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Void Terrarium 2 | Recensione - Un viaggio per salvare una vita

La nostra recensione di Void Terrarium 2, la nuova iterazione targata Nippon Ichi Software in uscita il prossimo 3 marzo

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a cura di Nicholas Mercurio

Void Terrarium 2, sviluppato da Nippon Ichi Software, è la seconda iterazione dell’omonima serie pubblicata per la prima volta nel 2020, che ha ottenuto in Giappone un discreto successo, arrivando in Occidente grazie a NIS America, che l’anno scorso ha rilasciato anche Yomowari: Lost in the Dark, un’opera horror ambientata in una cittadina occupata da creature ignobili tirate fuori dall’immaginario nipponico e dalle storie dell’incubo tanto care a molti giocatori. Il team giapponese, focalizzato ormai da tempo a proporre videogiochi ispirati direttamente alle tematiche care della sua tradizione, ha costruito attorno al primo Void Terrarium un tema fiabesco, nostalgico e commovente, ispirato alle macchine di NieR: Automata e ai mondi devastati di molti animi celebri e memorabili.

Quando mi sono interfacciato con il primo videogioco della serie, ormai due anni fa, non sapevo affatto cosa aspettarmi. Sapevo che c’era una bambina da proteggere e condurre al sicuro, e che l’umanità era ormai sull’orlo dell’estinzione. Delle sue strutture erano rimaste le macerie, delle sue tracce soltanto sangue e ossa, e dei vari biomi, cambiati misteriosamente per ospitare nuove vite, non era rimasto nulla.

C’era solo il ricordo di un tempo passato che, a causa dell’umanità, era stato smantellato e annientato, portato alla sua fine come se il Sole avesse deciso improvvisamente di espandersi cancellando ogni pianeta per poi diventare una nana piccola, esaurendo inevitabilmente la sua luce. Com’è già accaduto con altre opere di questo tenore, l’umanità si è impegnata per devastare la Terra, sfruttando le sue risorse e soprattutto gli animali, condannandoli a un lento e tremendo supplizio scomodo e insopportabile che ha portato il mondo ad arrancare e a rinunciare persino a una parte di sé stesso.

Il team ha scelto un protagonista d’eccezione per il primo videogioco di questa serie: una creatura sfruttata, malmenata e considerata inferiore, che ho scoperto invece coraggiosa, fiera e orgogliosa, propensa a diffondere il bene anziché il male. E la creatura è un coniglietto, che scopre un vecchio computer, cadendoci dentro e acquisendo la forza e la possibilità di muoversi come un essere umano, rinforzandosi e aumentando le proprie conoscenze, imparando a camminare su due zampe, a combattere e a uccidere. Le tematiche del precedente capitolo, infatti, ruotavano attorno al coniglietto e alla giovane Toriko, una bambina che si ritrova in un mondo irriconoscibile che non ha mai realmente conosciuto, né ha mai vissuto ampiamente, non godendoselo affatto. Anche se cupo, il racconto abbracciava un contesto interessante e intrigante, tenuto in piedi da una narrazione lenta e godibile, mirata a far conoscere nel dettaglio ogni sfaccettatura della giovane, divisa fra ansie, paure e la perdita della sua specie.

Presentato durante un evento dedicato alla lineup di NIS America, Void Terrarium 2 arriva in un momento complesso e saturo nel panorama dei dungeon crawler e dei roguelike, in cui potrebbe essere complicato per quest’ultima farsi conoscere a nuovi giocatori e agli appassionati della storia del primo capitolo, interessati a rivivere nuovamente il racconto del coniglietto Robbie e della piccola Toriko, in un mondo ancora tutto da scoprire, dominato da nuovi abitanti pronti a tutto pur di impedire che la ragazza sopravviva in questa nuova e tremenda realtà.

“Ti porterò al sicuro, in un modo o nell’altro”: il tema di Void Terrarium 2

Proprio come la precedente iterazione, Void Terrarium 2 racconta le vicende di Robbie e Toriko, che sopravvivono alla giornata in un luogo in cui è possibile per la ragazza respirare ossigeno e stare lontana dai pericoli. Vive in un’ampolla di vetro all’interno di un luogo ameno e serafico, protetta da una cella criogenica che le consente di resistere alla malattia che ora, in modo improvviso, si sta annidando dentro di lei, consumandola e prosciugandole la linfa vitale necessaria a chiunque per sopravvivere. Arranca, ma non lo dà a vedere, mentendo al buon Robbie, che ormai replica i sentimenti umani, imparando da essi.

Della sua vita da coniglietto è rimasto ben poco, perché è altro a prendere il sopravvento: la stessa natura che sta apprendendo passo dopo passo. E ha scoperto l’empatia, che ora gli consente di percepire come sta realmente Toriko e cosa sta provando. Spinto dal bene che lo lega alla giovane, è pronto a intraprendere un nuovo viaggio ma stavolta nel passato, uscendo un’altra volta fuori dal Terrarium per trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. La scrittura di questo secondo episodio, infatti, racconta del legame ancora più profondo con la giovane, ormai consapevole della brutalità del mondo. I dialoghi con Toriko, scritti affinché il giocatore capisca cosa sta accadendo, sono coinvolgenti e descrittivi, perché raccontano molto della lore del mondo di gioco e cos’è accaduto al resto dell’umanità prima della lotta contro cloudAI. Fuori dal Terrarium, resta solo un passato composto da ricordi brutali e tristi, in cui non si è curato cosa si avesse ma si è preteso sempre di più, non restituendo alcunché alla Terra e ai suoi biomi.

La scrittura, donando un’infiorettatura al legame fra Toriko e Robbie, fornisce un approccio curato e attento all’intero ecosistema del mondo di gioco, proponendo di conseguenza una trama più curata e scritta meglio rispetto a quella del predecessore. Pur non modificando il tema e canzonando in parte alcune scelte del passato, la narrativa di Void Terrarium 2 arriva all’obiettivo perché approfondisce ogni lato dei protagonisti principali e le loro ansie, donando una lettura curata e coinvolgente di cosa si sta affrontando.

Robbie è un personaggio preoccupato per la sua amica, mentre Toriko è una ragazzina consapevole del suo fato, combattuta a causa della perdita dei suoi genitori e del resto della sua specie. Non potendo farvi spoiler ulteriori, sappiate soltanto che la storia resta sui binari tipici di una fiaba moderna per raccontare la fine e l’evoluzione del mondo dopo lo smantellamento della società e l’inevitabile estinzione del genere umano. Anche se non è certamente un tema originale ed è ancora una volta alquanto ricorrente, Nippon Ichi Software riesce a raccontarlo con delicatezza, profondità e intelligenza, coinvolgendo e intrattenendo il giocatore, spingendolo verso un mondo colmo di segreti e di racconti inediti, da sviscerare, capire e, soprattutto, interpretare per capire meglio cosa c’è oltre la realtà.

Come accennavo prima, Void Terrarium 2 utilizza un linguaggio fiabesco, parlando in modo fanciullesco al giocatore. Lo si comprende per l’appunto attraverso i dialoghi fra i protagonisti, ma soprattutto dall’evoluzione narrativa complessiva dell’esperienza di gioco, concentrata a tessere in maniera particolareggiata l’intera storia, che è sorretta da una pregevole scelta stilistica mirata a raccontare le particolarità di queste due vite che si legano, scoprendosi con umanità. Attraverso quei colori cupi e illuminati da una luce flebile, si notano l’oblio e la fine di tutto, assorbiti, sospesi, per sempre legati al passato e a una vita spezzata. La vita spezzata di Toriko, che non crescerà mai come una ragazzina qualunque, è un colpo ben assestato sullo stomaco che toglie il fiato e lascia attoniti. È commovente, intenso e basato sulle essenzialità stesse della vita in ogni loro sfaccettatura, legate in maniera inevitabile al resto, a un’essenza che perdura ed è sostenuta dal ricordo, rilevante per chiunque sogni un mondo diverso e migliore.

Botte da orbi e tanta, tanta esplorazione

Void Terrarium 2 è un dungeon crawler con elementi roguelike ispirato ad altre opere del genere con una visuale dall’alto verso il basso. Nel Terrarium è possibile muovere il protagonista da un lato all’altro come un comune sidescroller, saltando e balzando da un punto di interesse selezionato. Una volta che si esce da questo luogo, che rappresenta l’hub principale prima di compiere attività di ogni tipo, si apre la mappa di gioco, disseminata da luoghi che si possono raggiungere sbloccandoli e proseguendo nell’avventura, affrontando i nemici faccia a faccia. Anche se sembra facile e approcciabile a chiunque abbia dimestichezza con altri esponenti di questo calibro, Void Terrarium 2 non propone nulla di nuova nella sua struttura di gioco che non sia già stato inserito in altre produzioni.

Rispetto al precedente capitolo, è stata migliorata la fluidità degli scontri e la felicità dei movimenti sul campo di battaglia. I vari dungeon, che cambiano in modo casuale a ogni sconfitta, aumentano distintamente la sfida insita nella produzione, già complessa se si affrontano nemici numerosi mentre si avanza di bioma in bioma. Sebbene io abbia vinto spesso, ho usato tattiche diverse per interfacciarmi con chi avessi di fronte, preferendo attacchi rapidi per vincere i combattimenti e avanzare. Ho equipaggiato spesso un martello, utile per sgominare con facilità i nemici e avanzare al prossimo teletrasporto, che conduce nei nuovi piani di ciascuna ambientazione. Esplorare risulta fondamentale per raccogliere risorse e capire come affrontare il level design, che è ricco di insidie, nemici nascosti e trappole capaci di avvelare Robbie e di farlo desistere dall’avanzare al suo interno. All'interno del Terrarium sarà possibile piantare dei semi, ma servirà esplorare i livelli per accaparrarsi nuove tecnologie per rendere il luogo abitabile, migliorandolo in corso d'opera.

Attaccare non è mai la soluzione migliore, soprattutto quando il numero degli avversari è superiore. Gestire tre nemici non è semplice, specie se non si hanno equipaggiate le abilità che vengono rilasciate dagli avversari dopo aver superato il livello, posto a sinistra della barra dedicata alla vitalità. A destra, invece, n’è collocata un’altra che corrisponde all’esaurimento dell’ossigeno all’interno della zona, che si può trasformare in un luogo complesso da gestire e affrontare. Al netto di questo, Void Terrarium 2 rinforza la propria struttura di gioco rendendola leggera, complessa e al tempo stesso legata ad altre opere memorabili che hanno reso il genere celebre a chiunque lo conosca, proponendo un personaggio inedito come il Maestro d'armi, utilissime per potenziare il proprio equipaggiamento e migliorarlo. Void Terrarium 2, in tal senso, commette lo stesso errore del passato, non apportando grosse novità e confezionando una struttura non curata a sufficienza, nonostante sia coinvolgente e intrattenga per le trenta ore necessarie per arrivare ai titoli di coda.

Raccogliere gli oggetti, oltre a essere fondamentale, rappresenta un’attività necessaria per curare e dare sostegno alla piccola Toriko, che necessità molte attenzioni e nuovi innesti. Nonostante non rappresenti il reale scopo dell’esperienza di gioco, il crafting risulta essenziale e non troppo approfondito. Lo scopo principale del gioco, quando si raccolgono gli oggetti e si avanza nella trama, è sopravvivere alle orde nemiche che rappresentano complesse da gestire, specie a un livello più elevato, trovando i materiali necessari per sostenere la vita della piccola Toriko.

Una fiaba da sogno sospesa nel passato

Void Terrarium 2, proprio come il precedente capitolo, è forse un’opera ancorata al passato e con poche reali novità al suo interno, nonostante un’ottima gestione del crafting e a una struttura di gioco coinvolgente e appassionante, anche se non totalmente originale, in cui si poteva fare qualcosa in più e prendersi qualche rischio per confezionare un'opera meglio strutturata. Sotto il versante tecnico non ho nulla da eccepire, tant’è che l’opera si è presentata in modo ottimale e non ho riscontrato alcun genere di problema, anche se è una certa scomodità dei comandi nei momenti concitati.

Al netto di questo, però, a impreziosire ulteriormente il resto sono le ambientazioni e la direzione artistica, specie lo stile utilizzato per raccontare le vicende all’interno del racconto. Ho viaggiato in un lungo e in largo con il solo obiettivo di salvare Toriko da morte certa, entrando in contatto con un mondo affascinante che mi ha accolto inaspettatamente, mostrandomi un passato e un presente complesso da gestire e vivere. Un presente che merita di essere difeso e sostenuto perché ha tanto da raccontare. Così come il passato.

Voto Recensione di Void Terrarium 2 - PlayStation 4


7.2

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Una storia intensa e ben scritta

  • Personaggi ben scritti e curati con ogni particolarità, tenendo coinvolto il giocatore

  • Un gameplay di gioco solido, ma...

  • Davvero tante, ma tante ore di gioco

Contro

  • Non molta inventiva sotto il profilo ludico

  • ... troppo radicato al passato e, purtroppo, non molto a fuoco con l'avanzare dell'esperienza

  • Maggiori aggiunte avrebbero proposto un'opera migliore

Commento

In conclusione, Void Terrarium 2 è un dungeon crawler roguelike con elementi gestionale ben costruito ma non molto profondo sotto al profilo ludico, con poche ma gradite migliorie e reali aggiunte di rilievo, nonostante sia possibile modificare l'aspetto di Toriko. La storia, che rappresenta il vero fulcro su cui si regge la produzione, è nettamente migliore della precedente, con una cura più attenta verso i protagonisti. Un'opera che arriva in un momento saturo da altre pubblicazioni che potrebbe ritagliarsi solo un piccolo spazietto e poco altro, al momento, ma che merita considerazione soprattutto dagli appassionati.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Void Terrarium 2 - PlayStation 4

Void Terrarium 2 - PlayStation 4