Un rompicapo grande quanto un pianeta

Runic Games, dopo un po' di anni di attesa, pubblica finalmente Hob: un gioco di azione e avventura carico di fascino e mistero.

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a cura di Danilo Iaccio

A dare un po' di frenesia al gioco ci sono anche combattimenti all'arma bianca con i mostri del luogo. Il protagonista può inizialmente solo attaccare con la spada e schivare i colpi con una capriola. Avanzando nel gioco si potranno sbloccare nuove abilità da comprare usando delle risorse che si trovano in celle energetiche o che lasciano i nemici sconfitti.

I combattimenti regalano sulle prime delle buone soddisfazioni, ma in seguito con l'aumentare della abilità del protagonista e il lento ritmo di attacco dei nemici perderanno un po' di mordente. Non al punto da diventare noiosi, ma nemmeno stimolanti.

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Il backtracking fa parte dell'esperienza di gioco ma non è mai invasivo, ben innestato all'interno della storia e incoraggia chi ha voglia di perlustrare ogni centimetro del mondo di Hob. In tal senso sono ben posizionati sia le piattaforme con cui muoversi velocemente da un punto all'altro della mappa, sia i checkpoint per non rendere troppo svilenti eventuali cadute nel vuoto o morti in combattimento.

Visivamente Hob ha un forte impatto: la cosmesi di questo mondo fatto di rovine abbracciate dalla natura è incantevole. Hob ci porta in un luogo fantastico e indimenticabile accompagnati da una colonna sonora delicata. Musiche ambientali e i rumori della natura accarezzano i timpani di chi gioca, lasciando spazio a musiche più incisive in pochi ma importanti momenti. In questi frangenti la musica aiuta le immagini a tradurre il significato di quello che sta avvenendo a schermo.

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Conclusioni

Hob costa 19,99 euro ed è un prezzo giusto per un'opera sui generis, in generale ben confezionata. Dalla cosmesi al bilanciamento della fase platform con quella puzzle, Hob è un titolo che entusiasma e diverte, lasciandosi esplorare a fondo nelle oltre 10 ore di gioco che offre. I combattimenti purtroppo perdono mordente avanzando con la storia e sono il punto più debole della produzione, seppur non sono l'elemento principale.

Tra i difetti segnaliamo la telecamera che non offre sempre una giusta visuale e un'ottimizzazione non perfetta nell'incarnazione per PS4, la versione dai noi testata. Il gioco si è chiuso cinque volte e molto spesso la fluidità delle immagini è minata da cali di frame sia nelle scene più affollate che in alcune zone della mappa, segno di una rifinitura tecnica non precisa. Un paio di volte ci è capitato che il gioco scattasse costantemente al punto da costringerci a riavviarlo per ripristinare la situazione. In questi giorni sono già state pubblicate diverse patch, ma ancora non totalmente risolutive.