The Dark Pictures Anthology: The Devil in Me | Anteprima

La nostra prova in anteprima di The Devil in Me: il finale della prima stagione della Dark Pictures Anthology, pronti a un nuovo viaggio?

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Iniziata nel 2019 con Man of Medan, l’antologia The Dark Pictures sta ora per arricchirsi con un nuovo capitolo: il quarto episodio della serie, The Devil in Me, è infatti in arrivo… E promette di portare davvero qualcosa di nuovo all’interno della saga firmata Supermassive Games. Lo studio di Peter Samuels ha infatti investito molto tempo e risorse in questo progetto, con risultati altalenanti ma sempre e comunque con una buona dose di sperimentazione a fare da sfondo.

The Devil in Me va a chiudere una prima stagione caratterizzata per l’appunto da alti e bassi, con molti momenti capaci di intrattenere e altri incapaci di offrire grossi stimoli ai giocatori. Noi di GameDivision abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima un’ora di quest’avventura, dalla quale sono emersi alcuni aspetti interessanti di cui vi andremo a parlare. Pronti a un nuovo viaggio nei meandri del vero terrore?

Il Diavolo è ovunque…

Partiamo dall’incipit che, come spesso accaduto nelle avventure targate Supermassive, appare forse un po’ troppo stereotipato: un elemento che non va comunque visto sotto un’ottica negativa, trattandosi di un prodotto nato e concepito per avere un animo fortemente orientato ai b-movies di genere horror.

In The Devil in Me i creatori di Until Dawn ci mettono nei panni della troupe di un documentario, invitata a visitare la riproduzione dell’hotel/castello di H. H. Holmes: spietato serial killer con una storia tutta da scoprire, fatta di misteri e di terribili torture avvenute proprio tra le mura dell’albergo. Il team sarà composto da cinque persone: il regista Charlie e la sua crew formata da Kate, Erin, Jamie e Mark, e il nostro obiettivo sarà ovviamente quello di far arrivare tutti e cinque fino alla fine… Ci riusciremo?

Arrivati al World's Fair Hotel, la nostra equipe noterà sin da subito qualcosa di strano: qualcuno li sta osservando, e molto probabilmente non sono i soli all’interno dell’edificio. Avrà dunque inizio la nostra avventura, con una struttura simile a quella già osservata nei precedenti episodi alla quale si aggiunge qualche novità interessante. Il giocatore potrà infatti contare su un inventario utile a risolvere diversi enigmi in puro stile avventura grafica vecchia scuola, ma anche su nuove azioni come la corsa e il salto.

Fondamentali saranno dunque le scelte, con ogni decisione che andrà a modellare la nostra storia e le relazioni tra i singoli personaggi: un aspetto quest’ultimo da non sottovalutare, dato che spesso e volentieri ci troveremo di fronte a situazioni dove il giusto rapporto con l’altro può cambiare radicalmente lo scorrere degli eventi. Lo studio inglese ha poco alla volta raffinato sempre di più questa dinamica, che in The Devil in Me appare ora nella sua miglior versione in assoluto.

La build che abbiamo avuto modo di testare appare stabile sotto diversi punti di vista, con un comparto grafico leggermente al di sopra dei precedenti titoli della serie. Anche parlando dell’aspetto tecnico ci troviamo di fronte a un prodotto con pochissime sbavature, legate per l’appunto alla natura preliminare dello stesso: siamo certi che la versione finale, in uscita il 18 novembre, risulterà fluida e senza alcun tipo di problematica.

… Lo affronterai da solo?

Uno dei punti di forza di The Devil in Me è la possibilità di decidere come vivere l’intera avventura: da soli o in compagnia, sia online che fino a 5 giocatori in locale utilizzando un controller condiviso. Il gioco perfetto per una serata tra amici insomma, capace di intrattenere ma anche di strappare qualche momento di terrore improvviso.

Non siamo di certo di fronte a un capolavoro dell’horror psicologico, che anzi in diverse sezioni appare forse eccessivamente cliché… Ma a conti fatti poco importa, perché l’intento di Supermassive è proprio quello di intrattenere. Se ogni tanto ci troveremo di fronte a scelte narrative discutibili o a una trama che sembra reggersi in piedi a forza, non dobbiamo insomma dimenticare quella che è la reale natura del gioco.

E ciò non significa che una produzione del genere non possa né debba portare qualcosa di positivo a modo suo: dopo tre episodi fin troppo altalenanti, questa potrebbe infatti essere l’occasione per dare nuova linfa vitale alla saga in vista della seconda stagione. La Dark Pictures Anthology si andrà infatti ad arricchire di altri cinque episodi e di un epilogo, con una serie di premesse che appaiono davvero interessanti.

Esprimere un parere a colpo sicuro dopo una prova di appena un’ora non è qualcosa che possiamo o ci sentiamo di fare, ma in The Devil in Me è evidente un desiderio da parte del team di accompagnare il pubblico verso una svolta più “horror” per il franchise. La dinamica delle stanze della morte, progettate da Holmes per uccidere in maniera atroce i nostri protagonisti, riesce infatti a introdurre quel pizzico di terrore che spesso mancava nei capitoli precedenti.

Staremo a vedere cosa ci riserverà il gioco completo, e se avete apprezzato i primi tre episodi della serie quasi certamente non rimarrete delusi. Le novità non sono molte, ma promettono di portare piccoli cambiamenti sostanziali a un’avventura che gli appassionati di questo genere in particolare potrebbero persino adorare. L’appuntamento è per il prossimo 18 novembre: e voi, siete pronti?