Videogiochi = violenza? Uno studio lo esclude

Un nuovo studio su giocatori e violenza esclude che videogiocare possa indurre alla violenza

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a cura di Manolo De Agostini

Uno studio di un centinaio di pagine pubblicato nel Regno Unito analizza l'influenza della violenza nei videogiochi sui giocatori.

Secondo la relazione, consultabile a quest'indirizzo e comandata dalla British Board of Classification, l'interattività dei videogame permette ai giocatori di prendere una certa distanza dalla violenza di cui sono testimoni e dunque di non riprodurne i comportamenti; non bisogna confondere il gioco con la realtà, insomma, considerato che le persone interrogate sono più propense al ruolo di spettatore passivo dinanzi alla televisione o ai film.

Un gioco "splatter" all'ennesima potenza....ricordate?

Questa distanza resta tuttavia meno sensibile in materia di vocabolario: il linguaggio non sempre pulito dei protagonisti si riscontra così molto spesso nella bocca dei giocatori. Alla luce di questi risultati, e di alcuni altri dettagliati nello studio, l'autorità intende rivedere nei prossimi mesi la sua classificazione in materia di videogiochi.

In collaborazione con ConsoleNetwork.com