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a cura di Lorena Rao

Per fortuna esistono i Vault. O per sfortuna.

Se sul versante della politica estera, l'egemonia degli Stati Uniti sembra vacillare, lo stesso non si può dire per la politica interna. Il classico American Way of Life resiste agli attacchi del comunismo, come è evidente negli spot diffusi per la presentazione di Fallout 3, e nel prologo di Fallout 4, ambientato pochi attimi prima dei bombardamenti atomici. Uno stile di vita dedito al benessere e al progresso che deve continuare a sopravvivere per il bene dell'umanità.

Così, negli anni Cinquanta del Nuovo Millennio, con lo scoppio della guerra tra Europa e Medio-Oriente, gli Stati Uniti inaugurano una serie di ricerche e di sperimentazioni volte ad arginare le conseguenze di un attacco nucleare. Nel 2054 viene avviato il Progetto Casa Sicura (Project Safehouse), ovvero il programma di realizzazione dei Vault, rifugi antiatomici sotterranei in grado di ospitare piccole comunità e renderle autosufficienti nel caso di olocausto nucleare. In questo modo la società americana può continuare a prosperare sottoterra prima di tornare alla conquista del mondo in superficie.

fallout 5

Ne vengono costruiti 122 in totale, e l'ultimo a chiudere la produzione è il Vault 13, concluso nel 2069, e ambientazione di partenza del primo Fallout. Questa è la spiegazione ufficiale, poiché il vero scopo dei Vault è quello di studiare la capacità dell'uomo di sopravvivere in condizioni di isolamento e risorse limitate per un lungo periodo di tempo. Si tratta di un test voluto dall'elite del governo americano, composto dalle principali forze scientifiche, militari ed industriali. Questa lobby dà origine all'Enclave, istituzione ereditaria della politica americana prebellica, che nel 2077 si stabilisce dentro fortezze tra le coste dell'Oceano Pacifico. Il suo obiettivo è quello di eliminare qualsiasi traccia del comunismo per ripristinare l'egemonia statunitense, e di inaugurare una nuovo capitolo per l'umanità sopravvissuta all'olocausto nucleare, composta dai migliori esponenti della società americana.

Ogni Vault, dunque, rappresenta un esperimento sociale in cui i suoi abitanti fungono da cavie: nel caso del Vault 12, la porta non è mai stata sigillata in modo tale che, con lo scoppio della guerra atomica, si possano studiare gli effetti delle radiazioni nel corpo umano. Per tale ragione il bunker è diventato noto come Necropolis, in quanto ha dato origine ai terribili ghoul. Nel Vault 87, presente in Fallout 3, vengono condotti esperimenti che portano invece alla nascita dei supermutanti, creature che dovevano essere utilizzate come super soldati, ma che in realtà rappresentano una delle peggiori minacce nell'area di Washington DC e non solo.

fallout 4

Fallout 76 (2018)

La storia del Vault 76 sembra essere meno inquietante. Viene inaugurato in West Virginia nel 2076, e non a caso: in quella data ricorrono i trecento anni dalla fine della Rivoluzione di Indipendenza del 1776 che ha portato alla nascita degli Stati Uniti. Si tratta di un Vault che avrebbe dovuto ospitare circa 500 persone, le quali sarebbero state le prime a uscire fuori dal bunker per esplorare i resti della Zona Contaminata e ripopolare la superficie.

Questa gloriosa azione prende il nome di Reclamation Day. Prima dell'incombente Fallout 76, i riferimenti al Vault sono scarni e frammentari: veniamo a sapere della sua esistenza in un terminale della Cittadella in Fallout 3, e nel DLC Mothership Zeta. Per il resto il "Vault della rinascita" è avvolto da un alone di mistero, reso più ingarbugliato dal teaser di presentazione del titolo, dato che il bunker è totalmente deserto e lasciato al suo destino. Al di là delle domande che gravitano attorno al Vault, parte del fascino della nuova ambientazione deriva dal fatto che Fallout 76 sia il capitolo più vicino all'olocausto nucleare. Secondo un rapido schema:

  • Il primo Fallout è ambientato nel 2161.
  • Fallout 2 nel 2241.
  • Fallout 3 nel 2277.
  • Fallout 4, a parte il prologo, inizia nel 2287.

Fallout 76 dovrebbe essere ambientato venticinque anni dopo la Grande Guerra, e dunque orientativamente intorno il 2102. Dato il suo collocamento nella timeline della serie, ci si aspetta che in Fallout 76 ci sia un mondo semi-deserto, privato della violenza dei Predoni (non ancora sorti), ma anche dei piccoli focolai di civiltà come saranno poi Megaton, Diamond City, o New Vegas.

Aspettiamo di mettere le mani sul gioco prima di addentrarci ancor più specificatamente nella lore del nuovo rivoluzionario capitolo targato Bethesda. Quel che è certo è che la cronistoria che vi abbiamo illustrato si è basata su La Bibbia di Fallout, redatta da Chris Avellone, noto game designer che ha lavorato a Fallout 2, oltre a essere fondatore di Obsidian Entertainment, team che si è occupato dello sviluppo di New Vegas.

Il contesto di gioco rimaneggiato da Bethesda a partire da Fallout 3 riesce ad intersecarsi in maniera credibile agli eventi narrati invece da Interplay, casa madre della serie di Fallout, permettendoci di avere un'idea più chiara sugli eventi che hanno portato alla nascita di un mondo terribile ma che noi giocatori abbiamo imparato ad apprezzare in ogni suo dettaglio.


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