The Sims altera l'orientamento sessuale, è polemica

La politica si esprime sui videogiochi e attacca in particolare The Sims, reo di consentire matrimoni e adozioni tra coppie gay. Secondo il sottosegretario Giovanardi e Carlo Casini dell'UDC questi giochi potrebbero influenzare la sessualità degli adolescenti. Insorgono le associazioni a tutela dei diritti di omosessuali e lesbiche.

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a cura di Manolo De Agostini

I videogiochi e, in particolare The Sims 3, finiscono nell'occhio del ciclone sul tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e le adozioni. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, e Carlo Casini dell'UDC, si sono espressi in toni molto critici sul gioco pubblicato Electronic Arts, che consente di creare coppie gay che possono adottare figli. Il gioco è disponibile dal 2009, ma il polverone si è scatenato solo in questi giorni.

In Italia, stando alla legislazione vigente, non è possibile per le coppie omosessuali procedere all'adozione di bambini, né sposarsi. In altri paesi, come noto, è invece consentito. In un'intervista telefonica con Klaus Davi nel programma sul Web KlausCondicio, il sottosegretario ha dichiarato che "è evidente che siamo davanti a una grande campagna promozionale delle lobby che vogliono promuovere certi valori".

"Queste lobby promuovono una cultura in contrasto con le leggi di un paese, come nel caso del matrimonio gay che da noi non è consentito". Secondo Giovanardi i produttori del videogioco dovrebbero spiegare che "da noi non esiste questa possibilità. Che il matrimonio uomo-uomo e donna-donna da noi è fuori legge. Che siano trasparenti verso i consumatori".

"Con queste iniziative viene tolta la normalità costituzionale per spiegare al bambino che invece è tutto lecito, tutto uguale e che possono essere messe sullo stesso piano situazioni che giuridicamente e costituzionalmente non lo sono".

"Questi videogiochi confondono le idee per cui si deve spiegare che il matrimonio gay non ha alcuna attinenza con la realtà. Auspico che i produttori lo facciano al più presto soprattutto se dovesse uscire la prossima edizione". Carlo Casini, esponente dell'UDC (non c'è un legame di parentela con il leader Pier Ferdinando) e del Movimento per la Vita, auspica che il gioco non sia venduto a minorenni.

"Questi videogiochi sono molto pericolosi, minacciano l'educazione di un bambino, la loro diffusione ha risvolti di carattere igienico-sanitario. Lo sviluppo della sessualità di un adolescente presenta inizialmente aspetti di omosessualità e bisessualità, che poi si armonizzano e l'eterosessualità diventa la regola. Questi videogiochi intervengono in quel momento di sviluppo parziale, in cui è normale che ci siano tendenze omosessuali che rischiano di essere fissate. Questo è un modo per fissare l'omosessualità". Casini ha promesso che porterà avanti l'argomento sia in Italia che in Europa.