Una marea di attività secondarie

Recensione di Assassin's Creed IV: Black Flag, il nuovo capitolo della celebre saga di Ubisoft dedicata all'interminabile guerra fra assassini e templari.

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a cura di Tom's Hardware

Una marea di attività secondarie

Se le sezioni navali di Assassin's Creed IV sono curate e ben riuscite quando ci si sposta a piedi le novità rispetto agli altri capitoli della saga sono molto limitate. Ci sono i soliti punti di osservazione da scalare, i soliti combattimenti in cui ci si sente semi invulnerabili, le solite contromosse e le solite armi da taglio affiancate alle armi da fuoco presenti in grosse quantità anche nel capitolo precedente.

Fortunatamente il carisma del protagonista, sempre molto combattuto fra la libertà concessa dall'essere un pirata e la schiavitù del dio denaro, porta un po' di aria fresca alla saga e questo cambiamento si riflette anche nei combattimenti.

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Edward si può considerare più come un lottatore da bar, abituato alle scazzottate fra ubriaconi, e questa peculiarità si riflette anche nello stile di combattimento. Ubisoft ha inoltre cercato di riportare in auge la componente stealth di Assassin's Creed, leggermente trascurata nel capitolo precedente, riuscendoci tuttavia solo in parte.

Per esempio, abbiamo notato un numero eccessivo di missioni in cui bisogna pedinare persone chiave, per cercare di carpire informazioni importanti. Tutto questo restando a distanza di sicurezza, né troppo vicini né troppo lontani, e senza farsi scoprire. Fare una missione così ogni tanto non è un problema, ma quando si arriva a ripeterle a distanza di breve tempo l'una dall'altra è chiaro che c'è qualcosa che non va con il ritmo di gioco.

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Per fortuna ci sono numerose attività secondarie pronte a intervallare le missioni della trama principale e a dare un po' di respiro all'avventura. Nella pagina precedente abbiamo citato gli spartiti per insegnare nuove canzoni ai membri della propria ciurma, ma non mancano missioni che permettono di sbloccare un'armatura speciale, tesori nascosti in mezzo a isole deserte o ad antiche rovine e sessioni di pesca con tanto di miglioramenti separati per la piccola imbarcazione usata per quest'attività.

Le missioni secondarie continuano con altre aggiuntive, battaglie con i cosiddetti vascelli leggendari (navi potentissime e particolarmente toste da affondare), frammenti dell'Animus da collezionare e le sfide dell'Abstergo. Queste ultime sono una sorta di lista di azioni da compiere per lo più in modo ripetuto e permettono di sbloccare alcuni modificatori che si possono attivare nei livelli già completati, per rigiocare le missioni della trama principale seguendo alcune regole precise. In parole povere c'è sempre qualcosa da fare in Assassin's Creed IV, che si tratti di andare in giro in nave o a piedi.