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Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge | Recensione

Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge è finalmente arrivato ed è esattamente il titolo che i fan aspettavano da oltre vent'anni.

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a cura di Andrea Maiellano

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Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge ci ha trasmesso ottime sensazioni fin dalla sua prima presentazione. Vuoi per la fama che Tribute Game si è creata nel settore, grazie a una serie di Beat 'em Up realizzati in maniera eccellente, vuoi per i costanti "Vibe" da Turtles In Time, il nuovo titolo dedicato al "gruppo dei ninja" ci è parso come la luce in fondo a quel tunnel composto da tie-in dozzinali e produzioni appena sufficienti.

Eh già! Perché le povere tartarughe nell'ultima dozzina di anni non hanno goduto propriamente di un'ottima "salute videoludica", e considerando che l'ultimo titolo oggettivamente degno di nota risale all'epoca del Game Boy Advance, c'era bisogno di una produzione in grado di recuperare quell'impianto ludico che, fino a oggi, sembrava che solo la Konami degli anni d'oro fosse stata in grado di realizzare con i giusti crismi.

Non fraintendeteci, questo non vuole assolutamente dire che l'unica formula vincente per una produzione dedicata alle Tartarughe Ninja sia quella del Beat 'em up bidimensionale, ma in attesa che qualcuno si decida a fare un titolo open world, ambientato a New York, con un combat system basato sul FreeFlow… benediciamo i ragazzi di Tribute Games per aver realizzato un titolo dedicato al quartetto di mutanti che meriti realmente di essere giocato da tutti.

Big Apple 3 A.M.

Una corposa cinematica, completamente animata seguendo le Styles Guide della serie di cartoni del 1987, fa da apripista a Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, e se vi state chiedendo come mai ci siamo soffermati su un “banale” filmato d’apertura, vi basti sapere che già dalla cinematica iniziale si può comprendere quanto Tribute Games abbia voluto scavare a fondo nei 197 episodi, trasmessi tra il 1987 e il 1996, per tributare al meglio i mutanti di Eastman e Laird. Veder comparire personaggi come Chrome Dome o i Triceraton, i quali per molti giocatori odierni risulteranno dei perfetti sconosciuti, fa trasparire, fin dai primi istanti, la forte volontà degli sviluppatori di celebrare un brand che, loro per primi, hanno ammesso a più riprese di amare visceralmente.

I primissimi momenti di gioco di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, difatti, si aprono con un breve filmato che vede le quattro tartarughe, April e Splinter, seguire uno dei tanti format d’informazione dozzinale, trasmesso da Canale 6 e condotto dal collega della giornalista: Vernon Fenwick.

La trasmissione viene interrotta bruscamente da Bebop che, preso il posto dell’anchorman, informa i cittadini di New York che la statua della libertà subirà presto un’operazione di restauro a opera del Clan Del Piede. Non servono ulteriori motivazioni, alle quattro tartarughe, per entrare in azione, le quali, accompagnate da Splinter e April, si dirigeranno a Canale 6 per sventare i malvagi piani di Shredder e dei suoi sottoposti.

Se l'incipit che dà il via alla storia, così come la presentazione dei livelli con la sagoma monocromatica del boss, riportano alla mente l'iconico Turtles In Time di Konami, basterà raggiungere la World Map di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge per comprendere come Tribute Games non si sia limitata a citare solamente il capitolo più celebre della quadrilogia di Konami, quanto tutto l'universo videoludico legato agli iconici mutanti.

La modalità storia di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, difatti, si snoda in una World Map nella quale potremo girovagare a bordo dell'iconico Party Van, con il quale potremmo spostarci tra i livelli già completati per poterli rigiocare nel tentativo di portare a termine missioni secondarie, completare il trittico di sfide proposto da ogni scenario e cercare di reperire tutti i collezionabili nascosti al loro interno.

Con la volontà di rendere meno ridondante l'azione di gioco, Tribute Games si è prodigata nell'infarcire Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge di cose da fare, riuscendo a restare sempre coerente con l'impianto ludico del genere di appartenenza. I livelli durano tutti fra i cinque e i dieci minuti e sono un concentrato di azione frenetica, e caotica, sistema perfetto sia per lunghe sessioni di gioco che per brevi esperienze "mordi e fuggi".

Il level design si rivela sempre ispirato, ovviamente nei limiti di quello che si possa cucire attorno a un beat 'em up a scorrimento orizzontale, e i divertissement che gli sviluppatori hanno sparpagliato qua e là nel corso dell'avventura convincono appieno, riuscendo a rendere sempre varia l'esperienza di gioco con soluzioni ludiche semplici ma funzionali.

Non siamo, ovviamente, di fronte a un mostro di varietà, così come non ci troviamo dinnanzi a una storia particolarmente longeva, ma Tribute Games ha indubbiamente lavorato molto per rendere il titolo altamente rigiocabile, bilanciando l’esperienza in maniera tale da non renderla mai, eccessivamente, ripetitiva. La modalità storia di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, difatti, presenta un corposo numero di finali diversi, tutti associati a determinati obiettivi che andranno portati a termine prima di arrivare allo scontro finale.

Inoltre ogni personaggio a disposizione potrà salire di livello semplicemente utilizzandolo per portare a termine le varie sfide proposte dal gioco. Tribute Games non ha voluto calcare la mano inserendo alberi delle abilità, decisamente atipici per il genere; in Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, basterà, molto semplicemente, far salire di livello uno dei sette personaggi a disposizione per garantirgli il conseguente ottenimento di nuove abilità offensive, e difensive, in maniera del tutto automatica.

Per bilanciare questo sistema, e non vincolarlo alla scelta iniziale che viene fatta dal giocatore, in Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge si può cambiare personaggio fra un livello e l'altro, permettendo sia di provarne tutte le differenze, sia di farli salire di livello tutti quanti in maniera omogenea. Questa crescita dei personaggi si rivelerà indispensabile per affrontare il livello di difficoltà più elevato proposto dagli sviluppatori, grazie a un roster di eroi più performante sotto ogni aspetto e con a disposizione un maggior numero di vite.

Quello che abbiamo apprezzato maggiormente dell'esperienza in singolo offerta da Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge è la sua estrema accessibilità. I tre livelli di difficoltà si rivelano, al netto di alcuni dettagli che analizzeremo successivamente, ben bilanciati fra loro e in grado di garantire la giusta sfida a qualunque tipo di giocatore.

A “Normale” la curva della difficoltà aumenta in maniera morbida, i pattern nemici sono sempre ben leggibili e la complessità generale dell’avventura non si rivela mai punitiva, rendendo l'esperienza offerta dalla storia di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge piacevole, appagante e perfettamente fruibile in ogni fascia di età. 

Ritorno ai cabinati

Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, come ribadito a più riprese dai suoi stessi creatori, presenta una modalità Arcade selezionabile fin dal primo avvio del gioco e le cui differenze sono sostanzialmente tre: la presenza di un numero limitato di vite e di Continue, la rimozione di tutti gli “orpelli” che vanno a stratificare la modalità “Storia”, e l’impossibilità di salvare il gioco. Un’esperienza “nuda e cruda”, pensata per soddisfare gli amanti dei giochi sviluppati specificatamente per i cabinati e che riesce a trasmettere le stesse sensazioni che si potevano provare nelle fumose sale giochi di fine anni 80.

Let's Kick Shell

Se c'è un genere nel quale Tribute Games ha dimostrato di eccellere nel corso degli anni, è indubbiamente quello dei Beat 'em Up, e Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge non si discosta dagli standard ai quali lo studio di Montreal ci ha abituato. Combattere le orde di soldati del clan del piede che si pareranno di fronte al giocatore è un vero e proprio "godimento per i polpastrelli".

Ogni personaggio giocabile all'interno di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge ha un ventaglio di azioni molto basilare: salto, attacco base, attacco caricato, attacco speciale e schivata. A queste si aggiunge la possibilità di rianimare i compagni di squadra (esclusivamente in multiplayer), di schernire i nemici e di compiere uno scatto verso destra, o sinistra, premendo due volte in rapida successione nella direzione desiderata.

Questo apparentemente basilare bacino di azioni può essere mescolato nelle maniere più disparate, dando vita a un ventaglio di mosse ben più variegato e capace, nelle giuste mani, di dare vita a una frenetica danza fatta di offensive, schivate e contrattacchi in grado di competere con il più feroce degli hack and slash moderni.

La ventina di mosse offensive, e difensive, a disposizione dei vari personaggi possono essere concatenate fra loro, riuscendo a rendere ogni combattimento sempre diverso riducendo drasticamente quel sentore di ripetitività da "button smasher" tipico per il genere. Mettere a segno una serie di colpi senza venire feriti dagli avversari, per esempio, non si limiterà solamente a incrementare il counter delle combo (utile sia per guadagnare punti aggiuntivi che per portare a termine alcune sfide specifiche), bensì incrementerà l'energia all'interno di una barra che servirà per poter eseguire gli attacchi speciali di ognuno dei personaggi a disposizione.

Proprio in merito ai sette personaggi disponibili in Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, questi sono tutti ben differenziati in termini di abilità combattive e stili di gioco. Le quattro tartarughe riprendono le caratteristiche già viste nelle produzioni anni 80 e 90 (con Donatello che brilla per la portata dei suoi attacchi, Leonardo che risulta il più bilanciato e così via), mentre le New Entry, Splinter e April, offrono due stili di gioco diametralmente opposti. Il mentore delle tartarughe è un combattente lento e potente mentre l'iconica giornalista di Canale 6 si rivelerà la più agile del gruppo, nonché quella con le offensive più deboli. Di Casey Jones non vi vogliamo parlare… vi lasciamo scoprire da soli quanto male possa fare una mazza da hockey sulle gengive di un Foot Soldier.

In merito ai nemici che vengono proposti da Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, troviamo un tripudio di volti vecchi e nuovi che, ovviamente, aumenteranno di tipologia con il trascorrere dei livelli. Se nei primi scenari ci troveremo di fronte a due, massimo tre, varianti di soldati del clan del piede, che come in passato vengono differenziati fra loro attraverso le varianti cromatiche delle loro uniformi, nelle fasi avanzate della storia ci si troverà di fronte a un tripudio di nemici colorati, soldati della Dimensione X, Triceraton e robot di ogni forma e dimensione.

Notevole la cura riposta da Tribute Games nei pattern d'attacco dei nemici che si pareranno di fronte alle quattro tartarughe. Spade, sai, pugnali, tonfe, mazzafrusti, archi, lance, mestoli da cucina… ogni cosa che vi possa venire in mente il Clan Del Piede la utilizzerà sicuramente come arma, e quello che sorprende è la perizia con cui gli sviluppatori abbiano creato dei moveset unici per ognuna delle varianti degli iconici nemici, riuscendo nell'arduo compito di differenziarli tutti e spingere conseguentemente il giocatore a elaborare strategie offensive per ognuno di loro.

Discorso diverso, invece, va fatto per il roster dei boss di fine livello che, per quanto proponga una serie di villain che pesca a piene mani dalla serie animata, pecca sul fronte della sfida proposta, non riuscendo mai, realmente, a impensierire il giocatore. Non si tratta di una problematica legata ai pattern di attacco dei boss, i quali sono numerosi, vari e ben leggibili, quanto più di un problema relativo all'ammontare di punti vita di questi ultimi, troppo esiguo anche nelle difficoltà più elevate, per riuscire a offrire una sfida che risulti adeguatamente bilanciata.

Sewer Surfin'

Ovviamente non potevamo ignorare uno dei punti di maggior forza di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, ovvero il suo comparto multigiocatore. Purtroppo nella nostra prova non abbiamo potuto testarlo online, ma siamo riusciti a provare una manciata di livelli sfruttando il multiplayer locale. Credeteci quando vi diciamo che se il single player ci ha convinto pienamente, dove Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge ci ha fatto realmente innamorare di lui è nelle partite multigiocatore. Grazie a un paio di meccaniche di gioco esclusive per questa modalità (attacchi di squadra e rianimazioni dei compagni), le risse caotiche e ipercolorate offerte dal gioco,si trasformano, letteralmente, in uno dei più divertenti e disimpegnati party game a cui abbiamo potuto giocare di recente.

Where No Turtle Has Gone Before

Fan Service realizzato con saggezza. Non potremmo definire diversamente il comparto artistico di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge che fin dai primi istanti di gioco si prodiga nel celebrare lo storico passato televisivo, e videoludico, del quartetto di mutanti creati da Eastman e Laird. Che sia nella presentazione dei livelli, nella caratterizzazione della world map, nei vari elementi d'arredo presenti nei livelli o nei numerosi cameo di personaggi più o meno noti, la nuova produzione di Tribute Games riesce sempre a strappare un sorriso nostalgico ai fan di vecchia data delle Turtles, non risultando mai eccessivamente stucchevole né incomprensibile al pubblico più giovane.

Persino i titoli dei livelli di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge sono una citazione continua alle precedenti iterazioni videoludiche dei quattro mutanti. Da “Big Apple 03 P.M”, fino a “Mutanti a Broadway”, chiunque abbia un minimo di conoscenza del passato digitale delle tartarughe non riuscirà a contenere un sorriso nostalgico.

Il comparto artistico in pixel art è una gioia per gli occhi, così come le centinaia di animazioni realizzate per differenziare non solamente i sette personaggi controllabili dal giocatore, ma anche la moltitudine di nemici che riempiranno le schermate di gioco. Per quanto sia difficile, vista la frenesia di certi frangenti della propria partita, se ci si ferma un attimo a guardare gli scenari di gioco si può notare come tutto sia in movimento e come ogni elemento a schermo sia realizzato con un'estrema cura dei dettagli.

Tecnicamente parlando, su PlayStation 5 (che purtroppo è introvabile su Amazon), Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge si presenta in forma smagliante, con una risoluzione di 4K, un frame rate ancorato a 60 FPS e una risposta ai comandi precisa e immediata. In multigiocatore locale, le performance del titolo non cambiano ma non possiamo dare un verdetto analogo al comparto online, in quanto durante la nostra prova i server erano ancora in fase di testing e ci è stato comunicato che verranno resi perfettamente operativi solamente il giorno dell'uscita ufficiale del titolo.

La colonna sonora di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge, infine, si compone di 28 tracce che mescolano in maniera sapiente passato e presente. Partendo dal più tradizionale arrangiamento, in chiave moderna, del Main Theme della serie animata, si passa a brani rock, e hip hop, che strizzano l'occhio alle sonorità di inizio anni novanta, fino a sfociare in brani strumentali che, pur non riuscendo sempre a entrare in testa come i brani dell'iconico Turtles In Time, offrono il giusto background sonoro ai vari momenti dell'avventura.

Voto Recensione di Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge - PlayStation


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Combat Sytem facile da apprendere e complesso da padroneggiare.

  • - Ottima cura dei dettagli e comparto artistico di primissimo livello.

  • - Performance ottime in ogni situazione.

  • - Multiplayer in grado di trasformare completamente l'esperienza.

  • - Longevo, pieno di contenuti e dall'elevata rigiocabilità.

Contro

  • - I boss non offrono mai una sfida realmente impegnativa.

  • - Se siete interessati esclusivamente alla campagna per giocatore singolo, l'esperienza potrebbe rivelarsi eccessivamente corta o ridondante.

Commento

Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge non è solamente una costante celebrazione alla serie animata del 1987, e alle produzioni videoludiche dedicategli in quegli anni, ma è, soprattutto, un ottimo Beat 'Em Up a scorrimento orizzontale, realizzato con un'estrema cura dei dettagli e un'accessibilità tale da renderlo godibile a ogni tipologia di giocatore. Tribute Games è riuscita nell'arduo compito di riproporre le atmosfere delle celebri produzioni di Konami, in un contesto moderno, fresco e pregno di idee decisamente interessanti. Per quanto ricolmo di contenuti e cose da fare, giocato in solitaria potrebbe rivelarsi leggermente ridondante, e mai realmente troppo difficile, ma in compagnia Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge è una delle esperienze più caciarone, e divertenti, che abbiamo potuto provare da qualche anno a questa parte.

Informazioni sul prodotto

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Teenage Mutant Ninja Turtles Shredder Revenge - PlayStation