Uno sguardo all'interfaccia grafica di Windows Vista
Curiosando tra i nostri articoli precedenti o sul web, avrete notato il nuovo "look and feel" introdotto da Windows Vista. Rapportandolo con le ultime versioni, il cambiamento non è di poco conto , con novità che vanno dritte al cuore del sistema operativo. L'amministrazione dei dispositivi di output 2D, nelle versioni precedenti di Windows, è affidata a un'API principale chiamata "graphical device interface" (GDI), definibile come la base del 2D e dell'interfaccia utente. DirectDraw e Direct3D sono invece le due librerie preposte al supporto di giochi e applicazioni 3D. A partire da Windows 2000 i driver di ogni dispositivo devono essere conformi al Windows Driver Model (WDM). Tutti i driver kernel-mode devono quindi rispettare uno standard. Nell'immagine qui sotto potete osservare il driver model di Windows XP (XPDM) e l'interazione con le altre API e runtime.
Cortesia di Microsoft Corp.
Le precedenti versioni di Windows usano un'interfaccia 2D. Gli utenti di Windows Vista avranno anche la possibilità di usare un desktop 3D. Con il nuovo sistema operativo, Microsoft ha cambiato totalmente approccio creando il Windows Vista Display Driver Model (WDDM), caratteristica che sfrutterà l'enorme potenza di calcolo messa a disposizione dai moderni acceleratori grafici.
Cortesia di Microsoft Corp.
La precedente impostazione di Windows era soggetta a numerosi crash di sistema per malfunzionamenti del sottosistema grafico e Vista rivede questo concetto. A partire da Windows NT fino ad arrivare a XP, il driver model è sempre stato parte del kernel, facilitando le prestazioni ma inficiando sulla stabilità del sistema. In modalità kernel un processo ha la possibilità di sovrascrivere la memoria che appartiene a un altro processo e di fare tutto ciò che desidera.
Microsoft, conscia della complessità dei moderni processori grafici, ha deciso di cambiare rotta. La complessità è infatti la causa di driver di dimensioni sempre più maggiori come gli ultimi Catalyst 6.12 da 34.6 MB per Windows XP. La novità introdotta è stata quella di spostare la porzione relativa ai driver al di fuori dello spazio utente (WDDM User) in modo da limitare i crash di sistema. A seguito di questa politica, Microsoft ha riposizionato la gestione di USB, stampanti, audio e altre funzionalità.
Attraverso il riposizionamento dei driver, Microsoft ha potuto integrare una caratteristica fino a oggi inimmaginabile: non dover riavviare il sistema operativo dopo aver installato nuovi driver.