The Division preoccupa i fan, downgrade grafico in arrivo?

Secondo recenti indiscrezioni la versione finale di The Division avrà una grafica peggiore rispetto a quanto mostrato dagli sviluppatori all'E3 di Los Angeles. La storia di Watch Dogs è destinata a ripetersi?

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a cura di Roberto Caccia

The Division subirà un peggioramento della grafica, in modo simile a quanto successo con Watch Dogs. Prima di addentrarci nella notizia è meglio specificare che si tratta di un'indiscrezione, riportata da una fonte anonima e non confermata o smentita da Ubisoft. Per questo motivo è meglio prendere tutto con la dovuta cautela.

Il sito web Whatifgaming spiega che la segnalazione è partita da un insider di Ubisoft Massive, per la precisione da un membro del team grafico di questa succursale svedese di Ubisoft. La fonte avrebbe contattato il sito perché stanca dei downgrade grafici apportati dalla software house ai suoi giochi.

È infatti ancora sotto gli occhi di tutti quanto successo con Watch Dogs, che ha strabiliato tutti all'E3 2012 per poi subire un netto ridimensionamento del dettaglio grafico, scatenando la rabbia dei fan.

Secondo l'anonimo sviluppatore, questa situazione si ripeterà con The Division, visto che la demo mostrata all'E3 girava su PC e la grafica sarà ritoccata al ribasso prima dell'uscita del gioco.

Nel lungo messaggio inviato dalla fonte di Whatifgaming si legge che gli sviluppatori ricevono molte pressioni dai publisher. Quest'ultimi vorrebbero un'esperienza di gioco simile su PC e console, in modo da non deludere gli acquirenti dei dispositivi next gen, facendogli pensare che le nuove console non siano potenti come i PC.

Per questo motivo i downgrade grafici non sono soltanto un modo per rendere il gioco più stabile, ma anche una mera politica di marketing per favorire gli utenti console.

Prima di trarre le vostre conclusioni vi ricordiamo che si tratta d'indiscrezioni e che la validità di queste dichiarazioni e della fonte di Whatifgaming deve essere ancora verificata. Certo è che se fosse tutto confermato non si potrebbe fare altro che restare indignati di fronte a un simile comportamento di software house e publisher.