Il Trono di Spade: tutti i videogiochi ispirati alla serie

Ripercorriamo la storia videoludica delle trasposizioni de il Trono di Spade, la famosa serie HBO basata sull'opera di George R. R. Martin.

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a cura di Alessandro Palladino

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Il ritorno della serie de il Trono di Spade, nella sua ultima stagione televisiva, ha sicuramente risvegliato la mai-morta fama dell’opera di George R. R. Martin. Come spesso accade, il rumore e la promozione di un universo narrativo di questo calibro rinvigorisce la voglia dei fan di vivere il più possibile il fenomeno, avvicinandosi attraverso altri prodotti d’intrattenimento che vadano ben oltre la TV.

Il mondo videoludico è stato uno dei primi a venire incontro alle esigenze della forte community del Trono di Spade, creando tutta una serie di titoli che spaziano nella storia e nello scenario del marchio. Westeros del resto è estremamente grande, piena di pericoli, intrighi e creature mistiche. Un terreno rigoglioso per la mente creativa di un team di sviluppatori.

Vediamo dunque quali sono stati i risultati prodotti nel tempo da questa forte ispirazione, in modo da permettervi di scegliere un nuovo modo per immergervi nella fantasia delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Game of Thrones: a TellTale story

Sicuramente l’esempio più famoso e collegato direttamente alla serie TV è la prima (e unica considerata la chiusura dello studio) stagione della storia interattiva di TellTale. Con ben 5 episodi, questo tie-in racconta di una nobile famiglia, i Forrester, appartenente a una casata vassalla degli Stark. A seguito degli eventi delle Nozze Rosse e l’ascesa dei Bolton al posto dei meta-lupi del nord, i protagonisti finiscono per dividersi in tutta Westeros, con le terre familiari rese sussidiare degli affiliati dei Bolton e l’albero genealogico ridotto praticamente a schiavitù.

La trama quindi si giostra da diverse prospettive in altrettanti luoghi iconici del Trono di Spade. Da un lato abbiamo le vicende della giovane Mira Forrester ad Approdo del Re, la quale fa da assistente a Margaery Tyrell nel tentativo di convincere i Lannister a fornire supporto alla sua famiglia in rovina attraverso l’inganno. Nel versante delle terre oltremare, vediamo il fratello ribelle Asher nel fiore della sua carriera da mercenario rinnegato dal suo stesso sangue, finendo nel bel mezzo della campagna di conquista di Daenerys Targaryen. Dopo aver sentito della distruzione della sua casa d’infanzia, cerca di trovare il modo di ritornare con un esercito di spietati guerrieri di Essos.

Infine, passando dal deserto ai ghiacci della Barriera, l’ultima speranza per il nome della casata, il fedele scudiero Gared Tuttle, viene mandato oltre il grande muro gelato al fine di trovare un albero leggendario, strettamente legato all’eredità del nome familiare e celante un segreto essenziale per rivendicare le terre rubate. Un attesa che il fratello maggiore Rodrick sente tutta sulle spalle, essendo a malapena scappato a un agguato mortale e immerso in una difficile lotta per la sopravvivenza.

Il gioco in sé è molto ostico, ricalcando in particolar modo il meccanismo spietato con cui le relazioni tra i vari personaggi del Trono di Spade si dipanano nel racconto. È un’esperienza interamente narrativa che segue gli stilemi della serie TV, un marchio tipico dell’ex-TellTale, e che avrebbe dovuto proseguire parallelamente agli eventi apparsi nella run di HBO. Il gioco è infatti più un’estensione delle abitiduini da binge-watcher che una vera e propria avventura videoludica, ma è sicuramente il prodotto digitale che più di tutti è riuscito nell’intento di cancellare la linea di separazione tra spettatore e serie televisiva. A testimonianza di questo effetto vediamo la presenza del cast della serie come doppiatori per i personaggi che interpretano.

Game of Thrones di TellTale è disponibile su PC, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360, Android, iOS e Mac OS.

Reigns: Game of Thrones

Reigns è un famoso gioco indipendente dove, essenzialmente, si controlla un regno attraverso delle scelte binarie presentate con delle carte sullo schermo. Al giocatore vengono proposte delle decisioni da prendere e rispondendo, negativamente o positivamente, riesce ad influenzare la crescita del proprio dominio. In ogni caso, al raggiungimento del massimo o del minimo di certi parametri, il regnante muore e passa il Trono di Spade al successivo governatore.

Reigns: Game of Thrones è quindi uno spin-off indipendente che prende le meccaniche di gioco del titolo originale e le immette nella narrazione della serie televisiva, lasciando che il giocatore controlli personaggi come Daenerys Targaryen, Sansa Stark e Jon Snow. Ognuno dei regnanti presenta una “storia” personale che segue più o meno gli eventi visti nelle stagioni di HBO, variando di volta in volta in base al volere del giocatore.

Il titolo, sviluppato da Nerial insieme alla stessa HBO e pubblicato da Devolver Digital, è stato particolarmente apprezzato dalla critica e rappresenta sicuramente il gioco della serie più diffuso in assoluto. Parte della regione del suo successo è dovuta alla formula semplice ma comunque profonda, piena di riferimenti, dialoghi, situazioni, e minigiochi. Si appella a un pubblico vastissimo e può essere giocato da chiunque non sia un avido videogiocatore e magari vuole solamente “allungare” il proprio coinvolgimento nell’universo di George R. R. Martin.

Reigns: Game of Thrones è disponibile su PC, Mac OS, Linux, Android, iOS e Nintendo Switch a partire dall’11 aprile 2019.

Game of Thrones

La produzione di Cyanide, pubblicata da ATLUS e da Focus Home Interactive, è l’unico Action- RPG videoludico esistente basato su le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Uscito nel 2012, la sua trama si basa sul primo volume della saga e in parte sulla prima stagione di HBO, collocandosi temporalmente all’interno dei suoi eventi.

I due protagonisti sono Alester Sarwyck, un cavaliere affiliato ai Lannister che ha passato 15 anni su Essos e vissuto la ribellione di Robert, e Mors Westford, uno dei migliori ranger dei Guardiani della Notte e un ex-cavaliere della casata dei Lannister fuggito dopo essersi rifiutato di eseguire un ordine cruciale. Mors è in grado di controllare mentalmente anche il proprio cane ed altre entità, mentre Alester è un fedele di R’hllor.

Entrambi finiranno coinvolti in una trama parallela al Gioco del Trono, andando incontro agli intrighi dei Baratheon e dei Targaryen che scavano nel profondo del passato legato alla ribellione di Robert. Il gioco punta tutto sull’azione e sulla narrativa, con tanto di cameo di alcuni personaggi della serie del Trono di Spade come Lord Varys o lo stesso Martin. Il sistema di combattimento ricade nell’impostazione classica dei vari RPG, con abilità ed equipaggiamenti che vanno ad accrescere il potere del nostro alter-ego mano a mano che si procede nel titolo. Game of Thrones ha perfino ricevuto un contenuto aggiuntivo, ambientato 10 anni prima gli eventi della campagna principale e con un nuovo set di protagonisti da utilizzare.

Molti degli sforzi sono stati concentrati nel fornire uno sguardo aggiuntivo alla backstory della saga e al mondo descritto in essa, senza però avere troppo successo nell’impianto tecnico o ludico. La narrativa parallela è infatti l’elemento largamente considerato come l’attrattiva maggiore per i fan interessati all’acquisto di questo RPG, ormai forse un po’ troppo invecchiato per non notare la sua anima quasi amatoriale.

Game of Thrones è disponibile su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.

A Game of Thrones: Genesis

Sempre attraverso le mani di Cyanide e la pubblicazione di Focus Home Interactive, nel 2011 fu immesso nel mercato un gioco strategico ambientato nello scenario della saga cartacea ed estraneo alla serie televisiva.

Nel panorama degli RTS, Genesis rappresenta un punto di distacco rispetto ai canoni del genere, soprattutto perché non basa il suo impianto sulle risorse o sulla prodezza militare quanto sulla diplomazia e sui complotti tipici dell’opera. La fedeltà alla caratterizzazione originale è quanto mai evidente, soprattutto attraverso gli innumerevoli bonus e unità uniche che ogni casata controllabile contiene. Ciò è sicuramente un’attrattiva irrinunciabile per tutti i puristi delle Cronache, ma lascia comunque a distanza tutti gli amanti storici della strategia.

Nonostante la presenza di una componente multiplayer e di una sorta di compendio rispettoso del lavoro dell’autore, l’impostazione fatta di spie e nobili intrighi non ha convinto la critica o il pubblico generale, relegando la produzione di Cyanide a una nicchia di fan del cartaceo ben disposti ad esaltarne le indubbie qualità positive, particolarmente visibili alla massa dei lettori d’altri tempi. A suo favore rimane quel feeling da “gioco da tavolo” che interessa tutti gli appassionati del fantasy di ruolo.

Il merito di Genesis però è stato quello di essere il vero primo adattamento propriamente videoludico del Trono di Spade, dando quindi il via alle trasposizioni digitali con un primo timido tentativo di sincero spessore.

Game of Thrones: Genesis è disponibile solamente su PC.

Game of Thrones: Conquest

Sul mercato mobile, il primo gioco strategico su licenza mai uscito fu Game of Thrones: Ascent. Il prodotto in questione era molto leggero e seguiva accoratamente la storia della serie HBO cercando di coinvolgere il giocatore in battaglie, intrighi e creazione del proprio casato. Ricevette tanti aggiornamenti e perfino un’espansione, ma nonostante un’utenza molto alta finì per essere chiuso proprio il 3 gennaio 2019.

La torcia di Ascent fu “passata” a Game of Thrones: Conquest, un gioco free-to-play per mobile ancora disponibile per il download. Sebbene sia anch’esso uno strategico, Conquest si discosta quasi totalmente da Ascent per impostazione e uso della licenza. Il titolo di Turbine è infatti basato sulla “costruzione del regno personale”, un trend molto in voga negli strategici più popolari dei dispositivi portatili e anche uno dei modelli freemium più redditizi. Il giocatore però non sceglie una casa, piuttosto viene calato in un regno novello e aiutato all’ascesa al Trono da vari personaggi della serie, assegnati semplicemente alle funzioni principali come NPC qualsiasi.

L’utilizzo della licenza del Trono di Spade è minimale e si limita solamente a qualche richiamo estetico, allontanandosi dall’impostazione fortemente narrativa e contestuale del defunto Ascent. Per quanto il valore strategico sia più definito e la competizione rimanga ferrea, il gioco ha finora avuto degli intoppi abbastanza evidenti sia nella fedeltà alla serie che nel bilanciamento tra gli utenti paganti e quelli gratuiti.

Si tratta di una produzione adatta a un pubblico ben preciso, forse anche troppo lontano da chi cerca solo un piccolo svago nelle terre di Westeros. Gli utenti più adatti sono gli stessi giocatori di operazioni commerciali simili, come possono essere King of Avalon o Final Fantasy XV: A New Empire.

Game of Thrones: Conquest è disponibile su Android e iOS.

Game of Thrones: Winter is Coming

Di recente uscita, questo browser game ufficiale su licenza permette ai giocatori di vivere e impersonare i maggiori personaggi della serie, unendo lo strategico con alcune meccaniche da RPG e manageriali.

La storia inizia dopo la morte di Eddard Stark, lasciando l’utente a ricoprire il ruolo del defunto Lord. L’obiettivo è quello di riconquistare il Trono di Spade attraverso la potenza militare e l’influenza politica, costruendo il proprio regno e seguendo le vicende principali relative a tutto il corso della serie.

L’operazione fatta dallo sviluppatore, Yozoo Games, è di buona fattura e lascia molto spazio all’estetica nonostante la natura da browser game. Si trovano infatti numerosi ambienti tridimensionali presi direttamente della serie, da Essos ad Approdo del Re, e le battaglie tra le unità sono di ampissima scala, nonché estremamente personalizzabili tra truppe di fanteria e generali provenienti direttamente dal cast HBO. Naturalmente è dato ampio spazio anche alla costruzione della propria città e all’interazione tra i vari giocatori, immessi in un server globale e lasciati a interagire con alleanze specifiche.

Il gioco presenta inoltre delle illustrazioni profondamente curate e si discosta molto dall’apparenza da tipico free-to-play poco impegnato. Per quanto sia profondo nella sua anima strategica, è in realtà anche abbastanza accessibile perfino per chi non ha mai esplorato il genere in questione.

Rimanendo nel reame dei browser game, sembra che Winter is Coming sia un po’ il prodotto che ci aspettavamo dallo scomparso Seven Kingdoms: un’altra iniziativa su licenza de il Trono di Spade che non ha mai visto la luce, nonostante venisse da Big Point, la casa di League of Angels e Drakensang Online.

Game of Thrones: Winter is Coming è disponibile gratuitamente su qualsiasi browser o attraverso l’app per Desktop.

Altre iniziative sul Trono di Spade

La rassegna dei giochi su il Trono di Spade è al momento conclusa qui, fino a nuove notizie di ulteriori progetti su licenza ufficiale. Prima di concludere però, vogliamo citare alcuni casi particolari e riconosciuti che esulano dal prodotto videoludico, o che comunque non rappresentano un’iniziativa da parte di una compagnia.

Blood of Dragons è il primo vero “gioco” delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e non è altro che un GDR giocabile tramite chat testuale. Si tratta dell’unico portale digitale di questo tipo riconosciuto ufficialmente dell’autore e, ad oggi, rappresenta un polo importante per tutti gli appassionati dell’universo delle avventure di testo.

Crusader Kings 2: A Game of Thrones è una mod per l’omonimo titolo di Paradox Interactive, la quale sostituisce gli asset di gioco con mappe e personaggi della saga. Lo stesso è stato fatto anche per Mount & Blade: Warband con A Clash of Kings e A World of Ice and Fire.

Westeros: Total War è un’altra mod simile alle precedenti, ma creata per Medieval II: Total War di Creative Assembly. Un’operazione simile è stata fatta anche per Civilization IV e V, trasformando le mappe in altri luoghi provenienti dalla serie del Trono di Spade.

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