Vita breve

Dopo uno sviluppo durato ben tre anni e mezzo, Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots pone la parola fine ad una delle saghe più longeve e di successo della storia dei videogiochi. Con il congedo di Solid Snake, il mercato PlayStation 3 si arricchisce di uno dei titoli più ambiziosi mai creati negli ultimi anni. Ed è già storia.

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a cura di Tom's Hardware

Vita breve

Metal Gear Solid 4 rispecchia i canoni della serie, non oltrepassando la quindicina di ore di gioco, finale incluso. I primi atti sono i più complessi, mentre gli ultimi tendono ad avvicinarsi al filmato finale, dove non mancano vari momenti autocelebrativi relativi alla carriera di Snake. La possibilità di ricominciare il gioco ad un livello di difficoltà più alto, o la presenza della modalità Metal Gear Online sono una buona motivazione per non espellere il disco di gioco subito dopo i titoli di coda.

I continui accessi al disco rappresentano un prolema, perché si traducono in lunghi tempi di caricamento e mini-installazioni nel corso della partita. All'inizio di ogni atto, infatti, occorre attendere circa tre minuti prima che il sistema installi i nuovi dati e rimuova quelli precedenti. Quest'ultima operazione, tra l'altro, penalizza chi vuole richiamare il salvataggio di un livello precedente, obbligandolo ad attendere ulteriori tre minuti di caricamento.

Metal Gear Online

Per finire, uno sguardo alla modalità in rete. Tanto per cominciare, non è altro che una rivisitazione dei mode multiplayer del precedente episodio e dell'ultimo capitolo per PSP. Troviamo il gameplay della trama in singolo lievemente modificato e adattato al suo nuovo contesto, con la possibilità di scegliere tra varie mappe ed opzioni.

Le modalità rispecchiano la quasi totalità di quelle proposte dal genere, dal classico CTF ai deathmatch, passando per la difesa delle zone ed il recupero di Dog Tag. Il personaggio scelto all'inizio (uno gratis, tutti gli altri a pagamento sul PSN), inoltre, può essere evoluto in base alle capacità attribuite in partenza, differenziando così l'avatar di ogni singolo utente.