Windows 8 contro i giochi violenti, non finiranno nello Store

Microsoft ha confermato che i giochi con una classificazione superiore a PEGI 16 o MATURE non potranno essere distribuiti sullo store di Windows 8. Grossi problemi dunque al di fuori degli Stati Uniti per una moltitudine di giochi, come Skyrim, Mass Effect 3, Max Payne 3 e molti altri.

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a cura di Roberto Caccia

I giochi sconsigliati ai minori di 18 anni non approderanno sul Windows 8 Store. La conferma arriva direttamente da Microsoft, interpellata dai colleghi di Kotaku per far luce sulla vicenda. Un rappresentante dell'azienda ha ricordato che la risposta a questi dubbi si può trovare nella sezione 6.2 delle linee guide delle Windows App, che ovviamente si applicano anche ai videogiochi.

I giochi sconsigliati ai minori non si potranno distribuire sul Windows 8 Store

"Le applicazioni con una classificazione superiore a PEGI 16, ESRB MATURE, o con una valutazione corrispondente usando altri sistemi di certificazione non sono permesse", recita il paragrafo incriminato. Per gli Stati Uniti questo non rappresenta un grosso limite, visto che ci sono pochi giochi di successo con una classificazione superiore a "Mature". Citiamo ad esempio la versione PC di Manhunt 2, la Director's Cut di Indigo Prophecy (conosciuto come Fahrenheit dalle nostre parti) e GTA: San Andreas durante il periodo dello scandalo legato alla mod "Hot Coffee".

Negli altri mercati, soprattutto in Europa, la situazione è molto diversa e decisamente più grave. L'ente europeo di classificazione dei videogiochi ha infatti dato il codice PEGI 18 a giochi come The Elder Scrolls V: Skyrim, The Witcher 2, Max Payne 3, Sleeping Dogs, Dishonored, Mass Effect 2 e 3, Deus Ex: Human Revolutions e molti altri.

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Questa lista incompleta è soltanto una minima parte dei giochi che non potrebbero essere distribuiti sulla piattaforma online di Microsoft, e stiamo parlando soltanto di alcuni dei titoli più celebri degli ultimi anni. Andando indietro nel tempo e includendo anche giochi che hanno avuto meno successo (ma non per questo più brutti di quelli citati) la lista diventerebbe chilometrica.

Segnaliamo tuttavia che questa sorta di ban non impedisce di giocare con questi titoli su Windows 8. Gli appassionati potranno infatti continuare a installare i loro giochi preferiti nel loro modo preferito. La limitazione avverrà soltanto sullo store di Microsoft, e a causa di questa mancanza non potranno sfruttare le novità introdotte dall'azienda sulla propria piattaforma.

Non è chiaro se la disparità di trattamento fra gli Stati Uniti e il resto del mondo sia un grossolano errore di valutazione o una strategia precisa. Tuttavia il vero problema potrebbe essere rappresentato dal timore degli sviluppatori, che per non perdere la possibilità di distribuire il proprio gioco su più piattaforme possibili potrebbero considerare l'ipotesi di ridurre i contenuti non adatti ai minori nei propri giochi.

Scordatevi di comprare un titolo come Manhunt 2 dallo store di Windows 8, le linee guida lo impediscono chiaramente

Uno scenario potenzialmente catastrofico, anche se tuttavia potrebbe essere aggirato semplicemente evitando di mettere in vendita un gioco sullo store di Microsoft e rivolgendosi alle piattaforme rivali, come Steam e Origin, o ai tradizionali canali di vendita. A quel punto a perderci sarebbe soltanto l'azienda di Redmond, per somma gioia di Gabe Newell.

Il fondatore di Valve infatti non ha di certo nascosto le sue perplessità su Windows 8, un'opinione condivisa anche da altre personalità dell'industria come il creatore di Minecraft e Rob Pardo di Blizzard. Voi cosa ne pensate?