Una giungla d'asfalto

Mafia III è il nuovo capitolo della celebre saga che vi mette nei panni di uno scagnozzo della mafia.

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a cura di Matteo Lusso

Inizialmente possiamo godere di una serie di missioni principali che, oltre a introdurci le meccaniche di gioco, sono ben studiate grazie a momenti adrenalinici e cutscene ben recitate. Ma appena si apre la possibilità di conquistare la città pezzo per pezzo, l'originalità e il dinamismo degli eventi crollano. L'obbiettivo è controllare i 9 distretti di New Bordeaux attaccando i vari racket e seguendo sempre questo schema: danneggia le proprietà e uccidi gli scagnozzi, ammazza o arruola il capo dell'attività criminale e infine stana il boss del quartiere. Le variazioni sul caso sono davvero minime e colpire un racket di contrabbando o di prostituzione è praticamente la stessa cosa. 

Per completare una partita abbiamo avuto bisogno di ben 30 ore, dedicandoci però anche alla raccolta dei collezionabili - le riviste di Playboy sono molto interessanti - e alle missioni secondarie dei nostri sottoposti, anche queste sempre uguali. Purtroppo solo una decina di ore scarse sono legate alle missioni della trama e sono in grado di presentare situazioni un po' diverse che non siano solo "spara e uccidi". Tutto il resto è legato a questo lavoro di pulizia molto lungo e anche tedioso.

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Naturalmente dipende anche dal giocatore. C'è chi apprezza svolgere più è più volte le stesse cose, anche perchè in effetti il gameplay, pur con tutte le sue limitazioni e difetti, risulta solido e la libertà offerta al giocatore è totale. Si può cercare di uccidere il minor numero di nemici, di avanzare senza farsi notare o scatenare una pioggia di piombo sui nemici e sta quindi anche a chi gioca provare a fare qualcosa di diverso di volta in volta.

Almeno gli intermezzi in stile documentario, l'inchiesta della commissione del senato e in generale le personalità dei protagonisti risaltano benissimo e bisogna dare atto a Hangar 13 che la storia messa in piedi, pur essendo quanto di più banale e ricco di cliché che possa esistere sulla mafia , intrattiene e mantiene vivo l'interesse del giocatore sino all'ultimo. Inoltre ci vengono proposti persino diversi finali (non saltate i titoli di coda perché svelano qualcosa di davvero interessante). Ciò è possibile grazie a un'ottima caratterizzazione degli alleati e nemici, insieme a un doppiaggio in italiano di qualità e con voci azzeccate, anche se spesso un po' fuori sincrono rispetto al labiale.

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Mafia III è quindi un titolo da consigliare? Sì, ma con riserva. New Bordeaux è una città ben strutturata, variopinta e abbastanza vasta da esplorare; la trama è interessante, ma solo grazie al carisma dei personaggi. Le meccaniche di gioco funzionano, anche se alla lunga si soffre per la ripetitività delle azioni da svolgere e infine il versante tecnico non è disastroso, ma certamente è qualitativamente inferiore rispetto ad altre produzioni dello stesso livello.

I fan più accaniti della saga possono anche aggiungere un mezzo punto al voto di questa recensione e lo stesso vale per chi adora i titoli open world e non è spaventato dalla radicata ripetitività di fondo. Altrimenti avete davanti un semplice gioco, che fa il suo dovere nell'intrattenere, ma che difficilmente riprenderete in mano una volta completato.