The Division 2 Recensione Sobborghi di DC: Spedizioni

Sobborghi di DC: Spedizioni è l'Episodio 1 che espande The Division 2 con nuove missioni e modalità. Le abbiamo analizzate nella nostra recensione.

Avatar di Martina Fargnoli

a cura di Martina Fargnoli

Editor

L’Episodio 1 di The Division 2, Sobborghi di DC: Spedizioni, è ormai da settimane nelle nostre mani: nuove missioni e un nuove modalità di gioco con aggiornamenti periodici che si svolgono in ambientazioni al di fuori dei confini cittadini di una Washington che abbiamo ormai imparato a conoscere a menadito. Personaggi chiave che fanno il loro ritorno e storie lasciate in sospeso sono sotto i riflettori di questo DLC che è arrivato insieme all'atteso aggiornamento 5. All'attivo per tutti i collezionisti c’è un nuovo Evento Abiti a tema estivo da completare e la possibilità di raccogliere i guanti esotici Cablati BT, il Carbine 7 (fucile d’assalto), la Stoner (LMG) e il fucile esotico Diamondback nelle attività di gioco.

The Division 2 ha sempre puntato con forza sui suoi contenuti e sulle sue idee, arrivando sul mercato con un endgame piuttosto corposo già a partire dalla sua versione di lancio. Una scelta che ha permesso al titolo di non esaurirsi troppo in fretta nel primo mese di vita e di ammortizzare in qualche modo i tempi di attesa tra un nuovo contenuto e l’altro con delle attività più leggere e altre più sostanziose come il Raid Operazione Cuore della notte.

Non sempre tutto è andato liscio come voluto fin dal principio: alcuni aspetti del gioco hanno richiesto una maggiore attenzione e un più preciso bilanciamento che hanno inevitabilmente portato a qualche rallentamento nell'erogazione dei contenuti. È difficile accontentare tutti i giocatori ma a Massive Entertainment va dato atto di aver ascoltato con pazienza i feedback ricevuti e di aver cercato di trovare una soluzione a ciò che risultava più indigesto, mantenendo sempre un occhio vigile e con l'intenzione di lavorare ai futuri aggiornamenti fianco a fianco con gruppi scelti di giocatori – le famose Élite Task Force.

In un mercato dominato da sottoscrizioni, pass stagionali e costosi DLC che introducono nuove attività e contenuti previo pagamento, The Division 2 ha scelto di perseguire una strada differente, frutto anche delle lezioni apprese in passato: un intero anno di supporto post-campagna è offerto in modo totalmente gratuito. Chi vuole accedere una settimana prima alle espansioni, e in modo istantaneo alle Specializzazioni, può tuttavia acquistare un pass dedicato le cui aggiunte esclusive sono principalmente Incarichi top secret, 1 divisa e un emote. Il grosso del pacchetto, insomma, resta accessibile a tutti indipendentemente dalla grandezza del portafogli.

Archiviata la prima ondata di attività con l’espansione Invasione: Battaglia per DC, che ha messo in moto la caccia ai Black Tusk che si nascondevano nella roccaforte di Tidal Basin, e ha radunato 8 agenti all'Aeroporto nazionale di Washington per misurarsi con il raid Operazione Cuore della notte, l’euforia per le novità è lentamente scemata fino a riaccendersi per il primo episodio Sobborghi di DC: Spedizioni. Questo altalenante andamento è il problema endemico di ogni looter shooter che deve confrontarsi con un endgame che non sempre mantiene alto l’interesse come dovrebbe, soprattutto se gran parte del suo successo dipende dal fragile equilibrio che lega bottino, risorse e tempo.

Vecchie ferite e nuovi luoghi da esplorare

Lo Zoo nazionale Manning è una delle missioni storia più lunghe e articolate che sono state proposte fino a oggi in The Division 2. Dopo che il capo dei reietti Emeline Shawn è stata sconfitta a Roosevelt Island, si è ritirata all'interno dello zoo: una struttura molto estesa caratterizzata da differenti ambientazioni e con un design dei livelli che permette diversi approcci. Nella nostra recensione avevamo già sottolineato come la Washington estiva reggesse bene il confronto contro l’innevata New York e quanta cura fosse stata riposta nelle ambientazioni al chiuso rappresentate dalle sale dei musei. Lo zoo nazionale Manning è una buona sintesi di quanto possano essere accattivanti sia gli esterni che gli interni del gioco dove è ancora visibile la vita animale e la natura indisturbata ha avuto modo riappropriarsi degli spazi.

Come artigiani digitali, i team di lavoro sotto l’egida di Ubisoft hanno saputo creare alcuni tra i più intriganti mondi di gioco da esplorare e in cui perdersi. Siamo circondati da così tanti universi fantastici capaci di lasciarci a bocca aperta che non è facile per un gioco ambientato in una realtà più vicina alla nostra riuscire a stupire con ciò che in fondo è alla portata di tutti come una visita allo zoo. In un gioco in cui i ritmi sono sempre incalzanti per i nemici che cercano di bloccare la nostra avanzata, è piacevole lasciarsi stupire da un incontro inatteso, un cambio di ambientazione o lo scorrere del tempo che muta atmosfera.

Sul fronte degli scontri l’andamento è pressoché simile a quanto già visto, con le forze nemiche bilanciate in modo da metterci in difficoltà e incalzare il gioco di squadra, mentre i reietti appaiono più o meno resistenti e pericolosi a seconda del livello impostato per la missione. L’asserragliamento è evidente e i tempi di completamento si allungano ben oltre l’ora giocando da soli, un aspetto che potrebbe incidere negativamente quando poi ci si ritrova con delle ricompense che non valgono l’impresa. Uno dei problemi che Massive dovrà prendere in esame per il prossimo aggiornamento è sicuramente legato all'acquisizione meno aleatoria dell’equipaggiamento e a come bilanciare ulteriormente la componente RPG del gioco che non riesce ancora a incidere come sperato.

L’aspetto che differenzia lo Zoo nazionale Manning dalle altre missioni è però il faccia a faccia con Emeline Shawn. Avevamo lamentato per il gioco base l’assenza di boss dalle meccaniche particolari o comunque avevamo sottolineato come punto dolente la presenza di scontri che non andavano oltre il classico logoramento dell’armatura. In questa missione si sente la voglia di cambiare un po’ le carte in tavola inserendo prima del vero scontro una serie di obiettivi da far saltare in aria. Il focus era porre la giusta attenzione, anche attraverso un susseguirsi di scontri estenuanti bersagliati dai colpi di una mitragliatrice, su un avversario che è certamente temibile, ma la cui fine regala anche un momento di riflessione sulla tragedia che ha colpito tutti, buoni o cattivi che appaiano.

Più sfuggente risulta invece il presidente Ellis, ancora in fuga anche nella missione Accampamento White Oak. La missione tuttavia è un buon pretesto per farci addentrare nei folti boschi dove i Black Tusk stanno stabilendo il loro perimetro difensivo. Gli spazi si fanno molto aperti e si creano alcune situazioni interessanti con i tronchi degli alberi come unici ripari. Le sensazioni evocate dalla folta vegetazione e dalla notte che avvolge anche la visuale più nitida rimandano a Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint, un altro titolo Ubisoft da tenere d’occhio questo ottobre.

Sobborghi di DC: Spedizioni

Oltre alle nuove e dense missioni storia, il contenuto centrale dell'aggiornamento è rappresentato dalle Spedizioni: un nuovo modo di esplorare e completare missioni suddivise in tre aree disponibili di settimana in settimana. Le tre aree che abbiamo potuto esplorare sono la Biblioteca del Kenly College, la Metro e il Sindacato studentesco, ognuna delle quali presenta un dispositivo Echo dal quale avviare tre differenti missioni di medio-breve durata con degli obiettivi da soddisfare lungo il percorso.

Originariamente sono state presentate come delle attività che avrebbero messo maggiormente in evidenza componenti e risoluzioni puzzle, ciò nonostante finora tutto si è risolto in enigmi molto semplici e la componente shooter è rimasta predominante, il che di per sé non è propriamente un problema. Da un gioco come The Division 2 non ci si aspetta certo di passare ore a fissare schemi e manipolare ingranaggi, tuttavia il contenuto attualmente proposto è un po’ al di sotto delle aspettative.

La causa di una certa aridità nel contenuto presentato è anche frutto dell’incertezza su come ruoteranno in futuro le varie spedizioni e dell’assenza del sistema delle maestrie che in questa fase dello sviluppo non era ancora maturo per essere inserito con l’aggiornamento 5. L’idea di dare più spazio alla ricerca di collezionabili e giocare un po’ su differenti meccaniche per completare gli obiettivi non è però totalmente da bocciare anzi sono attività che potrebbero evolvere in futuro e rappresentano una discreta base di partenza per la realizzazione di ulteriori contenuti.

The Division 2, come molti altri esponenti dei giochi destinati a durare anni, ha davanti a sé un cammino di rinnovamento continuo a ogni aggiornamento. Non sono soltanto le nuove missioni periodicamente introdotte a mantenere alta l’attenzione, ma sono anche le modifiche ai sistemi di gioco che portano il meta ad assumere nuove forme. Quest’ultimo è l’elemento più difficile da calibrare perché in The Division 2 sono davvero tanti gli aspetti numerici che si intrecciano durante la creazione della propria build. A oggi ancora emerge un po’ di difficoltà nel riuscire a creare l’equipaggiamento dei propri sogni e il bottino di fine gioco arrivati alla fascia del mondo 5 si sta rivelando un po’ inconcludente. Le modifiche ai tempi di recupero delle abilità introdotte con l’aggiornamento 5 lasciano però uno spiraglio di possibilità per un futuro riadattamento che favorisca l’uso di build incentrate sulle skill e avvicini sempre più i giocatori alla costruzione di un ruolo più definito nelle dinamiche di squadra.

L’Episodio 1 di The Division 2, Sobborghi di DC: Spedizioni, ha portato nuovi interessanti luoghi da esplorare e campi di scontro che lasciano la possibilità di essere affrontati con diversi stili di gioco: c’è una buona offerta di spazi al chiuso e all'aperto dove è stato particolarmente divertente eliminare i nemici dalla distanza. Le due missioni storia si sono rivelate essere un contenuto molto impegnativo e ricco di forze nemiche, mentre le Spedizioni hanno nascosto al loro interno tre missioni di media lunghezza ciascuna con obiettivi da difendere o distruggere. Le meccaniche aggiunte sono una sostanziale distrazione dalle classiche missioni ormai imparate a memoria. Ogni ala del Kenly College si apre soltanto di settimana in settimana e non sappiamo ancora bene come saranno gestite le rotazioni una volta sbloccati tutti i contenuti.

L’accesso alle nuove spedizioni è quindi limitato e si sviluppa di settimana in settimana, una scelta che fanno già altri giochi come Destiny 2 per offrire sempre qualcosa di nuovo a cui tornare, tuttavia il lancio di questa nuova modalità è stato un po’ penalizzato dall'assenza del sistema delle maestrie che avrebbe dovuto dare un motivo ulteriore per rigiocare le varie investigazioni. Le motivazioni più ghiotte per completare le missioni della Spedizione senza maestria erano limitate all'ottenimento del fucile esotico Diamondback e alla scoperta di collezionabili per gettare luce sulla vita nel College. Dopo tre settimane di gioco però le Spedizioni sono passate offline e non si sa ancora quando saranno disponibili. Torneremo ad analizzarle su queste pagine non appena si renderanno nuovamente accessibili.

Chi non ha avuto la possibilità di completare il raid Operazione Cuore della notte ha oggi accesso al nuovo livello di difficoltà Scoperta per il Raid che include il matchmaking. Si tratta di una versione più semplice che non darà le stesse ricompense ambite da chi ha completato l’attività di più alto grado. Abbiamo a lungo discusso sull'introduzione o meno del matchmaking per il raid, potete recuperare l’approfondimento a questo link.