Un'interfaccia spoglia
Dragon Age 2: Rise to Power mantiene quindi lo stesso approccio del primo capitolo, nel bene e nel male. Il gruppo è gestibile parzialmente dai menù, dov'è possibile decidere come devono reagire alle varie situazioni - un sistema molto simile ai Gambit di Final Fantasy XXII.
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Le meccaniche del gioco restano sempre le stesse. Il sistema di crescita e creazione del personaggio è davvero molto completo, dato che si ha a disposizione un ampio pannello che vi permetterà di scegliere la classe di partenza e le competenze. La gestione dell'inventario è davvero semplice. Insomma, le uniche anomalie che abbiamo riscontrato si ritrovano sul terreno di gioco e sono davvero uguali a quelle del primo capitolo.
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Difficile giudicare la qualità grafica, poiché abbiamo testato la versione di prova. Abbiamo in ogni caso notato qualche problema con le hitbox (la zona che effettivamente si può colpire) dei nemici, e speriamo che siano risolti con la versione definitiva. I dialoghi offrono risposte abbastanza categoriche, facendo passare il nostro eroe dal cuore puro per un personaggio malvagio. Si progredisce lentamente, e forse per questo il sistema di combattimento è più dinamico e l'azione in generale ha più spazio.