Wolfenstein: The New Order dice no al multiplayer

Gli sviluppatori di Wolfenstein: The New Order hanno confermato che non ci sarà alcuna modalità multiplayer nel gioco. Nel frattempo il creatore di Deus Ex critica la poca fantasia del team di sviluppo e in generale dell'industria videoludica.

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a cura di Roberto Caccia

Bethesda e MachineGames hanno confermato che Wolfenstein: The New Order non avrà una modalità multiplayer. Lo sparatutto, annunciato pochi giorni fa, sarà dunque un'esperienza esclusivamente single player. Una responsabilità che il team di MachineGames non prenderà alla leggera.

Wolfenstein: The New Order uscirà entro la fine dell'anno su PC, PS3, Xbox 360 e console next gen

"Wolfenstein costituisce una grossa parte della storia videoludica. In un museo dei videogiochi sarebbe nella prima stanza. È stato l'inizio di un'ondata che ha plasmato il mondo dei videogame", sostiene Jens Matthies, direttore creativo del progetto.

Gli appassionati hanno reagito in modo positivo a questa notizia. Il parere comune è che di alternative per divertirsi in modalità multiplayer ce ne siano in abbondanza. Inoltre di sparatutto coinvolgenti basati esclusivamente sulla campagna per giocatore singolo sembra che non ce ne siano mai troppi, almeno per i fan di questo genere di videogiochi.

Decisamente di tutt'altro tenore il parere di Warren Spector, autore dell'indimenticabile saga di Deus Ex. Lo sviluppatore ha esternato i suoi dubbi su questo gioco, criticando la banalità e la mancanza di fantasia degli sviluppatori.

"Il mondo ha davvero bisogno di un altro Wolfenstein? Abbiamo bisogno di un FPS genericamente buio, monocromatico in cui bisogna uccidere robot nazisti giganti? No, il mondo non ne ha bisogno e sono stufo di cose del genere", ha scritto Warren sulla sua pagina di Facebook.

Una critica feroce, anche se successivamente lo sviluppatore si è scusato con gli sviluppatori per il tono del suo commento, senza tuttavia modificare la sua posizione nei confronti dell'industria videoludica. Anche voi credete che ci sia poca varietà nei videogiochi moderni?