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Vesper Zero Light Edition | Recensione

Vesper Zero Light Edition è la nuova edizione dello splendido esordio di Cordens Interactive, interamente rivisitata per Nintendo Switch

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a cura di Andrea Maiellano

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Quando si analizza una produzione proveniente dalla stessa nazione, si rischia sempre di sembrare orientati verso una forma di "favoritismo patriottico". Non importa se ci si siede dal lato della critica o da quello dei fruitori, in entrambi i casi il rischio è quello di chiudere un occhio sulle imperfezioni, o elogiare oltre misura alcuni aspetti che, in altri contesti, potrebbero risultare semplicemente ben realizzati. La Zero Light Edition di Vesper, però, non lascia spazio ad alcun dubbio in merito, in quanto Cordens Interactive ci ha dimostrato, come pochi altri sviluppatori sono riusciti a fare nel corso degli anni, come si debba sviluppare un porting.

Se vi state chiedendo come mai, prima ancora di parlare delle sue qualità generali, ci siamo soffermati sull'elogiare la conversione di Vesper per Nintendo Switch, vi basti sapere che la cura mostrata dai suoi creatori è alla pari di quella presentata da Moon Studio con i porting della dilogia di Ori, o quanto fatto da Studio MDHR con Cuphead.

Rimandando alle battute finali di questa recensione l'analisi di questa conversione, torniamo a concentrarci su Vesper e sul perché ci convinse così tanto quando esordì, lo scorso Agosto, su PC. La storia dietro alla sua nascita è lunga, complessa, fatta di colpi di fortuna e altri di talento, oltre che a un sacco di sudore, casualità e indubbia passione. Una storia che lasciamo scoprire, ai più curiosi fra voi, attraverso quell'intervista che i ragazzi di Cordens Interactive ci concessero poco prima dell'esordio della loro opera prima.

La storia di Vesper, però, non è fine a se stessa e conoscerla non fa altro che enfatizzare ogni momento dell'avventura che si andrà a vivere, facendo percepire qanta complessità può celarsi nel realizzare un prodotto, solo in apparenza, semplice e lineare. Il paragone con Limbo, spesso associato erroneamente al lavoro di Cordens Interactive, nasce proprio da quell'apparente impostazione poco complessa, in grado di celare, al suo interno, un intero mondo da scoprire, e comprendere, attraverso i propri occhi. Vesper non è Limbo, né tantomeno qualsiasi delle opere che ne hanno ereditato le caratteristiche peculiari, ma con loro condivide la maestria di un team di sviluppo capace di creare un’esperienza visiva come poche ne esistono sul mercato.

Vesper, però, e prima di tutto un gioco, ben lontano da quello che molti definirebbero un semplice walking simulator e che non si vuole adagiare esclusivamente sulla sua ottima direzione artistica. Chi è alla ricerca di un prodotto incentrato sull'azione frenetica potrebbe non apprezzarlo appieno ma per tutti gli altri, ci si troverà ad affrontare una serie di meccaniche decisamente interessanti: sezioni stealth di ottima qualità, esplorazione sopraffina e momenti a metà strada fra l'azione e la risoluzione di enigmi ambientali grazie alla peculiare pistola di luce, in grado di interagire con gli elementi dello scenario.

Tutto si può racchiudere nella decisione di Cordens di lasciare che il gioco di luci e ombre, offerto da Vesper, sia il cuore pulsante dell'intero impianto  ludico, sfruttando le tonalità per far divertire, e appagare il giocatore, quanto basta. Un classico d'altri tempi, come dichiarato a più riprese da Cordens, ma adornato da un sufficiente numero di intuizioni innovative in grado di non farlo sembrare l'ennesima "operazione nostalgia" vestita in maniera diversa.

Al netto di qualche momento meno ispirato, nei quali le dinamiche di gioco si adagiano su se stesse, Vesper è un'esperienza videoludicamente solida dall'inizio alla fine e descrivervi come, e quanto, sia possibile interagire con gli elementi presenti al suo interno, finirebbe solo per rovinarvi l'esperienza.

Sì, potrete giocare molto, così come affrontare nemici, e situazioni, analoghe ad altre produzioni del genere action/platform di memorabile caratura, oltre che dovervi ingegnare nelle fasi esplorative grazie ad alcuni enigmi ambientali ben congegnati ma mai, realmente, complessi o fini a se stessi.

Vesper non vi inviterà mai a stare fermi sul posto, per quanto focalizzarvi sugli sfondi del mondo in cui vagabonderete e raccogliere, e soprattutto leggere, i testi in cui vi incapperete nelle aree remote che esplorerete, vi permetteranno di immergervi completamente in quello che la produzione di Cordens Interactive ha da offrire, in quanto il suo pregio più grande è proprio quello essere, in primis, un racconto ambientale capace di insinuarsi nella vostra mente e trasmettervi costantemente emozioni.

Partendo da un'introduzione che cita velatamente i titoli di apertura dello storico Alien di Ridley Scott, si prende immediatamente il controllo di un qualcuno che ha appena fatto qualcosa di potenzialmente grosso ma di cui non si conoscono le conseguenze. Pieni di domande si finisce su un mondo fatto di detriti e giganti di ferro fatti a pezzi. Esseri meccanici di vario tipo che hanno terminato la loro esistenza e che, come voi, non possono far altro che chiedersi “perché?” tra gli echi ormai inaudibili.

Voi, come sopravvissuti dello sconosciuto, potrete cercare, esclusivamente se lo vorrete, le risposte a quelle domande all'interno della vostra mente. Vesper, difatti, può essere vissuto anche rimanendo completamente all’oscuro della sua storia, saltando tra una piattaforma e l’altra, godendo delle ispirate ambientazione e infischiandosene delle storie che quel mondo potrebbe raccontarvi.

Vesper è un costante Show & Tell che rende impossibile scindere la sua natura ludica da quella artistica e che riesce nell'arduo compito di ribilanciare quelle delicate dinamiche, oramai abusate nel panorama Indie, che tendono sempre più a stupire il giocatore con direzioni artistiche incredibili che risultano però spoglie di quella concretezza ludica necessaria per intrattenere il giocatore.

Non siamo, ovviamente, ai livelli di quella situazione da "quadro d'autore" offerta da produzioni quali Narita Boy o The Artful Escape ma siamo molto vicini a quella corrente incline a dare più risalto ai luoghi che ai personaggi, tanto che, in Vesper, i personaggi sono delineati dall’oscurità piuttosto che dalla luce, un elemento artistico giustificato dalle meccaniche stealth di cui vi accennavamo poc'anzi.

In parole ancora più povere, Vesper è da intendere come un viaggio nell’artisticità. Per il modo in cui il trasporto del giocatore viene suscitato a ogni livello, o per la maggior parte del tempo se preferite, siamo di fronte a un progetto che vuole non solo la vostra completa attenzione, ma anche uno sforzo interpretativo nel riuscire a collegare elementi visivi, contestuali e testuali.

Il livello di ciò che è osservabile dal giocatore è ben più alto di quanto ci si possa aspettare, grazie a paesaggi ricchi di dettagli e con specifici messaggi narrativi che vanno oltre la semplice meraviglia per la bellezza che riescono a esprimere. Tutto ha un significato, un ruolo e un accompagnamento musicale, sforzi congiunti quando Vesper propone quelle che possiamo definire come “situazioni cinematiche” in momenti chiave per lo svolgimento della “trama”.

La vera meraviglia, però, la si percepisce solo quando si uniscono tutti i punti e si osservano le scene più importanti di Vesper durante il secondo playtrough. È lì che si apprezza realmente il viaggio compiuto dal protagonista, quando, ricordandosi di quell'innocenza con cui si guardavano i vari paesaggi, vi renderete conto di quanto amara sia la realtà dei fatti.

Venendo, infine, alle ragioni per le quali abbiamo elogiato il lavoro svolto da Cordens Interactive con la versione per Nintendo Switch di Vesper Zero Light Edition, gli sviluppatori non si sono limitati a realizzare un porting frettoloso, ridimensionando il comparto tecnico della loro opera ma hanno voluto ottimizzare al meglio il titolo attorno all'hardware di Nintendo Switch e il risultato è fenomenale.

Al netto della mera risoluzione, che si assesta con i limiti imposti dalla console ibrida, Vesper Zero Light Edition restituisce le stesse sensazioni offerte da produzioni quali Hades, Cuphead e la dilogia di Ori. Tutto risulta perfettamente ottimizzato, non ci sono incertezze sul versante tecnico, e, costantemente, sembra di giocare a un titolo concepito attorno alla console di Nintendo.

In aggiunta a un lavoro di ottimizzazione certosino, Vesper Zero Light Edition propone tutta una serie di migliorie, e di novità, che potranno essere ottenute in forma totalmente gratuita anche da chi già acquistò il titolo su PC lo scorso Agosto. Rifiniture nel gameplay, nuove aree di gioco, sprites migliorati, un numero maggiore di animazioni e la, graditissima, aggiunta di un corposo artbook sbloccabile in-game, sono solo alcune delle molteplici novità introdotte dal team di sviluppo.

In conclusione è giusto ricordarvi che Vesper Zero Light Edition è disponibile solo in formato digitale a un prezzo davvero basso (9,99€ o 7,99€ se lo si prenotava prima della release). Completare la storia la prima volta vi potrà tenere occupati tra le 4 e le 5 ore, anche se per comprendere tutti gli aspetti della trama sarà caldamente consigliabile giocarlo una seconda volta. Il titolo, infine, presenta ogni linea di testo completamente localizzata in italiano.

Voto Recensione di Vesper Zero Light Edition - Nintendo Switch


9

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Esteticamente appagante e profondo

  • - Narrativa intrigante e ricca di misteri da svelare

  • - Ricominciare l'avventura, una volta portata a termine, è giustificato in maniera intelligente

  • - Gameplay equilibrato ed esplorazione incentivata

  • - Le novità, e le migliorie, della Zero Light Edition sono tutte ben implementate.

Contro

  • - Qualche breve sezione risulta, ancora oggi, meno ispirata nel quadro complessivo dell'opera.

Commento

Vesper, fin dal suo esordio, si è rivelata un'esperienza unica nel suo genere. Capace di far percepire, imponente, il tocco degli artisti che ci hanno lavorato in ogni istante di gioco. Un'opera in grado di donare al giocatore un viaggio tragicamente artistico in cui colori, luci e ombre assumono un ruolo centrale, ancor di più quando si comprenderà che saranno i soli luoghi a descrivere la vostra avventura. Con questa Zero Light Edition, Cordens Interactive, è riuscita a oltrepassare la soglia della maturità, mostrando di non essere composta "solamente" da degli ottimi artisti ma anche da degli sviluppatori competenti, capaci di trattare i giocatori con il rispetto che meritano e confezionando un porting in grado di sfruttare al meglio l'hardware di Nintendo Switch, senza mai risultare una semplice "conversione svogliata", come molte altre case di sviluppo ben più "blasonate" ci hanno abituato negli anni. Con l'arrivo di questa nuova versione non ci sono più scuse, specialmente in virtù di un prezzo davvero irrisorio rispetto alla qualità dell'opera, Vesper è un'opera che chiunque dovrebbe giocare almeno una volta nella sua vita videoludica, nessuno escluso.

Informazioni sul prodotto

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Vesper Zero Light Edition - Nintendo Switch