Videogiochi: quali franchise meriterebbero una seconda chance?

Un viaggio tra quei videogiochi che, per un motivo o per l'altro, non hanno ancora ricevuto la seconda chance che meritano... Ci riusciranno?

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Il 2022 è finalmente arrivato, e stando alle premesse ci sentiamo di affermare che sarà un anno davvero molto speciale per il mondo dei videogiochi. Tra annunci attesi e gradite conferme, siamo probabilmente di fronte a un’annata che sarà il vero e proprio crocevia per l’attuale generazione di console. E da appassionati, ovviamente, anche noi non stiamo nella pelle.

Potrebbe essere anche l’anno del ritorno in presenza di molti di quegli eventi che, per cause legate all’emergenza sanitaria, non si sono purtroppo svolti nel modo in cui tutti avevamo imparato a conoscerli. Fiere come Gamescom ed E3, con le loro conferenze in grado di attirare milioni di appassionati da tutto il mondo, sono qualcosa che effettivamente manca a un settore che comunque non si è mai fermato nonostante tutto.

In attesa di sapere come andranno le cose, noi di GameDivision vogliamo oggi dedicare uno speciale a tutti quei franchise che, a nostro parere, meriterebbero un posto tra queste attesissime novità: titoli che magari sono un po’ spariti dal radar ma che, per un motivo o per l’altro, hanno davvero bisogno di una seconda chance sotto forma di remake, reboot o sequel. Ne abbiamo selezionati alcuni per voi con l’invito, come sempre, a dirci la vostra nella sezione dedicata ai commenti. Siete pronti?


Vampyr

Iniziamo con un titolo che, nonostante un’accoglienza perlopiù mista da parte di critica e pubblico, ha comunque il merito di aver portato qualche piccola innovazione nel mondo dei videogiochi. Stiamo parlando di Vampyr, action RPG targato Dontnod uscito nel 2018 purtroppo finito troppo velocemente nel dimenticatoio.

Non fraintendete: si tratta di un titolo con qualche problema ma che, grazie a una struttura di base ben realizzata, ha di fatto un potenziale davvero molto interessante. Il sistema di sviluppo del personaggio, affiancato all’importanza di prendere le scelte giuste al momento giusto, potrebbe se raffinato dar vita a un prodotto realmente innovativo sotto molti punti di vista. Del resto un’avventura del genere, anche a fronte di un’ambientazione estremamente suggestiva come una Londra stile dark fantasy di inizio Novecento, ha il setting e le carte in regola per dire la propria in un mercato ricco e variegato come quello del videogioco.


The Medium

Uscito un anno fa a opera di Bloober Team, The Medium è con tutta probabilità uno dei titoli più sottovalutati del 2021: il consiglio che diamo a tutti coloro che hanno un abbonamento GamePass e non l’hanno ancora fatto è di recuperarlo, subito e senza pensarci troppo. Si tratta infatti di un’avventura unica nel suo genere, forse penalizzata dall’essere etichettata da molti come “il nuovo Silent Hill”.

The Medium è infatti un prodotto completamente diverso, che proprio nella sua originalità riesce a colpire il giocatore con una trama emozionante e ricca di colpi di scena. La concezione di una vita sospesa tra realtà e oltretomba, qui narrata in maniera davvero magistrale, è qualcosa che ci piacerebbe vedere più spesso nel mondo dei videogiochi: un sequel, con una trama originale e indipendente da quanto visto finora, potrebbe rivelarsi il vero capolavoro che tutti i fan del genere stanno aspettando.


Assassin’s Creed

Passiamo a un franchise che non ha certo bisogno di presentazioni, ma con una dovuta precisazione. Già perché Assassin’s Creed, soprattutto negli ultimi anni, è riuscito a ricostruirsi un’immagine degna del proprio nome grazie a una serie di titoli dalla qualità man mano sempre più raffinata: Origins e Odyssey, nello specifico, sono due avventure che hanno davvero risollevato un brand che molti ritenevano destinato alla mediocrità.

Ubisoft sta investendo molto e bene nel creare nuove avventure che i fan di tutto il mondo non vedono l’ora di vivere, ma forse è possibile (ri)pescare qualcosa anche da ciò che è già stato creato. Un esempio? Pensate ad Assassin’s Creed Unity, forse il capitolo più discusso dell’intera saga. Un gioco segnato da bug e da problemi che, sin dall’uscita, ne hanno condizionato l’opinione di gran parte del pubblico. A conti fatti non si trattava però di un’esperienza totalmente da buttare e, anzi, nel corso degli anni non sono pochi i giocatori ad aver rivalutato il gioco sotto diversi punti di vista. Sarebbe dunque un’idea così malvagia approfondire la storia dell’assassino Arno Victor Dorian? Senza dimenticare che Parigi, al netto delle imperfezioni tecniche di Unity, è probabilmente uno dei setting più spettacolari dell’intera serie di Assassin’s Creed.


Gothic

Chi vi scrive è da sempre un fan sfegatato della serie targata Piranha Bytes e, perciò, è ovviamente molto coinvolto quando si parla di Gothic: un’avventura cruda, spettacolare e unica che merita senza dubbio di essere vissuta almeno una volta nella vita. L’annuncio di un remake, che dovrebbe arrivare quest’anno, non ha però convinto del tutto l’affezionata fanbase: la paura è di vedere Gothic completamente snaturato, con un prodotto lontano da quei piccoli grandi capolavori che sono soprattutto i primi due capitoli della serie.

Che cosa vorremmo allora? Le strade sono due. Da una parte troviamo sì un remake, ma realizzato in modo da rispettare e rievocare davvero l’opera originale: un’operazione davvero delicata, anche e soprattutto se consideriamo che fu proprio il carattere “grezzo” di Gothic a renderlo il titolo che abbiamo imparato ad amare., La seconda via vedrebbe invece un sequel, magari con un vero quarto capitolo a espandere ulteriormente le vicende del nostro Eroe senza nome. Lo studio tedesco è al momento impegnato nel concludere i lavori su Elex II - in arrivo durante questo 2022 - ma si sa, nel mondo dei videogiochi mai dire mai!


Mad Max

È il 2015, la (ormai trascorsa) generazione di console è da poco cominciata e il mercato offre già tantissimi prodotti capaci di attirare l’attenzione di appassionati di qualunque genere. Ce n’è davvero per tutti i gusti, e tra questi spicca un titolo da un brand che ha da poco riacquistato l’interesse del pubblico grazie a un nuovo capitolo della saga cinematografica. Mad Max, uscito nel mese di settembre e sviluppato da Avalanche Studios, otterrà un buon responso da parte di stampa e pubblico ma vendite non particolarmente entusiasmanti… Purtroppo.

Già perché a conti fatti il gioco, le cui vicende hanno luogo dopo gli eventi di Fury Road, è un’esperienza davvero molto interessante e ben realizzata: il setting è infatti composto da tutta una serie di elementi - location, comparto audio, personaggi - in grado di creare l’atmosfera perfetta per un viaggio in un mondo post-apocalittico in piena regola. Il tutto con l’inconfondibile stile che richiama l’opera magna di George Miller in tutto il suo splendore: un titolo del genere, insomma, non merita proprio una seconda chance?


Brutal Legend

Il 2021 è stato per molti l’anno della rivincita di Tim Schafer: un personaggio che, troppo spesso, non si è visto ripagare i grandissimi sforzi compiuti nel realizzare opere davvero uniche nel loro genere. Psychonauts 2 è infatti stato riconosciuto all’unanimità come uno dei migliori videogiochi dell’anno, capace di divertire ed emozionare come pochi altri prodotti negli ultimi anni.

Pur trattandosi di un genere diverso, c’è un altro piccolo capolavoro targato Double Fine che il mondo merita di (ri)scoprire: quel Brutal Legend colpevolmente dimenticato da molti giocatori, che nonostante qualche imperfezione di troppo risultava a tutti gli effetti un’esperienza ricca, geniale e genuinamente divertente. Un sequel sarebbe una buona idea? Probabilmente sì: Schafer e soci sono ormai una realtà consolidata che è riuscita a imparare dai propri errori, e rivedere Jack Black nei panni del roadie Eddie Riggs sarebbe un bel regalo per tutti gli appassionati in vista della definitiva esplosione di questa nuova generazione di console.


Guitar Hero

Dopo il grandissimo successo raccolto negli anni Duemila, con tanti titoli tra capitoli canonici e spinoff e decine di milioni di copie vendute, Guitar Hero è purtroppo sparito dai radar senza lasciare tracce. L’ultimo avvistamento risale infatti ormai al 2015, con quel Guitar Hero Live che non è riuscito a entusiasmare tanto quanto i suoi predecessori scrivendo la definitiva parola fine su un brand che ha comunque definito una generazione di videogiocatori.

Tutto è perduto? Non è detto! Quello dei rhythm game è e resta un filone capace di attirare tantissimi appassionati da tutto il mondo, e la “colpa” di Guitar Hero è stata probabilmente quella di non sapersi rinnovare davvero. Forse è proprio questa la chiave di volta: sfruttando tutto ciò che la tecnologia offre in più oggi rispetto a qualche anno fa, dalla VR sempre più raffinata a nuovi motori di gioco tutti da esplorare, anche un franchise come questo può dire ancora la propria nell’industria del videogioco. Il successo di Beat Saber ad esempio ci può insegnare qualcosa in proposito, no?


Sleeping Dogs

Concludiamo con un gioco che, per tutta una serie di sfortune dallo sviluppo alla fase di lancio, non ha purtroppo ottenuto il successo che forse meritava davvero. Sleeping Dogs è infatti un’opera estremamente sottovalutata, dove una trama ben scritta si va a fondere con un comparto action divertente e realizzato con una cura davvero ammirevole.

La storia dell’agente Wei Chen è sì conclusa, ma un ritorno sulla scena criminale di Hong Kong potrebbe essere il giusto modo per dare a Sleeping Dogs la seconda chance che secondo noi merita senza ombra di dubbio. Che sia con un sequel o con un remake, un nuovo capitolo sarebbe cosa gradita per tutti coloro che hanno apprezzato il gioco ma anche e soprattutto per chi non ha ancora avuto la fortuna di scoprirlo. La base di partenza c’è ed è anche sufficientemente solida, basterà?


La lista, lo sappiamo, potrebbe continuare praticamente all’infinito. Sono infatti moltissimi i titoli, i franchise o i personaggi che meriterebbero una seconda chance: la storia dei videogiochi ci ha mostrato come talvolta ciò accade davvero, ed è quindi lecito aspettare e sperare in grandi novità magari già nei prossimi mesi. Vi lasciamo ora invitandovi nuovamente a dirci la vostra: quali sono i giochi che, secondo voi, meriterebbero un ritorno in grande stile nel panorama videoludico odierno?

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