Ubisoft sarà acquisita? La risposta del CEO è molto chiara

Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, ha voluto rispondere ad alcune domande relative ad una possibile acquisizione: ecco il suo punto di vista.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Durante la presentazione dei risultati finanziari dell'ultimo trimestre, il CEO di Ubisoft ha voluto affrontare lo scottante argomento relativo alle acquisizioni. Non è una novità: nel corso degli ultimi mesi, infatti, ci sono state diverse società che sono state acquistate da gruppi più o meno grandi ed è normale che azionisti e investitori richiedano un parere direttamente a chi comanda le realtà dell'industria dei videogiochi, come appunto il publisher e sviluppatore parigino. Chiaramente, come spesso accade in questi casi, la risposta non ci sorprende.

Per Yves Guillemot, dopo aver evitato l'acquisizione ostile di Vivendi tra il 2016 e il 2017, la situazione non è cambiata. Ubisoft non è di fatto indipendente, ma ascolterà con estremo interesse ogni singola proposta di acquisizione. L'importante però è restare completamente indipendente, cosa che sotto il colosso francese dei media e delle comunicazioni non sarebbe stata possibile, almeno secondo il management interno dell'etichetta franco canadese. La situazione sarebbe però completamente diversa: Vivendi stava tentando una scalata acquistando diversi pacchetti azionari nel corso degli anni, ben diversa dalle classiche manovre di acquisizione di Sony, Microsoft e Nintendo.

Chiaramente l'acquisizione di Ubisoft non potrebbe essere una cosa semplice per nessuna società. Il publisher e sviluppatore parigino, infatti, conta tra i suoi asset diverse realtà decisamente profittevoli: Assassin's Creed, Far Cry, Rayman, Splinter Cell e tutti i giochi legati alla licenza dei romanzi di Tom Clancy. Il costo stimato di una eventuale acquisizione, secondo alcune fonti online, potrebbe essere vicino alla stessa cifra che Microsoft ha pagato per ottenere Activision Blizzard, ovvero più o meno 70 miliardi di Dollari.

Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Esattamente come ogni realtà, attiva e operante in qualsiasi industria, Ubisoft non dirà di no ad eventuali gruppi che tenteranno un approccio non ostile. La stessa linea di pensiero di PlatinumGames e di praticamente qualsiasi altra realtà che ad oggi riesce ad essere in salute anche in solitaria.

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