Trump vs Cina: Sony, Nintendo e Microsoft vogliono spostare la produzione fuori dalla Cina?

Lo scontro tra il governo Trump e la Cina crea incertezza economica anche nell'industria videoludica: ecco le ultime novità sulla questione.

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a cura di Nicola Armondi

Lo scontro commerciale tra il governo Trump e la Cina è sempre più spesso al centro delle notizie quotidiane, anche all'interno dell'ambiente videoludico visto che le sanzioni imposte sulle importazioni toccherebbero, tra i molti prodotti, anche le console da gioco che tanto amiamo. Molte grandi compagnie producono i propri beni in Cina e l'incertezza economica e politica li sta spingendo a spostare parte della produzione fuori dallo Stato orientale, almeno secondo quanto riportato da Nikkei.

Le fonti di Nikkei affermano infatti che HP e Dell, rispettivamente numero uno e numero tre della classifica dei produttori di personal computer (insieme valgono il 40% dell'intero mercato) stanno pianificando di ricollocare il 30% della propria produzione fuori dalla Cina.

Anche Google, Amazon e, di maggior interesse per noi videogiocatori, Microsoft, Sony e Nintendo stanno pensando ad allontanare parte della propria produzione di console da gioco e di smart speaker fuori dalla Cina, sempre secondo quanto riportato dalle "molte fonti" di Nikkei.

A loro si aggiungono anche Lenovo, Acer Asus e altre grandi compagnie. L'incertezza economica derivante dalle proposte del governo Trump sta quindi colpendo molte aziende. Sempre parlando di incertezza, quest'oggi abbiamo scoperto che la Francia sta promuovendo un programma di aiuti economici per quegli studi di sviluppo che decidono di spostarsi sul suolo francese: per quanto non sia detto in modo esplicito, è chiaro che l'idea nasce dall'incertezza causata dalla Brexit (che sarà al centro del nuovo gioco di Ubisoft, tra l'altro, Watch Dogs Legion).

Diteci, voi cosa ne pensate di tutta la questione?

Potete preordinare Watch Dogs Legion a questo indirizzo.