Tanti miglioramenti in vista

Finalmente, a distanza di due anni dal primo capitolo, potremo rimetterci al comando di un potente Mech con il quale combattere i malvagi piani dei Word of Blake! Per il secondo capitolo di questa saga sono state introdotte tante novità, scopriamole assieme!

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Tanti miglioramenti in vista

Rispetto il primo MechAssault sono state introdotte tante novità. Le missioni sono più articolate, e tutta la storia è inframmezzata da filmati che introducono le missioni successive. Durante i vari combattimenti ci impossesseremo di nuovi nuclei di dati, che ci metteranno a disposizione nuove tecnologie con le quali equipaggiare i Mech; infatti, ora la scelta è più ampia, e disporremo di vari modelli e armi da utilizzare a nostro piacimento.

Un'altra novità introdotta è la BattleArmor, una sorta di corazza equipaggiata di Jump-Jet (sistema a reazione che ci permetterà di effettuare piccole sessioni di volo) con la quale potremo affrontare gli schemi in cui è richiesta maggiore agilità, a discapito della resistenza e potenza di fuoco di un vero Mech. Inoltre, quando indosseremo la BattleArmor godremo del supporto dei Vtol, dei mezzi di ricognizione aerea, ai quali potremo agganciarci e farci trasportare sul campo nemico, concentrandoci unicamente a scaricare una pioggia di fuoco sui nemici.

Per rendere il gameplay più vario, è stata inserita la possibilità di utilizzare alcune torrette difensive e i carri armati. Questi ultimi, seppur nettamente inferiori ai Mech, possiedono alcune peculiarità, prima tra tutte una sorta di invisibilità, grazie alla quale infilarci tra le schiere nemiche senza farci scorgere sarà un gioco da ragazzi.

All'inizio delle missioni ci viene solitamente messo a disposizione un certo modello di Mech. Nulla ci vieta però di impadronirci di un Mech nemico abbandonato o di "rubarne" uno attivo. La battlearmor è infatti equipaggiata con un sistema che permette di hackerare i Mech attivi (neuro hack), mettendoli fuori combattimento; in pratica, questa funzione si risolve in una successione veloce di click dei vari pulsanti del joypad, che vengono suggeriti a mano a mano sullo schermo.