte, con la Seconda Guerra Mondiale che sembra in procinto di sconvolgere tutto da un momento all’altro. Il viaggio di Dana ha inizio proprio da qui e sarà costellato di incontri e di eventi davvero particolari, che cambieranno per sempre la vita della giovane musicista tedesca.

La componente legata al mistero e all’investigazione sarà anche qui molto marcata, con il giocatore che si troverà ad affrontare l’avventura da un punto di vista del tutto nuovo e originale: lo spirito di Syberia rimane insomma vivo e intatto in ogni sua componente, e l’aggiunta di questa nuova protagonista si incastra alla perfezione nel complesso impianto narrativo della saga. E lo fa con tutta la naturalezza possibile, senza forzature e soprattutto dando vita a una propria identità: Dana insomma non è la “nuova” Kate, è una ragazza con una sua storia tutta da scoprire.

Per ritrovare l’altra nostra protagonista dovremo invece fare un bel salto in avanti nel tempo, fino al 2004. Kate si trova esattamente dove l’avevamo lasciata: sarà infatti prigioniera nella miniera di sale a Taiga, dov’è stata confinata dalla perfida Olga Efimova. La sua avventura non è però di certo finita e, anzi, sta per iniziarne una nuova a seguito di un nuovo evento che sconvolgerà ancora di più la sua vita. Si troverà infatti a dover fare i conti con un lutto improvviso, con la scomparsa di una persona a lei molto vicina ma così distante soprattutto negli ultimi anni.

Le premesse dietro a questo Syberia: The World Before sono dunque molto interessanti, e i vari incroci e parallelismi tra le vicende delle due protagoniste non fanno che portare il tutto a un livello ancora più alto. Da questo punto di vista la narrazione funziona e anche molto bene, con qualche sezione forse un po’ troppo altalenante per quanto riguarda il ritmo: nulla di particolarmente penalizzante, ma resta la sensazione di avere per le mani un prodotto che sarebbe stato ancora più raffinato con qualche “riempitivo” in meno.

Ciò non toglie che la trama sia davvero interessante, e che il tocco di Benoit Sokal (magistralmente accompagnato dalla penna di Lucas Lagravette) sia evidente in ogni piccolo frammento del gioco. A livello di design ci troviamo di fronte a una vera perla tutta da scoprire, a partire dall’esplorazione della meravigliosa città di Vaghen: un luogo ricco di angoli densi di fascino, con un’atmosfera in linea con lo stile inconfondibile di Syberia.

L’esplorazione non in ogni caso risulta penalizzata da una struttura perlopiù lineare, che però accusa a tratti un’eccessiva semplicità in alcuni enigmi: un fattore che da una parte si discosta un po’ dagli standard della serie, ma che dall’altra potrebbe essere una spinta per attirare nuovi appassionati alla scoperta di quella che è una delle saghe più interessanti del genere avventura grafica. Il livello di sfida è comunque discretamente alto, e in alcune sezioni riuscirà a mettere alla prova anche i giocatori più ferrati con qualche enigma davvero ben strutturato.

Syberia, nel ricordo di Benoît Sokal

Syberia: The World Before è dunque un prodotto che convince sotto diversi aspetti, con un impianto narrativo interessante ma soprattutto con un comparto stilistico di prim’ordine. A livello visivo siamo infatti di fronte a una piccola opera d’arte, per un gioco che è davvero il miglior lascito possibile da parte di un artista indimenticato e indimenticabile come Sokal.

A far da contorno al tutto troviamo poi un accompagnamento musicale curato davvero nei minimi dettagli, figlio dell’ottimo lavoro del compositore Inon Zur (già all’opera su Syberia 3 ma anche su saghe come Dragon Age, Fallout e Prince of Persia) che riesce con le sue note a deliziare e ad accompagnare il giocatore in questo fantastico viaggio.

Non manca sì qualche imperfezione, con i controlli PC che forse potevano essere calibrati in modo migliore: anche qui però parliamo di piccolezze, che non vanno realmente a intaccare il valore del titolo. Syberia del resto è un classico che non ha bisogno di presentazioni, e questo quarto capitolo è assolutamente degno di far parte della saga grazie a uno standard qualitativo davvero di buon livello. Se il terzo capitolo non aveva convinto proprio tutti, The World Before ha insomma tutte le carte in regola per far ricredere anche gli appassionati più esigenti: per capirci, in breve, siamo quasi al livello delle prime due avventure con protagonista la nostra Kate Walker.

Il genere avventura grafica, dopo un’infinita serie di alti e bassi, sta negli ultimi anni riacquistando la fama e l’affetto che assolutamente merita: un percorso che va avanti, passo dopo passo, anche grazie a opere come Syberia 4. Il nostro responso è dunque positivo, e chissà che il futuro non ci riservi tante altre sorprese legate alla saga. Se lo spirito di Benoit Sokal è qualcosa di difficile - se non impossibile - da replicare, va detto che Syberia è un franchise che ha ancora tanto da raccontare. Perché sono titoli del genere, anche al netto delle loro imperfezioni, a rendere il videogioco uno dei medium più belli e coinvolgenti al mondo. Da sempre.

Voto Recensione di Syberia: The World Before - PC


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Un design unico e immediatamente riconoscibile

  • L’accompagnamento musicale è pressoché perfetto

  • Il livello della narrazione è molto alto…

Contro

  • … Con un ritmo, in alcune sezioni, non sempre all’altezza

  • Qualche enigma forse un po’ troppo semplice

Commento

Syberia: The World Before è finalmente arrivato e, al netto di qualche imprecisione qua e là, possiamo tranquillamente considerarlo come un degno sequel all’interno di una saga che merita di essere trattata sempre e solo con il massimo rispetto. Questo quarto capitolo ci riesce nel modo giusto, sperimentando e aggiungendo qualcosa di nuovo senza sconvolgere in alcun modo la serie che abbiamo conosciuto ormai vent’anni fa. Un’opera forse non perfetta, ma che rende giustizia a un artista indimenticabile come Benoit Sokal.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Syberia: The World Before - PC

Syberia: The World Before - PC