Triangle Strategy si prospetta incredibile | Provato

Abbiamo potuto provare a fondo i primi tre capitoli di Triangle Strategy, scoprendo una produzione sorprendente sotto molti aspetti.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Sarebbe un errore madornale considerare Triangle Strategy un sequel di Octopath Traveler. Le due produzioni, difatti, pur avendo entrambe al timone Tomoya Asano e Masashi Takahashi, sono state sviluppate da due studi differenti: Octopath Traveler, infatti, fu realizzato da Acquire, mentre Triangle Strategy è una produzione targata ArtDink. Comprendiamo però che l’utilizzo del 2D-HD, unito al fatto che entrambi i giochi sono prodotti da Square-Enix, potrebbe trarre in inganno ma mai come in questo caso ci troviamo di fronte a due produzioni diametralmente opposte sotto molteplici aspetti.

Se in merito a Octopath Traveler lasciamo parlare la nostra vecchia recensione, per quanto riguarda Triangle Strategy (si… è il titolo definitivo) possiamo dirvi che siamo di fronte a un titolo che racchiude al suo interno tutto ciò che gli amanti della serie Final Fantasy Tactics, attendevano in seguito all’uscita del primo capitolo della serie nel lontano 1998. Triangle Strategy, difatti, non è solamente un ottimo gioco di ruolo strategico a turni ma è, soprattuto, una storia ricolma di intrighi, giochi di potere, tradimenti e lotte sanguinarie, in grado di far impallidire George Raymond Richard Martin.

Un connubio apparentemente vincente e che, già nella precedente demo, si era rivelato ben amalgamato e in grado di tenerci incollati allo schermo grazie alla capacità degli sviluppatori di mettere in scena una storia che riesce a sorreggersi perfettamente attraverso dei dialoghi scritti a regola d’arte, inframezzati da delle lunghe battaglie da gestire attraverso un combat system complesso ma dannatamente appagante. Affamati di provare qualcosa di più di Triangle Strategy, abbiamo avuto modo di testare i primi tre capitoli del gioco (gli stessi che potrete provare anche voi nella Prologue Demo), rimanendo letteralmente ammaliati da quanto realizzato da ArtDink con Triangle Strategy.

Considerando che mancano ancora alcune settimane dal rilascio del gioco, e che sarebbe un crimine nei confronti dei giocatori anticiparvi i temi trattati nella Prologue Demo, ci limitiamo a raccontarvi i fatti antecedenti le vicende narrate in Triangle Strategy. Nell’antica terra di Nortelia coesistevano tre regni, ognuno dei quali disponeva di importanti risorse indispensabili per la sopravvivenza di tutte e tre le nazioni. Sabulos, aveva il pieno controllo del sale ottenuto dalle sue lande desertiche, Glenbrook era l’unico regno con uno sbocco sul mare e, quindi, in grado di commercializzare con l’estero, mentre Aesglat disponeva dell’unica risorsa di ferro dell’intera Nortelia.

Come ogni pagina che si rispetti della storia dell’umanità, i tre regni perpetrarono una lunghissima guerra per il predominio di queste importanti risorse giungendo, solo dope numerosissime vittime, a un accordo che pose fine alla celeberrima Guerra del Sale e del Ferro. Un accordo che verrà infranto, per motivi che non vogliamo anticiparvi, scatenando una serie di eventi che vengono narrati nella loro interezza, senza timore alcuno di sembrare tropo crudi, maturi o spiazzanti.

La trama di Triangle Strategy è indubbiamente uno dei punti di maggior forza di questa nuova esclusiva per Nintendo Switch e per quanto già solo una storia narrata attraverso dei dialoghi la cui forma lessicale è volutamente anacronistica, potrebbe essere sufficiente per portare a casa la vittoria, il sopraffino sistema di combattimento realizzato dai ragazzi di ArtDink sopraggiunge per concretizzare gli orrori della guerra narrati dalla storia.

Triangle Strategy è un gioco di ruolo strategico a turni che riprende le meccaniche già rodate da alcuni capisaldi del genere come, appunto, Final Fantasy Tactics e Fire Emblem. Ognuno dei memebri della squadra ricoprirà un ruolo ben preciso all’interno dei vari scontri e la sua posizione all’interno della canonica lista dei turni, verrà decisa in base a quanto sarà alto il suo valore della velocità.

Le meccaniche di base sono quelle tipiche del genere: si decide dove andare a posizionare uno dei membri della squadra all’interno di una scacchiera virtuale che indica di quante caselle potrà spostarsi in quel turno, si sceglie se fargli compiere un’offensiva, un’azione difensiva o di supporto, si sceglie in che direzione rivolgerlo rispetto al campo di battaglia e si passa il turno al personaggio seguente.

Come da tradizione per il genere, anche in Triangle Strategy un corretto posizionamento dei membri della squadra risulterà indispensabile per portare a casa la vittoria e non perdere i vari soldati a causa di azioni avventate che li lasciano troppo scoperti alle offensive nemiche. Inoltre un buon posizionamento delle nostre unità, permetterà di ottenere alcuni bonus addizionali se si imparerà a sfruttare il campo di battaglia a proprio favore.

Attaccare un nemico posizionato fra due soldati darà il via a un attacco concatenato, utilissimo per danneggiare pesantemente, e in alcune circostanze addirittura eliminare sul colpo, il nemico. Alla stessa stregua attaccare da una posizione sopraelevata, o alle spalle, darà la possibilità di eseguire danni critici, velocizzando quelle indispensabili operazioni di pulizia, necessarie quando ci si ritroverà a fronteggiare un manipolo ben nutrito di avversari.

Ognuna delle unità presenti nella squadra si distinguerà, come accennavamo poc’anzi, per il ruolo che andrà a ricoprire. Alcuni personaggi saranno dediti alle offensive all’arma bianca, altri ad attaccare da cavallo, altri ancora sfrutteranno le magie dalle retrovie e così via. Ovviamente, in base al ruolo che ricopriranno, le loro statistiche saranno decisamente differenti, presentando i personaggi di supporto, o quelli più agili, decisamente più fragili di quelli votati completamente alle offensive all’arma bianca.

Ogni magia, o abilità speciale, a disposizione delle nostre unità non userà il canonico “mana” ma sfrutterà dei “punti turno”. Questa peculiare unità di misura, come suggerito dal nome, sfrutterà le tempistiche dettate dai turni per ricaricarsi, obbligando il giocatore a pensare sul lungo termine e ad adottare strategie a lungo termine per sfruttare il massimo potenziale dei propri soldati nei momenti più problematici.

Per quanto si ancora presto per dare un giudizio complessivo sulla curva della difficoltà, possiamo anticiparvi che il nuovo prodotto di ArtDink non fa sconti, presentando battaglie lunghe e avversari intelligenti e in grado di sfruttare a loro favore gli errori del giocatore. Abbiamo apprezzato, però, la possibilità di scegliere a che difficoltà affrontare Triangle Strategy, rendendo accessible la sua meravigliosa storia anche a chi non è molto avvezzo al genere strategico a turni.

E proprio in merito, nuovamente, alla meravigliosa storia alla base di Triangle Strategy, non potevamo dimenticarci di spendere due parole in merito alla peculiare meccanica della “Bilancia Morale”. Il protagonista dell’avventura, Serenoa, si trover in più di un’occasione a dover prendere delle decisioni morali.

Queste potranno apparire come delle semplici sentenze da rivolgere ai propri avversari, andando a definirne i tratti caratteriali e le impressioni che avranno i compagni di squadra nei suoi confronti, così come vere e proprie decisioni da prendere assieme agli altri membri del party, con annessa votazione che decreterà il proseguimento della storia. Indubbiamente siamo curiosi di capire meglio come queste scelte potranno cambiare in maniera tangibile lo svolgimento della storia o se si limiteranno a generare dinamiche differenti fra i vari protagonisti di Triangle Strategy.

Indubbiamente quest’ulteriore assaggio di Triangle Strategy ci ha convinto ulteriormente sulle enormi qualità della nuova produzione di Square Enix. Un titolo peculiare che ha tutto il potenziale per rivelarsi una delle esclusive per Nintendo Switch più importanti dell’anno. Ora non ci resta che aspettare il 4 marzo per mettere le mani su Triangle Strategy.