Alcuni stand sono riusciti a catturarci completamente, come quello del Dipartimento di Informatica dell'ISIS "Enrico Fermi" di Bibbiena (AR), che ospitava il padre dei computer in soluzione desktop, l'Olivetti Programma 101, ancora in perfette condizioni e – nemmeno a dirlo – ancora funzionante.
Il P101, presentato al grande pubblico nel 1965, fu uno dei primissimi passi dell'informatica, segnando ancora una volta un'eccellenza tutta "Made in Italy", con una produzione di circa 44.000 unità, di cui ne fece uso perfino la NASA. Esso sfrutta la programmazione a condizioni logiche e un supporto di memorizzazione magnetico che potrete vedere nella nostra galleria a fine testo.
Un altro stand degno di attenzione è quello di All About Apple Museum di Savona, il primo museo italiano completamente dedicato ad Apple. Lo stand presenta solo alcuni degli oltre 9000 pezzi in possesso dell'associazione, con un Mac Plus "Apple CAT" in bella vista, ovvero una rarissima versione del Macintosh Plus riservata ai centri di assistenza, utile alla diagnostica e alla riparazione dei prodotti a domicilio.
Un'altra chicca è sicuramente rappresentata da un "Twentieth Anniversary Mac", il costosissimo Macintosh presentato da Apple nel 1997 per festeggiare il ventennale della fondazione di Apple Computer. Se volete fare un salto a Savona per visitare il loro museo, All About Apple Museum si trova nella nuova darsena di Savona, Piazza De Andrè 12r-14r.
Dopo una partita a Bubble Bobble su Commodore 64 e dopo aver sgranato gli occhi davanti a un'incredibile collezione dei primi home computer di Sega, come gli SG-1000 e i Sega Mark, i nostri occhi si sono posati sui "pilastri della storia dell'informatica" organizzati dal Temporary Museum di Torino, dove la parola "pilastri" assume molteplici e importanti significati.
In quest'area è stato possibile vedere come queste colonne ospitassero, in uno stile appropriatamente museale, i computer che hanno fatto la storia dell'informatica, come il primissimo Apple I considerato dalla stessa infografica come il "Santo Graal" dell'informatica dal valore di 905.000 dollari, a seguire il Commodore PET, lo ZX Spectrum e molti altri che vi abbiamo riservato nella nostra carrellata di foto.
È stato bello vedere anziani e bambini insieme, i primi approcciarsi per la prima volta o commuoversi nel vedere ancora in funzione macchine dei loro tempi, mentre i secondi giocare con le ultime schede programmabili di Raspberry divertendosi con i grandi classici emulati come Super Mario Bros. Possiamo affermare in definitiva che l'obiettivo primario della manifestazione, ovvero quello di creare un ponte generazionale, è stato centrato in pieno.
Noi di Tom's auspichiamo sempre ad una maggior partecipazione a queste iniziative che non riguardano più soltanto una piccola fetta di appassionati, ma una realtà che si è insidiata nella cultura di massa con la necessità di essere compresa sin dai suoi albori per capire qual è la direzione da prendere per il futuro delle prossime generazioni.
Apple MacBook 12" Retina |