The Elder Scrolls Online combatte contro il mercato nero

Gli sviluppatori di The Elder Scrolls Online stanno lottando contro bot e spammer. Questi problemi sono responsabili dell'85% di tutte le richieste d'assistenza.

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a cura di Roberto Caccia

Su The Elder Scrolls Online il problema più grande è quello del mercato nero. Secondo Matt Firor, responsabile dello sviluppo del gioco, l'85% delle richieste d'assistenza è dovuto proprio ai bot e agli spammer che vendono oro illegalmente.

"Stiamo facendo tutto il possibile per combattere i gold spammer e i bot, in modo particolare quelli stanziati nei dintorni dei boss dei dungeon. Gioco ogni giorno, li vedo anch'io e mi fanno letteralmente impazzire. Banniamo regolarmente gli account coinvolti nello spam e nelle attività dei bot", scrive Firor sul forum ufficiale del gioco.

A causa di questa grossa quantità di segnalazioni il servizio clienti ha subito forti rallentamenti e sta facendo fatica a risolvere gli altri problemi dei giocatori. "Il nostro scopo è di mantenere lontane queste attività dai giocatori in modo che non ci sia bisogno di contattare il servizio clienti", continua Firor.

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Il team di sviluppo è comunque già al lavoro per risolvere il problema e per rendere disponibile il prossimo grande aggiornamento, che introdurrà anche alcune modifiche alle classi, alle abilità delle armi e a quasi tutti i sistemi del gioco. Non mancherà una nuova zona, Craglorn, indirizzata ai guerrieri di livello più alto e ai gruppi dai 4 ai 12 eroi.

Prima di rendere pubblico questo aggiornamento i contenuti saranno testati sui server di prova (PTS o Play Test Server) per almeno una settimana o dieci giorni.