Tutti i segreti del trailer di Zelda: Tears Of the Kingdom

Il secondo trailer di The Legend Of Zelda Tears Of The Kingdom presenta una moltitudine di dettagli in grado di far speculare per giorni.

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a cura di Andrea Maiellano

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Sono passate poco più di ventiquattro ore da quanto Nintendo ha mostrato, all'interno dell'ultimo Direct, il secondo trailer di The Legend Of Zelda: Tears Of The Kingdom (pre-ordinabile su Amazon). Una manciata di minuti pensati per alimentare l'hype dei fan, mostrare le atmosfere più cupe, e apocalittiche, della nuova avventura di Link e, soprattutto, rassicurare i giocatori sul fatto che non ci sarà alcun rinvio e che il gioco uscirà in tutto il mondo, come previsto, il prossimo 12 maggio.

In poco più di due minuti, però, Nintendo è stata anche capace, grazie a un montaggio ad hoc, di introdurre una serie di dettagli che richiedono più di una visione per essere colti nella loro totalità. Si tratta di una serie di elementi che spaziano da alcuni graditi ritorni fino a elementi che, se uniti alle informazioni presenti nel precedente trailer, potrebbero raccontare molti più aspetti della trama di quelli che ci si potrebbe immaginare guardando, distrattamente, la doppietta di trailer rilasciati per Tears Of The Kingdom.

Sacrari e lacrime del regno

Cominciamo con un paio di dettagli che, nelle scorse ore, sono stati capaci di generare alcuni fra i migliori voli pindarici letti da un po’ di tempo a questa parte. Il primo di questi nasce in seguito all’aver notato un piccolo insieme di fuochi fatui posizionato poco sulla destra del Bokoblin intento a picconare una struttura rocciosa nei primi momenti del trailer di Tears Of The Kingdom.

Il colore utilizzato per rappresentare queste fiammelle, è quello canonicamente usato per gli spiriti presenti nella mitologia di The Legend Of Zelda ma la loro attuale identità risulta un mistero. Così, a colpo d'occhio, ricordano gli spiriti delle persone visti in Twilight Princess ma il loro peculiare posizionamento potrebbe indicare un ipotetico punto di interesse durante le fasi esplorative. Nella rete le teorie in merito a questi fuochi fatui si sono sprecate, spaziando dall’ipotesi che siano dei collezionabili fino al volerli identificare proprio con le lacrime del regno che danno il titolo a questo nuovo capitolo delle avventure di Link.

Il secondo dettaglio interessante lo si può intravvedere anch’esso nei primi momenti del trailer e si tratta di un paio di strutture dalla forma conica, avvolte da un bagliore arancione. A un primissimo colpo d’occhio, sembrerebbero proprio due Sacrari che necessitano ancora di essere completati, un dettaglio che fornirebbe maggiori indizi sul perché non ci sia una forte presenza di elementi collegati al potere degli Sheikah in quest’ultimo trailer ma internet è un posto meraviglioso e, nelle ultime ore, si è arrivato addirittura a pensare che le due strutture coniformi siano niente di meno che gli alieni che fecero una fugace apparizione nel peculiare Majora’s Mask.

Una teoria interessante ma che non convince rispetto a quella più razionale che prevede che, per motivi ancora sconosciuti, Link si ritroverà ad affrontare nuovamente dei sacrari per riottenere i poteri perduti.

E se si trattasse di una trilogia?

Eiji Aonuma e Hidemaro Fujibayashi, hanno più volte rimarcato che questo nuovo corso narrativo della saga di The Legend Of Zelda non si sarebbe consumato in un singolo capitolo ma che, visto il grosso dispiego di forze impiegato per la realizzazione del mondo di gioco, e della lore, di Breath Of The Wild, queta nuova Hyrule sarebbe stata il teatro di "almeno" due capitoli.

Una decisione peculiare e che se in primis potrebbe ricordare quanto fatto da Nintendo con Majora's Mask, in virtù del breve tempo a disposizione per realizzarlo, in questa specifica veste potrebbe rappresentare qualcosa di diverso, qualcosa di più profondo, ovvero la realizzazione di una trilogia che vada ad ampliare il concetto alla base della Triforza, dedicando un capitolo per elemento. In questo caso, Breath Of the Wild sarebbe il risveglio della saggezza (raffigurato dalla Principessa Zelda), Tears Of The Kingdom il risveglio del potere (rappresentato da Ganondorf) e un futuro terzo capitolo potrebbe essere dedicato all'ascesa dell'eroe, Link, a rappresentare la venuta del coraggio.

A farmi riflettere su questo aspetto è stata la peculaire frase che Zelda dice durante l'ultimo trailer: "Link, temo che nemmeno tu riuscirai a sconfiggerlo.". Una frase che, se decontestualizzata all'interno del trailer ,potrebbe non offrire grossi spunti di riflessione ma che non appena la si mette in comparazione agli stilemi tipici della narrativa "zeldiana" assume dei caratteri molto più interessanti e, per certi versi, inediti.

Ovviamente si tratta di una semplice supposizione, specialmente considerando le tempistiche di sviluppo di questo sequel, ma considerando la forte volontà di Nintendo di aprire un nuovo corso per la saga di The Legend Of Zelda, non mi stupirebbe scoprire che Tears Of The Kingdom sia solo il secondo capitolo di un progetto più vasto.

Alcuni graditi ritorni

Durante il trailer di Tears Of the Kingdom, nello specifico quando si viene a conoscenza degli effetti causati dalla pioggia di meteoriti generati dalla luna rossa, si può intravvedere chiaramente, fra le sagome dei vari nemici presenti nella scena, un Re-Dead, il celebre ed iconico Zombie che fin dai tempi di Ocarina Of Time, si prodiga a generare ansia nei giocatori con i suoi urli angosciati. Indubbiamente un ritorno apprezzato considerando che, se si volesse appuntare qualcosa al precedente Breath Of The Wild, la poca varietà di minacce potrebbe essere uno dei pochi punti deboli di quello che viene considerato uno dei migliori giochi dello scorso decennio.

Inoltre, aguzzando un po' la vista nei primi momenti del trailer di Tears Of The Kingdom,  si può notare un drago a tre teste che presiede il ponte di Hylia. Ora, non è possibile dire con certezza se si tratti di una citazione o di un ritorno di un altro iconico avversario di Link ma tutto porta a pensare che si tratti di Gleeok, l'iconico drago a tre teste già presente in numerosi capitoli di Zelda in forme e colori diversi. Originariamente presente nel primo, immortale, gioco della saga, Gleeojk ha subito negli anni diversi restyle, presentandosi in una moltitudine di aspetti diversi. Conoscendo, però, che la fonte di ispirazione di questo nuovo corso di The Legend Of Zelda è proprio il capitolo originale del 1986, non mi sorprenderebbe ritrovare Gleeok in tutta la sua gloria.

Una stretta di mano scolpita nella pietra.

Durante il trailer di Tears Of The Kingdom, si assiste a una scena dove Zelda stringe la mano a un misterioso personaggio. Il gesto, per come viene raffigurato, si pone a metà strada fra un aiuto a rialzarsi e una stretta di mano d'intesa.

Per come è stato montato il trailer, immediatamente si potrebbe pensare che il braccio sia quello di Link ma, guardando attentamente alle spalle della principessa Zelda, si può notare una struttura fluttuante, chiaramente di origine “Zonaiana”, analoga a quella mostrata nell'incisione presente nel primo trailer di Tears Of The Kingdom nel quale, fra le altre cose, veniva mostrata una rurale stretta di mano fra la principessa e una figura che, volutamente, venne occultata.

Ovviamente, per come sono stati montati ad hoc i due trailer, si potrebbe pensare alla più banale delle soluzioni narrative, con la canonica leggenda che narra delle gesta della principessa e dell’eroe, ma tutta una serie di elementi inseriti in questo secondo trailer di Tears Of The Kingdom, e che andrò ad analizzare nel prossimo paragrafo, portano le deduzioni in una direzione ben diversa.

Midna…è una Zonai?

Fin dal primo trailer di The Tears Of Kingdom, quando il gioco era ancora privo di un nome, l'energia verde che si vede sprigionarsi in numerose scene ricordò immediatamente ai fan le rune luminose presenti sulle braccia di Midna, la regina Twili del regno del crepuscolo, presente in Twilight Princess.

Se, però, nel reveal trailer la maggior parte dei dubbi instillati nei giocatori erano in merito alla connessione fra questa energia e il risveglio di Ganondorf, nell'ultimo trailer di Tears Of Kingdom si può comprendere qualcosa di più in merito a questa peculiare associazione di elementi, specialmente nel momento in cui ci si addentra maggiormente nella mitologia di  Breath Of The Wild andando ad analizzare la tribù degli Zonai.

Seppur si sappia molto poco sugli Zonai, si è a conoscenza del fatto che fossero una tribù selvaggia, e bellicosa, della regione di Faron. Le loro opere d'arte in pietra rappresentavano la Triforza attraverso la prospettiva di una tribù preistorica, usando i draghi per rappresentare il coraggio, i gufi per rappresentare la saggezza e i cinghiali per rappresentare il potere. Hanno costruito diverse antiche rovine in pietra e il loro nome deriva dal sito di reperti più grande: le Rovine Zonai. Sono noti per i loro modi selvaggi, e indomiti, e per le loro enormi conoscenze in mabito magico e tecnologico. Sono stati più volte affiancati ai Maya per via di un'iconografia molto simile e che si può notare anche sui lati del veicolo guidato da Link nel trailer di Tears Of the Kingdom.

Inoltre, una volta a conoscenza che nella pietra associata a questa tribù è inciso un simbolo a spirale, analogo a quello dei vortici di energia verde che sono stati mostrati nei due trailer, si può iniziare a dedurre qualcosa di più in merito alla trama di Tears Of The Kingdom cominciando supporre che gli Zonai, molto tempo prima, riuscirono a sigillare le spoglie dell'unico uomo mai esistito di razza Gerudo; un corpo che fu precedentemente utilizzato da Ganon per reincarnarsi in forma terrena. Qualcosa all'inizio di Tears Of The Kingdom permetterà all'entità di riacquisire le sue spoglie mortali, dando il via a quel teatro di distruzione visto nell'ultimo trailer. La principessa Zelda, in preda allo sconforto, chiederà proprio aiuto agli Zonai (anche se non ci è dato ancora sapere in che maniera) domandando all’antica tribù di infondere il loro potere in Link, in modo da poterlo salvare da una situazione al limite della sopravvivenza. Questa potrebbe dunque essere la genesi dei nuovi poteri associati al braccio del celebre Hyliano.

Tutto questi elementi, però, porterebbero a pensare che Midna non sarà presente in Tears Of The Kingdom anche se, non venendo mai detto di che razza fossero i membri della tribù degli Zonai, non mi sorprenderebbe scoprire che fossero proprio dei Twili ma a questo quesito, solo il tempo potrà risponderci.

Ovviamente molti di questi elementi si limitano a essere delle “mere supposizioni”, elucubrate in seguito alla miriade di dettagli inseriti da Nintendo nell'ultimo trailer di Tears Of The Kingdom. Allo stato attuale, per quel che ne sappiamo, potrebbe trattarsi semplicemente di una pletora di citazioni pensate per far speculare i fan come me fino al momento dell’uscita del gioco ma resta impressionante come, in una manciata di minuti, Nintendo sia stata capace di mostrare quanto in realtà sia vasta, e piena di potenziale, la mitologia alla base della saga di The Legend Of Zelda.