TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 | Provato

Abbiamo provato TT Isle of Man: Ride on the Edge 3, il nuovo capitolo della celebre serie motociclistica di Nacon che cambia sviluppatore.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Dopo due capitoli sviluppati da Kilotonn, TT Isle of Man, serie motociclistica di Nacon passa in mano a RaceWard Studio, conosciuti anche ora come NACON Studio milano. TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 è infatti il terzo episodio del brand pronto a presentarsi al pubblico con una serie di importanti novità.

Per l'occasione ho avuto la possibilità di provarlo in anteprima a Milano direttamente negli loro studi, così da mettere le mani per la prima volta sulla nuova fisica e su alcune meccaniche inedite per la serie. In generale, nonostante un impatto visivo leggermente datata, il gioco è pronto a sfrecciare in maniera convincente sulle piattaforme di tutti gli appassionati.

Isle of Man in tutta la sua interezza

Per la prima volta nella storia della serie, l'isola di Man potrà essere completamente esplorata... almeno per quanto concerne le strade. Tutta la mappa, infatti, è stata scannerizzata, così da poter ricreare ogni singola strada presente sull'isola, garantendo un'esplorazione libera che gli sviluppatori hanno denominato Open Roads e che comprende ben 200 km di strade percorribili (compresi i 60 km del percorso in altitudine dello Snaefell).

La volontà è quella di raccontare anche la storia dell'isola stessa, non per altro esplorare permette di scovare punti d'interesse o sfide da completare. Non è proprio Forza Horizon, questo va detto, ma è comunque qualcosa di nuovo che non va sottovalutato, anche perché (gli appassionati lo sapranno bene) guidare sull'isola di Man con le moto è un'esperienza galvanizzante... e molto pericolosa, quindi offre un bel senso di sfida anche solo per guidare liberamente.

Pensato per gli appassionati... e non solo

TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 comprende ben 32 circuiti diversi sia attuali che storici, circa 40 moto, piloti Superbike e Supersport compresi con l'opportunità di effettuare upgrade per migliorare le prestazioni in gara. Chiaramente gli upgrade non sarebbero presenti nella realtà, ma essendo un videogioco è stato comunque corretto pensare di inserirli. Non aspettatevi quindi un livello di complessità alla pari di RIMS.

Per chi vorrà approcciare TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 come i precedenti potrà farlo farlo senza problemi, tutti gli eventi sono infatti accessibili in maniera indipendente dall'Open Roads e quindi completabili come in passato. Ci sarà modo di avanzare sia con la carriera Superbike sia Supersport in contemporanea, alternando ogni qualvolta le gare, con la possibilità anche di avanzare le season alla fine di ogni anno.

Le moto e gli asset disponibili saranno quelli del 2022, ma quelli del 2023 arriveranno nel corso dell'anno come aggiornamento del gioco, quindi per i timorosi sappiate che il titolo verrà comunque aggiornato nel tempo.

Invece, a livello di gameplay puro come si comporta? Molto bene, come anticipato poc'anzi RaceWard ha lavorato molto bene sulla fisica, introducendo tre livello di difficoltà diversi che cercano di andare incontro alle esigenze di tutti i giocatori. Sia ben chiaro, per chi non conosce le moto potrebbe sembrare complicata anche la difficoltà principiante all'inizio, ma rimane comunque da sottolineare la volontà del team di entrare in contatto con il più alto numero di persone.

Anche perché è fondamentale ricordarsi che TT Isle of Man non è una serie arcade e neanche simulativa, mischia i due generi in un ibrido denominato sim/arcade e che già conosciamo con titoli dal calibro di Forza Motorsport e Gran Turismo.

Tirando le somme

TT Isle of Man 3: Ride on the Edge rivoluziona il comparto fisico, ora nettamente più realistico e sofisticato rispetto al passato, frutto di un lavoro importante da parte di RaceWard Studio che non ha solo ingrandito l'esperienza, ma resa ancora più varia grazie all'open roads. Al di là di un impatto visivo poco soddisfacente, giustificato comunque dalla volontà di non stravolgere troppo il lavoro di Kilotonn, in generale il modello di gioco si preannuncia estremamente godibile per chiunque, dai neofiti e dagli esperti del genere. Insomma, la serie TT Isle of Man sembra in ottime mani e noi siamo davvero curiosi di provare con mano il prodotto finito, nella speranza possa essere un primo passo importante per il futuro dei giochi Nacon in Italia dopo Rims.