Trump: Sony, Nintendo e Microsoft si uniscono e si oppongono alle tariffe USA

Trump vuole tassare molti beni di importazione prodotti in Cina, console comprese: Sony, Nintendo e Microsoft si oppongono alla proposta.

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a cura di Nicola Armondi

Il mondo della politica e quello dei videogame sono spesso ben separati. In quest'ultimo periodo li abbiamo però visti avvicinare, a causa delle tassazioni che il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, vorrebbe imporre sui beni di importazione provenienti dalla Cina. Il problema risiede nel fatto che la maggior parte dei componenti elettronici di molti beni di consumo, console comprese, vengono prodotti proprio in Cina.

Vi è quindi una grande preoccupazione, sopratutto considerando che ci stiamo avvicinando al cambio generazionale, ovvero uno dei periodi di maggior produzione hardware per le grandi compagnie. L'ESA (Entertainment Software Association) ha già espresso il proprio dissenso per le politiche economiche di Trump, ma ora si aggiungono anche Sony, Microsoft e Nintendo. I tre grandi produttori hanno scritto una lettera e l'hanno inviata all'Office of the United States Trade Representative. All'interno di questa, i tre giganti della tecnologia hanno richiesto un'esenzione dalla tassa per le console da gaming, in quanto avrebbe un grandissimo impatto negativo sull'industria.

Viene spiegato che il 96% delle console importate negli Stati Uniti vengono prodotte in Cina. La tassazione di Trump avrebbe impatto su più realtà: in primis, sui consumatori, sviluppatori, rivenditori e produttori delle console, ma inoltre metterebbe a rischio anche i lavori dei cittadini USA. Infine, viene spiegato che l'innovazione tecnologica nella sua interezza sarebbe castrata da una decisione di tal tipo: non potrebbero esistere, ad esempio, l'Xbox Adaptive Controller, che permette a persone con limitazioni fisiche di tornare a giocare e viene sfruttato in molte terapie; o ancora, il Cell di PlayStation, usato per creare un "supercomputer" sfruttato per fare ricerche in campo medico per la simulazione del ripiegamento delle proteine.

Viene infine spiegato che le console da gaming non sono prioritarie all'interno delle politiche industriali cinesi. Viene quindi chiesto che le console non siano incluse all'interno della lista finale dei prodotti soggetti alla tassazione di Trump. Voi cosa ne pensate? Credete che questa lettera sortirà qualche effetto?

Mentre attendiamo sviluppi, possiamo acquistare una PlayStation 4, una Xbox One o un Nintendo Switch.