Passando al gameplay il titolo si presenta come un FPS arcade, ma la presenza delle abilità uniche di ogni eroe - ce ne sono 21 disponibili per la scelta - trasforma le giocate in qualcosa di sempre imprevedibile.
Tendenzialmente, ma non univocamente, le skill dei combattenti si dividono in una skill di movimento, una di combattimento e una “ultra” (la cara vecchia “ultimate” dei MOBA).
In realtà ogni personaggio offre una gamma di peculiarità molto diverse tra loro e difficili da poter raggruppare in una unica tipologia. Nonostante questo però il gioco mette a disposizione una sorta di catalogazione per ruolo dei vari eroi selezionabili, che spaziano dal tank al support e via discorrendo.
L’approccio delle partite, le cui modalità sono per ora solo tre, è studiato per invogliare la cooperazione e l’approccio tattico. Non è un caso che non siano stati inseriti i classici deathmatch, neanche a squadre, proprio per abituare da subito la community a una impronta meno casual.
Certo il prodotto presenta, almeno per la beta, dei limiti. Innanzitutto il bilanciamento di mappe ed eroi, che ha sicuramente bisogno di una correzione, rappresentando per ora un elemento di possibile frustrazione.
La possibilità di cambiare personaggio a partita in corsa può limare questo difetto, ma a volte ci si ritrova impotenti di fronte alla superiorità dell’avversario, avvantaggiato dalla giusta scelta dell’eroe.
Anche le mappe contengono punti e zone chiaramente meglio sfruttabili da determinati PG rispetto che altri. Sono comunque elementi normalissimi in una beta di un gioco che, lanciandosi nel mondo dei MOBA, ha bisogno di tempo per poter regolare gli equilibri.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma nulla che poi non potrebbe essere smentito in sede di recensione, alla luce della versione definitiva del titolo. Per ora quindi, sperando che abbiate avuto modo di provare l’open beta di Overwatch, le speranze che il titolo si riveli una piacevole novità nel panorama MOBA, grazie alla sua freschezza e al suo approccio FPS, sono molto alte.